sabato 15 agosto 2015

Buon ferragosto, schiavi


Dichiara la ministra Lorenzin da poco mamma di due gemelli:

Il tema della denatalità va visto come questione culturale, sociale ed economica. Un Paese come il nostro con una media di 1,3 figli per donna rischia uno svuotamento che già tra vent'anni non ci permetterà di affrontare il welfare. Bisogna prendere consapevolezza del problema e cominciare ad affrontarlo in modo concreto …

Troppo tardi. Questo problema andava affrontato, per le incombenze di rito, molti anni or sono, almeno due o tre decadi indietro. E tuttavia non sarà seriamente affrontato né oggi e nemmeno domani. La Lorenzin questo problema non lo avverte di suo, avrà la colf e la bambinaia, e del resto lei non conta un cazzo e la sua “consapevolezza” vale quanto un condom bucato.

Come ogni altro problema, anche questo andrebbe affrontato da un punto di vista scientifico, incominciando col dire – citando Marx – che una legge demografica astratta esiste soltanto per piante e animali, ma per quanto riguarda la società umana non esiste una presunta “legge naturale” della popolazione. È la domanda di lavoro, in ultima analisi, che determina l’incremento o la diminuzione della popolazione “operosa”.



Ad essere più precisi è la legge dell’accumulazione capitalistica che regola, nella nostra epoca, questo genere di cose, ma è inutile che mi soffermi in dettagli: chi vuole può leggersi il capitolo 23 de Il Capitale. E se non dovesse capirci una mazza, ciò può dipendere anche da motivi diversi dalla stupidità, ossia perché non ha letto il romanzetto dall’inizio, o, peggio, ha bevuto degli infusi filtrati in rete o chissà dove.

Posto che è ferragosto, trattiamo la questione come si fa sotto l’ombrellone assediati dalle grida di bimbi figli di genitori teste di cazzo. Entro certi limiti la crescita demografica può essere favorita da politiche sociali adeguate, come del resto confermano alcune esperienze europee. In Italia, superfluo dire, di tali politiche non si vede nemmeno l’ombra. Del resto di manodopera locale a buon mercato ce n’è pure troppa.

Anche tra quelli che strepitano in difesa della Famiglia (anche perché in genere ne hanno più d’una, con e senza la maiuscola) e non gli garbano certe pratiche fecondative, alla fin fine non hanno fatto nulla per favorire il lievito della natalità e l’allevamento dei figli. A fronte di una disoccupazione giovanile che supera il 40 per cento è meglio comprarsi un doberman che tirare su un figlio.

Dice allarmata la ministrra che tra vent’anni la denatalità renderà insostenibile il welfare. Roba da ridere. Già ora il welfare è insostenibile e ciò che ne resta è a carico del debito pubblico. Il problema, in origine, ha poco a che vedere con la denatalità. Perché far lavorare i genitori otto ore il giorno quando i figli sono a spasso? La contraddizione fondamentale del modo di produzione capitalistico riproduce lo stesso squilibrio in ogni singolo rapporto sociale. Bisogna essere deficienti per non capirlo.

Frega un cazzo alla Lorenzin della denatalità. In un sistema dov’è bandita la schiavitù la sicurezza ai benestanti è garantita da poveri laboriosi, e vediamo bene come l’offerta superi di gran lunga la domanda. Quanto al resto sono cazzi dei poveri. Essi sono la fonte inesauribile dell’offerta, che siano bianchi o neri o gialli poco importa. Si fa presto a insegnargli chi comanda e le relative maniere. Di una cosa i ricchi hanno veramente bisogno: che la maggioranza resti ignorante e povera (*).


(*) Lo ripeto per l’ennesima volta: povero non è colui che non ha l’ultimo modello di smartphone, ma colui che per campare deve vendersi ogni giorno.

4 commenti:

  1. Olympe cara, non so probabilmente esprimere con sufficiente pienezza la mia ammirazione per questo tuo impegno.
    Ma nessuno capisce un cazzo. Né i ricchi, né i poveri, né i pseudo-intellettuali che cianciano il loro narcisismo nei media. Quando non impera la malafede di chi gli strumenti culturali per esercitare l'onestà intellettuale li ha, supplisce la sterminata ignoranza del -ahimé- popolino, suo malgrado asservito. Francamente, io sono disperata. Un abbraccio.

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    1. Cara Morena, ti esprimi fin troppo bene. il guaio è che le parole non bastano più (come avrai intuito perfettamente anche dai miei ultimi post). un bacio

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  2. Parlare di denatalità in un mondo e in soprattutto in una nazione sovraffollata come questa, è non ridicolo, ma criminale. I meccanismi per cui la popolazione cresce nell'aspettativa di sperare di consumare smartphone e stronzate, è ormai inceppato. E' come un treno senza macchinista. Non c'è più un problema che abbia soluzione oggi come oggi.

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