venerdì 7 luglio 2023

Ho una proposta



Posto che i salari italiani sono salari di fame, si vuole che anche il salario minimo corrisponda al più basso livello di sussistenza per i più sfigati. Se il lavoratore mediamente non se la passa bene, chi è in fondo alla scala sociale deve passarsela anche peggio.

Ho una proposta di differenziazione del salario minimo che tiene conto sia della media dei salari, del clima politico, sociale, culturale e di tutto ciò che può venire in mente alla brava gente nel supermercato ideologico odierno.

Per i lavoratori settentrionali, sette euro lordi l’ora.
Per i lavoratori meridionali, sei euro.
Per i lavoratori extracomunitari, purché di carnagione chiara, cinque euro.
Per gli altri lavoratori extracomunitari, quattro euro (e ringraziassero pure).
Per i lavoratori in minore età, due euro l’ora.
Per lavoratori non ancora in età legale, mezzo euro e un ghiacciolo d’estate.

Sarebbe d’uopo una differenziazione anche tra lavoratrici femmine e lavoratori maschi, tuttavia, in tal caso, al momento, mancano pezze d’appoggio costituzionali e legali.

Come ogni gruppo umano, la borghesia liberale è attraversata da una moltitudine di comportamenti, sentimenti e atteggiamenti psicologici. La percorre anche l’odio, di classe, che non è esclusiva solo della reazione. Non siamo più al furore freddo contro gli operai insorti di un tempo, anche perché gli operai non insorgono più. I liberali odierni hanno cambiato stile, anche tenuto conto dei mezzi di comunicazione e del pubblico su cui devono agire. Quest’odio è per tutto ciò che a loro avviso può sovvertire anche minimamente l’ordine delle cose, mascherato dietro il principio di realtà, come se la realtà sociale, tale e quale si presenta, fosse un destino ineluttabile e immodificabile. Il fatto che questi soggetti non se ne rendano conto, non vale come attenuante. 

7 commenti:

  1. Una modesta proposta, quasi come quella di Jonathan Swift.

    Bragadin

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  2. Gli ultimi 4 giorni sono stati i giorni piu caldi registrati nella storia del pianeta, i piu' caldi in 100.000 mila anni. Secondo voi ai lavoratori che sono costretti a lavorare all'aperto quanto vale un'ora? Penso a quelli che si alzano alle 4 del mattino per raccogliere pomodori frutta e verdura prima che il sole faccia diventare tutto impossibile .Oggi titolava CNN

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  3. Se posso suggerire, per quelli che protestano, di tutte le età e razze, c'è lo schema retributivo congegnato da Fiorenzo Bava Beccaris, che non a caso fu poi fatto senatore, similmente a Mario Monti.
    Ignoro se debba intendersi salario minimo o massimo.

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    1. i contafagioli, mentre da un lato negano qualsivoglia "specificità" italiana su tutti i fronti, quando invece si tratta di salari, invocano la specificità della struttura produttiva italiana (geografica, piccola industria, contrattazione centralizzata, ecc.). non puoi garantire nove euro LORDI a chi raccoglie pomodori e arance, a chi impasta acqua e cemento, altrimenti i poveri imprenditori sono costretti al sommerso. come accade negli alberghi e nella ristorazione. questi miserabili piangono miseria.

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  4. Prima ero ironico, spero fosse chiaro. Fuor di ironia, devo rimarcare che per 75 anni i sindacati si sono opposti a una regolamentazione per legge della materia, per cui vale il contratto collettivo erga omnes, e solo quello. Ciò non si applica agli statali, dove però la legge ratifica il risultato della contrattazione.

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  5. Se un padrone fa a nero, poverino è una vittima.
    Se uno schiavo si arrangia con espedienti tipo spaccio, è malvagio, più polizia, più ergastoli.
    W l'Italia.
    Pietro

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