Guardando alla trattativa in corso
tra la Grecia e la Germania (a questo è ridotta l’ex Comunità europea), non si può fare a meno di chiedersi come possa
andare d’accordo lo schiavo con la propria catena.
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Da qualunque parte si guardi
l’iniziativa politica oggi nel mondo, non vi è dubbio che non gode di credito e
anzi prevale la sfiducia e il senso del suo fallimento. E ciò dipende
innanzitutto dal fatto che la classe politica e le élite in generale si sono
fatte convinte che non vi sia altra strada da perseguire se non quella che ci
ha condotto fin qui.
E però queste élite non sanno
spiegare, con argomenti diversi dalle solite trivialità sociologiche, per quale
motivo la nostra civiltà, pur mostrandosi una gigantesca concentrazione di
progresso e di possibilità, pur avendo ottenuto trionfi senza precedenti in
ogni campo dello sviluppo materiale, produce nel complesso, soprattutto nei
paesi più progrediti economicamente e culturalmente, una singolare impressione d’insufficienza,
insicurezza e di vuoto.
Sarebbe il caso di chiedersi se
l’umanità del XXI secolo aspiri a qualche cosa di più della mera sopravvivenza,
considerando poi che già tale risultato diventa ogni giorno più incerto per un
numero sempre maggiore di persone.
Una cosa però mi sfugge. Lei ritiene che i miliardi che s'è mangiato il popolo greco quando continuava ad eleggere i politici che glieli gettavano addosso siano un errore di gioventù? Che sia possibile che uno statale con quindici anni di servizio (quindici) andasse in pensione a 35 anni con l'80% dello stipendio rivalutato a vita (Italia)?
RispondiEliminaFinchè mi dice che la ricchezza è concentrata in poche, pochissime mani ci credo. Sono numeri, non supercazzole di nostalgici della lotta di classe. Però i medesimi numeri mi dicono che se contribuisci alla società con x e poi la società ti restituisce 5x, stai mandando in vacca la generazione successiva.
La mia posizione nel merito l’ho già espressa in un post del 9 marzo 2010. Più recentemente in un post del 15 gennaio, poi ne ho accennato, da ultimo, in un post di mercoledì scorso. Vedo però che lei certe cose sull’argomento le conosce a menadito, perciò non è necessario che legga quei post.
EliminaDanni del mainstream
EliminaSarà anche giusto occuparci delle briciole, ma prima bisognerebbe non scordare da chi è prodotto il pane e come è diviso. g
!
EliminaMi sembra che in vacca stiano andando piu'generazioni successive..ormai..e come diceva un wu Ming tempo fa,a questo punto a noi italioti non ci resta che aspettare una nuova GEA della Garisenda ,nuda sotto il Tricolore,ci accompagni nuovamente a Tripoli,per darCela..
RispondiEliminaSe la nostra civiltà - a spese di altre e di altri aggiungo io - "pur mostrando una gigantesca concentrazione di progresso e di possibilità, e avendo ottenuto trionfi senza precedenti in ogni campo dello sviluppo materiale" è a questo punto, qualche domanda in più sarà opportuno retoricamente e semplicisticamente farsela.
RispondiEliminaTrovato un sistema socioeconomico alternativo, non fosse altro per il semplice fatto che il Pianeta non può sostenere una produzione in espansione perenne né può neutralizzare i rifiuti, attendiamo una palingenesi difficilissima, impossibile no - forse -.
Siamo animali e la Natura non può permettersi frivoli jeux d'esprit. L'utilitarismo nudo e crudo stravince, anche se non sembra sia stato sempre così. Siamo scesi dagli alberi troppo presto.
Olympe, è tutto un gioco di specchi. Gli usa sono costretti a compensare con la forza delle armi la mancanza di vigoria economica: la qual cosa non sembra sostenibile a lungo.
RispondiEliminaE’ un castello di carte, è un continuo rilanciare per evitare che qualcuno dica VEDO, facendo crollare questa finanziarizzazione basata sulla stampa di Carta colorata.
E’ tutto finto come a Monopoli, solo una cosa è vera: le Armi, tante Armi di una POTENZA TERRIFICANTE, in mano a cowboy e sceriffi: come dare“A pucchiacca 'n mane 'e creature”.
Saluti