mercoledì 12 gennaio 2022

Un'invenzione che cambierà il modo di sentire il mondo

 

Auguri a John Griffith Chaney.

Rumori assordanti echeggiano oggi in tutto il quartiere, effetto di uno degli aspetti collaterali del superbonus edilizio. Oltre al fatto di dover pagare la ristrutturazione della villa di chi versa in condizioni di sicuro benessere, tocca sopportare per mesi i rumori molesti dovuti ai relativi lavori. È definito inquinamento acustico, ma per me ha un altro nome, indeclinabile al femminile.

È la solita storia: qualche euro di irpef in meno per tutti e champagne per i ricchi. Tuttavia, come diceva mia nonna (quella buona), la necessità sviluppa l’ingegno, ed ecco che ho intenzione di brevettare un’invenzione che offra il modo di dotare gli strumenti di lavoro particolarmente rumorosi, tipo il martello pneumatico o la mola a disco, di un dispositivo di deviazione del cosiddetto inquinamento acustico.

Nel dettaglio: si mettono delle cuffie e s’inserisce l’estremità del cavo nell’uscita audio del martello pneumatico. Nel momento in cui il jack da 3,5 mm viene collegato allo strumento di lavoro, il rumore per gli estranei scompare improvvisamente. In tal modo solo l’operaio che aziona l’aggeggio può sentirne il rumore.

L’unica avvertenza importante che mi sento di dare è quella di non usare cuffie economiche. Il volume di un martello pneumatico o di una mola a disco, di solito sovrasterza, per così dire, e il dispositivo non suona più bene.

Sono ipotizzabili anche altri campi di applicazione di questa tecnologia. Potrebbe aiutare a ridurre drasticamente il rumore del traffico, in attesa dell’elettrificazione, e in futuro anche gli aeroplani potrebbero essere dotati di uscite audio, in modo che i rumori dei reattori possano essere ascoltati solo dai passeggeri, e così anche per i treni, con supplemento cuffie modulato per classi di reddito.

Per i rumori corporali, tosse, russamento, rutto, eccetera, sto pensando a un dispositivo ad hoc, collegato allo smartphone e che dunque non abbisogna di jack, bensì di cuffie bluetooth. La persona potrebbe in tal modo sfogare liberamente i propri stimoli corporali, senza limitazioni e imbarazzi per sé e per gli altri, specie quando si è in coda in attesa di tampone, dose di vaccino o della comunione.

Per i brevetti ho bisogno di finanziatori. Mi metterò presto in contatto con il mio amico Timothy Cook non appena rientra da Sappada, ma sarebbe gradito anche il contributo dei gentili lettori del blog, che ringrazio anticipatamente. Si accettano anche bitcoin e generi di conforto (questi ultimi da concordare).

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