mercoledì 30 novembre 2011

Crisi: l'idiozia dell'approccio liberista


Ieri sera ascoltavo un servizio a cura di Paolo Pagliaro su La7 (video) nel quale si afferma che il trasferimento di oro fisico dall’Italia alla Svizzera nell’ultimo anno è aumentato tra il 30 e il 40 per cento, e che nel solo mese di settembre è stato pari a tredici tonnellate di metallo. Un flusso di capitali italiani in fuga al di là delle Alpi, spinti dalle attese misure fiscali sui patrimoni e dai timori di break-up dell'euro. L'export ad agosto è cresciuto del 141,3 % e a settembre l'aumento è stato del 157 %. Stanno tornando indietro anche i denari che a suo tempo hanno beneficiato del famigerato condono fiscale e nel Canton Ticino da tempo sono esaurite le cassette di sicurezza delle banche. La signora Gruber e il suo ospite, il signor De Benedetti, proprietario del gruppo editoriale La Repubblica-Espresso (il quale ha detto delle cose sensate) hanno manifestato entrambi “stupore” e incredulità per i dati forniti da Pagliaro (fonte Il Sole 24ore), dicendosi certi che anche nei telespettatori tali notizie avrebbero suscitato “sorpresa”.

Basterebbe questo fatto per far giustizia delle tante chiacchiere pronunciate in questi giorni dai soliti utili idioti a favore di tagli, ritagli e frattaglie. Quindici giorni or sono, nel pieno dell’euforia per la nomina del nuovo governo, scrivevo che Mario Monti non capisce un cazzo di economia. Questa mia affermazione, che si può giudicare supponente quanto si vuole, è dettata dalla consapevolezza che questi “tecnici” provengono dalla stessa scuola di pensiero che ha portato al disastro prima l’America Latina, ora noi e il mondo intero. A conferma che tale consapevolezza e condivisa anche da molti altri, segnalo un editoriale in inglese della Pravda, oggi tutt’altro che bolscevica, dal titolo eloquente: Crisis: The stupidity of the western approach. In esso, tra l’altro, si sostiene, fatti e dati alla mano, che gli allievi di Milton Friedman (tanto per citare un nome) sono “così ciechi, così stupidamente obbedienti” alle loro dottrine, “che non sono in grado di vedere l'idiozia delle loro politiche nella gestione della crisi finanziaria ed economica mondiale”. Buona lettura.

4 commenti:

  1. Sei sicuro che Monti e company non capiscono nulla di economia? Io dico che capiscono tantissimo, infatti la crisi non li ha nemmeno sfiorati, anzi hanno avuto cospicui aumenti di stipendi. Gli idioti in economia restano sempre i cittadini che ancora vanno ai comizi di questi "grandi ego-economisti" patriotici e decisi ad andare avanti per salvare la Patria. Evviva l'Italia!
    Ma questi adoratori del dio Horus prima o poi si ritroveranno un mondo di affamati contro, non credo che potranno decidere di ucciderli tutti.

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  2. sono evidentemente d'accordo, cara Francesca, che questi capiscono molto di economia, ma la loro

    il guaio vero è che la loro dottrina la inculcano anche agli altri

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  3. Ora che qualche millimetro quadrato di velo sul massacro prossimo venturo delle pensioni è stato strappato, pare ci sia un po' di indignazione tra coloro che non sono così pronti a mandare giù il rospo come la stampa di regime vuol far credere.

    Capisco che sperare nell'insurrezione è un puro atto di fede, mai come oggi labile ed evanescente. Ma non riesco a vivere senza.

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  4. Capisco l'interesse di qualcuno a trasferire capitali all'estero. Non capisco, invece, l'interesse a trasferirvi oro. In previsione di una prossima distruttiva guerra?

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