Barak
Obama, che tra meno di un anno e mezzo lascerà la stanza ovale, ha annunciato
che gli Usa diminuiranno l’emissione di CO2 del 32% rispetto a quelle del 2005.
Bravo. Sennonché non da subito, gli incentivi per rottamare le vecchie
centrali a carbone, sviluppare solare ed eolico, e altre belle cose così,
partono solo dal 2018 e i limiti
entrano in vigore nel 2022, cioè quando Barak Obama sarà solo un ricordo. Con il prezzo del petrolio che crolla e il gas che
te lo danno gratis è questo un annuncio alla Renzi. Senza contare che se vince
un repubblicano …
E però il clima sta cambiando rapidamente, quali che siano le cause principali e quelle secondarie o collaterali. La produzione dell’olio di palma ha un impatto devastante nella deforestazione, e tuttavia nel XXI secolo non esiste nulla che possa fermare la fame di profitti dell’industria che impiega questa materia prima (non solo quella dolciaria). È un fatto incontestabile che per motivi di profitto si possano – del tutto legalmente, of course – innescare processi irreversibili della natura e tali da mettere a rischio l’umanità. Questo strano tipo di democrazia si chiama capitalismo.
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