In attesa di capire come si
evolverà il braccio di ferro tra la Germania e la Grecia è da segnalare uno
studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da ricercatori dell'Università della Pennsylvania,
dell'Università di Edimburgo e dell'Istituto nazionale di statistica ellenico.
Riguarda l’aumento vertiginoso (più di un terzo) dei suicidi registrati in
Grecia negli anni della crisi, con un picco di più 35,7 per cento raggiunto nel
2012. Il periodo preso in esame sono gli ultimi 30anni. A chi le mettiamo in
conto queste morti per disperazione dovute alle politiche economiche
demenziali? Naturalmente la classe dirigente greca non c’entra nulla, né la
signora Merkel, grande statista al pari del suo ministro Wolfgang Schäuble, né possono
sentirsi in causa galantuomini che a Berlino gli dettano l’agenda. Anzi, la
stampa tedesca parla dei greci come di “gente che sguazza nel vittimismo” (l’emittente
pubblica Deutsche Welle, venerdì scorso,
per bocca della sua corrispondente da Bruxelles Barbara Wesel).
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Mancava solo D'Artagnan, o forse no.
L'artrosi cervicale colpisce anche i moschettieri, in sequenza Aramis.
RispondiEliminaanche i blogger, purtroppo
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