L’Italia è per antonomasia il
paese dove le cosiddette riforme vanno a galoppo delle lumache e non toccano
mai nel vivo le caste, pletoriche, circondate da ogni lato di privilegi, tenute
strettamente unite dall’interesse, dalle rendite di posizione e spesso dalla
parentela. Sono fitti come la grandine i direttori generali, vicedirettori,
presidenti di consorzi, amministratori, sovrintendenti e funzionari, capi e
capetti, politici, notabili, banchieri, baroni, professionisti, imprenditori e
faccendieri, grandi firme e semplici lazzaroni, magistrati e canzonettisti, organizzati
in corporazioni, filibuste, chiese, partiti, logge, sindacati, clan, bande e
fronde. Si arricchiscono con alti stipendi pubblici e parcelle, con il
monopolio, concessioni pubbliche, l’estorsione di balzelli e speculazioni di
ogni tipo, la corruzione e la spartizione d’appalti e commesse, saccheggiano
l’erario ed evadono impuniti il fisco, trafficano con i privilegi corporativi
e le frodi, approfittano della confusione e delle storture, create e mantenute
salde con una legislazione scritta dalle loro stesse mani e dove l’interpretazione
autentica e la zelante discrezionalità regnano sovrane. Il paese dove il popolo
minuto preferisce lasciarsi ingannare in cambio di poco, votare, "arrangiarsi" e mugugnare. Un
paese dove la gente che vive in povertà non è abbastanza, e non è ancora
abbastanza la povertà in cui vive per dire basta.
Io sonosicuramente uno ignorante ma tutto cio' vale naturalmente solo per l'Italia. Nell'opulenta Germania il popolo il popolo minuto non si fa ingannare, le riforme vanno a galoppo di purosangue, la corruzione non esiste ecc. ecc. Siamo proprio uno sfortunato paese.Buona giornata
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