[…] Il debito pubblico è dunque destinato a crescere. D'altro canto, la classe politica non può permettersi interventi drastici, teme l'impopolarità. I "mercati", intanto, speculano sulla paralisi; gli interessi sul debito crescono rapidamente, salgono e scendono, ma soprattutto salgono (dall'1,9% ad agosto al 7,3% a novembre 2011). I politici lasciano il posto e passano le leve di comando ai tecnici; almeno loro non hanno da temere le elezioni. Se necessario, sono nominati senatori a vita. Trionfano, nelle loro ovattate stanze, i potentati finanziari, rigorosamente anonimi, ancora giuridicamente "domicili privati", a vergogna dei giuristi, anche quando le loro inappellabili decisioni incidono sulle condizioni di vita d’intere popolazioni. Sono il deus absconditus che comanda a quelli che comandano. Come accadeva in Inghilterra nel Medioevo, quando il boia veniva dalla città vicina, la crisi sociale potrà contare sui suoi anonimi, asettici, ma efficienti macellai sublimati.
Il manifesto, 20-11-2011
Gentile Olympe,
RispondiEliminaera da qualche giorno che mescolavo con la paletta di legno uno dei concetti espressi dal Ferrarotti.
Se gli speculatori finanziari affamano i Poveri cristi, non dovrebbe essere reato? Rubare gli stipendi, il diritto ad essere curati decentemente, la possibilità di studiare, la speranza di farsi una famiglia, l'accesso a un'alimentazione dignitosa e via così!
Creare le condizioni per disordini sociali dunque.
Non sono reati questi?
Non è questa la prova provata che i politici sono al soldo del capitale e se ne fregano altamente di noi poveri fregnoni?
Se volessero potrebbero.
Non vogliono. Altro che complotto segreto.
Questi ci fregano suonando la fanfara!
Buonanotte.
Ettore.
P.s. Quando l'inquinamento dell'aria supera una certa soglia le automobili vengono fermate. Quello che ieri veniva consentito oggi è proibito.
Come diceva Spok dell'Enterprise: Il bene di due o di molti, vale più del bene di uno.....