Sempre più persone si stanno
accorgendo che la democrazia non esiste più, sebbene rimangano in essere alcuni
suoi surrogati, e anche questi denotati di avvisi come quelli posti nelle case
pericolanti: “attenzione, pericolo crolli”. L’ultima occasione per cambiare un
po’ nella disperata situazione s’è presentata dopo le elezioni politiche del
2013. Come già scrissi allora, Grillo non è capace d’intendere che la politica
è compromesso, voleva fare la rivoluzione aprendo la scatoletta di tonno. Dall’altro
lato la vecchia dirigenza del Pd, molto supponente, non voleva capire la
lezione del Gattopardo. Come aggravante un presidente della repubblica che fin
da giovane aveva problemi con la democrazia, non perché sedicente comunista, ma
perché intrinsecamente stalinista. Il diciotto brumaio di Renzi è un prodotto
di questo analfabetismo politico e di tale supponenza.
*
Il 24 gennaio, con facile
vaticinio, potevo scrivere:
La vittoria elettorale di Syriza
avrà un impatto soprattutto sui media, ma per la gente che lavora (se ha un
lavoro) un governo Syriza non rappresenterebbe un modo per uscire dalla crisi;
al contrario, rappresenterebbe l’ennesimo inganno. […] Syriza è una formazione
politico-elettorale di destra, un partito borghese che poggia su strati
benestanti della classe media (basta leggere le dichiarazioni di Marine Le Pen
a Le Monde). Le sue politiche sono
determinate dai burocrati sindacali, accademici, professionisti, funzionari
parlamentari e ceto impiegatizio statale che cercano di difendere i loro privilegi,
preservando l'ordine sociale. […] Syriza riconosce espressamente i fondamenti
del sistema europeo e internazionale, l’ordinamento statuale borghese, l'euro,
l'Unione europea, la NATO.
L’accordo raggiunto la settimana
scorsa in realtà non è altro che una capitolazione completa. Tsipras ha
scatenato un'altra raffica di bugie demagogiche in un patetico tentativo di
coprire il suo fallimento politico. Ha affermato che l'accordo con i ministri
delle finanze della zona euro “annulla l'austerità”. L’austerità in Grecia non
c’è mai stata per quelli come lui. La dichiarazione dell'Eurogruppo firmata dal
Syriza impegna il governo greco ad “astenersi da qualsiasi modifica unilaterale
delle misure politiche e delle riforme strutturali”. In altre parole, il governo
greco continuerà ad applicare le misure di austerità già attuate dal precedente
governo. Ed infatti è ancora scritto che il governo greco dovrà “onorare i suoi obblighi finanziari
verso tutti i creditori, in modo completo e tempestivo”, promettendo di
"lavorare in stretto accordo con le istituzioni e i partner europei e
internazionali", che cita esplicitamente: la Banca centrale europea e il
Fondo monetario internazionale, che insieme con la UE costituiscono la troika.
Tsipras e il suo partner negoziale,
il ministro delle finanze Yanis Varoufakis, non hanno ottenuto alcuna
concessione da parte dell'Unione europea, ma solo diverse piccole modifiche al
testo dell'accordo, varianti terminologiche che non hanno alcun significato
pratico.
Il Financial Times scrive: I tedeschi hanno prevalso su tutte le
questioni di merito.
La Frankfurter Allgemeine Zeitung afferma: Con il nuovo governo
guidato da Syriza, la Grecia sta continuando il vecchio programma di
salvataggio. Beneficeranno di un finanziamento solo se il paese s’impegna per
le riforme.
Quali riforme? Le Monde le
descrive senza mezzi termini: Atene promette di terminare il lavoro del
precedente governo conservatore di Antonis Samaras, mettendo in atto le riforme
imposte dalla troika dei creditori (Fmi, Bce, Ue), che non sono ancora state
realizzate.
Il Wall Street Journal, la principale voce del capitale finanziario USA, godendo
lo spettacolo della resa di Tsipras, prevede ulteriori umiliazioni. In chiusa a
un lungo articolo di Simon Nixon intitolato appunto Greek leader Tsipras can expect more humble pie, scrive: Mr.
Tsipras ha capitolato su molte questioni la scorsa settimana quando ha
incontrato la realtà politica ed economica. E ancora una volta, senza ombra di
dubbio, dovrà capitolare su un sacco di altre cose serie se vorrà mantenere la
Grecia nella zona euro.
Ecco dunque che anche il titolo di
quel mio post era giusto e obiettivo: Tsipras,
il “serial killer”, l’alter ego ellenico di Renzi.
attraversare la crisi senza toccare un solo privilegio, senza nemmeno una riforma, s e non di parata, se non contro chi è già escluso, non è proprio di una democrazia. Però una volta rpesa consapevolezza non trattarsi di democrazia bisogna fare un passo in più e capire, allora cos'è? Oligarchia, monarchia, dittatura, nulla? che cazzo è sta roba? Certo pensare che matteo abbia messo in atto un diciotto brumaio fa sorridere. Che è brumaio?? tiriamo dritto, lo asfaltiamo ecc ecc milioni di voti. Un tizio che diceva "non sono adeguato" (a fare il segretario di partito) "ma chi me lo fa fare?" (andare al governo sgozzando letta) non sa nemmeno da dove viene, chi lo manovra... è un ghiozzo di bua che abbocca a qualsiasi amo.
RispondiEliminaSemmai il "capolavoro" di napolitano - che il 18 brumaio lo avrà pur dovuto leggere (magari in cirillico) - l'operazione monti. Invece queste fasi del renzismo semrbano piuttosto l'isolamento all'elba, la sera si sparavano balle pirotecniche e il piccolo corso svicolava cverso le navi in rada e verso Bruxelles (con tapap a waterloo naturalemtne).
allora cos'è? mi pare che puoi trovare risposta nel post successivo.
EliminaOggi la democrazia e' questa e non ce ne possono essere alter. Per avere le idee chiare basta vedere la scena del film "ragazzi fuori" dove un vigile contestava ad un ragazzo di vendere la frutta senza avere licenza di accesso alla zona del mercato. Alee recriminazioni del ragazzo riguardanti le sue necessita' di lavorare per mantenere la sua famiglia ,concluse con la domanda "e la chima democrazia questa?" il vigile rispose "non c'entra". Cosi' funziona la democrazia, anche per la Grecia.
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