Si può immaginare che sia utile una persona che ripara un’auto, che cura un dente, che ripara un tubo che perde, che crea un software, un farmaco, che insegna qualcosa a scuola. Che cosa significa essere utili alla società? Che partecipi al mantenimento della società, alla soddisfazione dei suoi bisogni per oggetti e servizi che sono essi stessi utili (cibo, tram, metropolitane, turbine eoliche, sanità, istruzione, ecc.).
Immaginate invece dei parassiti che si accingono a fare un giro sullo schermo del loro computer per rubare ancora una volta una bella plusvalenza estorta dal sudore degli schiavi di tutto il mondo.
Non creano “ricchezza”, creano “valore”, che in gran parte esiste solo nei numeri dei loro computer. Si tratta di contratti che riguardano azioni e altri titoli che passano di mano, azioni il cui valore ha ormai poco o nulla a che fare con attività utili, oppure speculano sui tassi d’interesse, su variazioni valutarie generate da essi stessi, o ancora su contratti assicurativi che coprono i rischi creati dagli stessi speculatori (parassitismo all’ennesima potenza).
Presi singolarmente, questi parassiti di media e grossa taglia fanno il loro mestiere in un sistema che è quello che sappiamo essere. Senonché proprio questi cavedani (per usare un’espressione cara al figlio dell’ex presidente di Mediobanca) sono tra i più strenui oppositori del salario minimo a nove euro. Ritengono che il loro punto forte sia questo: quei nove euro sarebbero pari al 75% della mediana delle retribuzioni nazionali, mentre la prassi internazionale indica la soglia di equilibrio intorno al 60%. Oddio!
Basterebbe chiedere: i vostri redditi parassitari in quale rapporto stanno con la mediana delle retribuzioni nazionali? Sono arciconvinti, almeno nell’intimo, che la loro attività di mera speculazione finanziaria sia più preziosa e nobile del lavoro della loro colf.
Ad ogni modo, per non dimostrarmi troppo idealista e incline al disfattismo economico, prendo in considerazione il punto specifico: posto che i salari medi italiani sono ben al di sotto della media europea, basterebbe riportarli nella media aurea europea perché anche il salario minimo a nove euro risponda congruamente alla mediana della retribuzione nazionale.
Con quali denari sostenere questi aumenti? Tassando il capital gain al 50, 70, o al 90%. Dio non voglia, non si può. Allora, che fa lo stesso, con i denari spesi per mantenere i parassiti di ogni taglia, quelli che scrivono che i giovani non vogliono più lavorare e i salariati che vogliono andare in pensione dopo 40anni di lavoro sono degli stronzi sconsiderati. Lo Stato non può continuare a fare beneficienza. I salariati, invece, hanno la bacchetta magica per moltiplicare i profitti dei loro sfruttatori.
La nobiltà, classe parassitaria per eccellenza, riteneva di essere una classe sociale assolutamente indispensabile per il buon funzionamento della società. Dio stesso era chiaramente dalla loro parte. La borghesia, con un taglio netto, dimostrò a quelle teste di cazzo impolverate che avevano fatto il loro tempo.
Non vedo molti Danton e Marat in giro, ahimé.
RispondiEliminaPietro
ci frega il senno di poi
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