Segnatevi questo nome: Ursula von
der Leyen.
È l’attuale ministro della difesa
tedesco. Martedì ha annunciato l'adozione di una nuova strategia militare per
la Germania e la ridefinizione del rapporto con la Russia. È la fine della
moderazione tedesca in materia di politica estera, una svolta dalla classe
dirigente tedesca per una politica estera aggressiva, già annunciata – come ho
scritto in un post recente – dal presidente Gauck e confermata dall'ex ministro
degli esteri Steinmeier alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
La Germania è la quarta potenza
economica del mondo e numero due nelle esportazioni militari nella top ten in
Europa. Chiaro che a questo ruolo debba seguire anche quello di potenza
militare in chiave geostrategica, come del resto ha ammesso esplicitamente la
ministra. Al termine del suo discorso la ministra ha detto che la Germania ha
bisogno di riarmarsi massicciamente.
Von der Leyen ha affermato che “La
nuova politica del Cremlino è iniziata prima della crisi in Ucraina e ci terrà
impegnati per molto tempo a venire", ignorando che la crisi in Ucraina è
stata il risultato del putsch effettuato un anno fa da forze fasciste con il
supporto di Berlino.
La Germania dovrebbe essere grata
alla Russia per essere stata liberata dal nazismo, ma è noto che non ha mai
fatto veramente i conti con la propria storia.
Anche il primo ministro giapponese
Shinzo Abe ha affermato di avere nell'agenda del suo governo la revisione
sostanziale della costituzione post-bellica del paese (in particolare l’art. 9
che impedisce un intervento armato se non direttamente minacciato o sotto
attacco), al fine di riarmare il Giappone, e del resto il governo ha già
ampliato la spesa militare e ri-orientato la strategia per combattere una
guerra con la Cina, posto che l'amministrazione Obama ha incoraggiato il
Giappone a prendere una posizione più aggressiva nei confronti di Pechino e a svolgere
un ruolo maggiore per la “sicurezza regionale”.
Ripeto ancora una volta: la guerra
non è più solo un’ipotesi ma una conseguenza dello scontro interimperialistico per
il dominio globale.
Chissà come organizzeranno i seggi elettorali sotto le bombe.
RispondiEliminaogni bunker un seggio
EliminaNon riesco ad immaginare Germania e Russia che si prendano a cannonate. Tanto meno Cina e Giappone.
RispondiEliminaSi vede che Chernobyl e Fukushima non bastano.
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