martedì 1 novembre 2011

Forza Roma



Erano 38 anni che non soggiornavo almeno per qualche giorno a Roma. Non ho trovato la città mutata in molto. Non c’è più la vecchia caldarrostaia di via del Corso, l’ha sostituita un giovane caldarrostaio pakistano. Al Quirinale c’è Napolitano, allora c’era un penalista partenopeo. A Palazzo Chigi governava un colluso con la mafia, poi prescritto, ora bivacca un menarrosto solo per la prescrizione dei propri reati. Quando pioveva allagava, ora ci scappa pure il morto. Il caffè te lo portava l’adolescente con una giacca due taglie più grande, ora te lo serve un bengalese. Al di là del Tevere la mitologia cristiana è spettacolo e business, ma questo era noto già nel 1511 quando vi giunse Lutero. Insomma, tutta gente nuova ma la sostanza delle cose e del potere non è cambiata granché. Né è prevedibile che cambi a breve, né qui e nemmeno altrove.

1 commento:

  1. Avevo 18 anni nel 73, parcheggiavo davanti alla scuola guida la 500 targata Roma 64 sottratta a mia madre.
    Di Roma anche la sostanza è cambiata. Il potere e le sue cose forse pure. Sono cambiati anche i monumenti, hanno messo copie, difficile entrare a San Pietro, difficilissimo con un martello, si paga per vedere il Colosseo, di pecore in città sempre meno,... ma ci sono molti pecoroni.
    Anche loro cambieranno presto.
    Anche noi siamo cambiati.
    Abbiamo paura di noi.
    Per fortuna c'è qualcuno

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