martedì 18 gennaio 2022

Una nuova follia speculativa


Avete mai sentito parlare di un certo Neil Papworth? Mai filato un tizio con un nome così buffo, vero? Pare che il 3 dicembre 1992 Papworth sia stato il mittente del primo messaggio, quello che oggi chiamiamo comunemente sms. Lo inviò al collega Richard Jarvis, da un computer della compagnia di telefonia mobile britannica Vodafone, cliente di una società per la quale entrambi erano impiegati. Il messaggio diceva semplicemente “Buon Natale”.

Quel primo sms è stato appena venduto all’asta per la modica cifra di 107.000 euro. Che cosa s’è comprato l’acquirente? I ricchi sono annoiati dai loro soldi, da sempre. Quello che è stato venduto il 21 dicembre scorso è un documento digitale unico firmato per mano da Nick Read, attuale boss di Vodafone, che attribuisce all’acquirente la proprietà dell’sms.

Questa roba è chiamata NFT, che sta per “token non fungibile”. È una pura proprietà intellettuale di un bene (l’sms stesso) che tutti possono vedere, e anche utilizzare a piacimento: se riceviamo il famoso sms di Neil, nulla impedisce di registrarlo, di trasferirlo a chi ci pare il prossimo dicembre, ecc..

Ebbene, poiché tutto questo è un po’ troppo intangibile, l’acquirente ha ricevuto una foto del cellulare su cui è visualizzato questo sms, oltre alla stampa del codice del computer collegato al messaggio.

A febbraio 2021 è stato venduto (leggo da wikipedia) dalla casa d’aste Christie’s una cosiddetta opera d’arte di un cosiddetto artista digitale statunitense, la “cosa” è stata considerata la prima opera d’arte NFT.

A livello intellettuale la faccenda è affascinante: gli NFT, il cui reale significato nessuno capisce, sono proprietà unica di una persona che non può in alcun modo impedire agli altri di fare ciò che vogliono con l’oggetto corrispondente. La questione sta tutta nel fatto che su questo pianeta ci sono circa 56 milioni di milionari che non sanno cosa fare con i loro soldi, il che rende gli NFT un fenomeno economico.

È stato creato un universo parallelo al nostro, chiamato metaverso, dove avvengono transazioni reali, e non piccole. Così, sempre lo scorso dicembre, un superyacht è stato venduto per l’equivalente di quasi 600.000 euro su un sito di aste, pagati in criptovalute. È possibile “navigare” con esso in un gioco chiamato The Sandbox (vedere il link per credere), la grande barca, che è ormeggiata non lontano da un’isola privata, ovviamente acquistata.

Questo è solo l’inizio di una nuova follia speculativa, perché la buona vecchia speculazione borsistica e immobiliare, in realtà, non bastava più. Che volete che vi dica, ho vissuto la maggior parte della mia vita nel secolo scorso e già mi trovavo a disagio. Nel secolo presente, lo ammetto, sono proprio fuori posto, non ci capisco più nulla. Questa montagna di spazzatura aprirà gli occhi di alcune persone sulla realtà del capitalismo attuale? Passo la mano ai giovani, più scaltri e intelligenti di me. 

4 commenti:

  1. "Che volete che vi dica, ho vissuto la maggior parte della mia vita nel secolo scorso e già mi trovavo a disagio. Nel secolo presente, lo ammetto, sono proprio fuori posto, non ci capisco più nulla. Questa montagna di spazzatura aprirà gli occhi di alcune persone sulla realtà del capitalismo attuale? Passo la mano ai giovani, più scaltri e intelligenti di me".

    Non sei solo in tal senso, Olympe!
    Mal comune mezzo gaudio?

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  2. Non solo, le aziende stanno comprando immobili nel metaverso. Vabbè, io "rinuncio"......

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  3. Cara Olympe, hai scritto "Passo la mano ai giovani, più scaltri e intelligenti di me". Sono d'accordo e ho cercato di mettere in pratica il suggerimento. Ecco come. Bianca è una bellissima bambina di quattro anni che, insieme alla sorella di sette, erediterà tutto quello che ho. Ma per aggiungere qualcosa di veramente speciale ho avuto un'idea. Ho preso da Internet una grande fotografia a colori di Einstein giovane davanti a una lavagna. L'ho stampata con una buona stampante. Poi ho preso un pennarello a punta sottile con inchiostro bianco e ho scritto in calce (in tedesco) "Al collega (il mio cognome) con affetto. A.Einstein". Poi ho preso una vecchia cornice e adesso LUI sta appeso al muro dietro la mia scrivania. Spero che Bianca fra qualche decennio riesca a venderlo a carissimo prezzo.

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  4. Beh.... perché l'hai tolta ? Era un tantino esplicita ma genuina e rappresentava il caratterino che hai. Come vedi a volte un piccolo incentivo funziona
    Cochise

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