martedì 4 luglio 2023

Come insegna la Bibbia



Secondo dati pubblicati ieri da Bloomberg, i 2.640 miliardari del mondo hanno aggiunto 852 miliardi di dollari alle loro fortune nella prima metà del 2023. Ogni membro del Bloomberg Billionaires Index (i primi 500 miliardari) ha guadagnato in media oltre 14 milioni di dollari il giorno negli ultimi sei mesi. Insomma un po’ di più del salario minimo.

A proposito del quale – il salario minimo – la borghesia liberale italiana è così schifosamente reazionaria, arretrata, attaccata alla roba e ai propri privilegi di classe che 9 euro lordi l’ora le sembrano una follia. Ed infatti, 9 maledetti euro lordi rappresentano un buon viatico rispetto ai 6,25 dollari al giorno con cui riesce a sopravvivere il 47% della popolazione mondiale.

Tra i primi 100 miliardari di Billionaires Index, c’è un solo italiano, gli altri paperoni nostrani, grandi esperti di cocktail, stanno con le pezze al culo. Nella lista ce n’è solo un altro di miliardario italiano, che sta al 134 posto. Strano per un Paese che vanta circa il 6 per cento di tutta la ricchezza mondiale. Da noi la ricchezza piace più “frazionata” ed esentasse (comprese quelle ridicole di successione), ma soprattutto una ricchezza più occulta, salvo esibirla sfacciatamente in certe occasioni.

Nei tre anni tra marzo 2020 e marzo 2023, tutti e tre i maggiori indici della Borsa di New York sono aumentati del 70%, e sono continuati a salire nell’ultimo trimestre nonostante i segnali di recessione economica.

Gli speculatori hanno ignorato gli effetti degli aumenti dei tassi d’interesse della banca centrale (che colpiscono solo i poveracci), la guerra in corso in Ucraina e la crisi delle banche. L’S&P 500 è salito del 16% e il Nasdaq 100 è salito del 39%, il miglior primo semestre di sempre, grazie alla mania per l’intelligenza artificiale che ha spinto i titoli tecnologici.

Elon Musk, la persona più ricca del mondo, si è aggiudicato 96 miliardi di dollari nei primi sei mesi del 2023. L’anno scorso Musk ha tagliato 10.000 lavoratori a Tesla e altri 3.700 a Twitter. Mark Zuckerberg, CEO di Meta Platforms, al decimo posto nella lista di Bloomberg, ha visto un balzo di 58,9 miliardi nei primi sei mesi del 2023. A maggio ha iniziato il suo terzo round di licenziamenti a Meta, parte di un piano di riduzione dei costi per eliminare 21.000 posti di lavoro in due anni.

Musk è seguito nel Billionaire Index da Bernard Arnault, che controlla metà della produzione europeo di beni di lusso LVMH, Moët, Hennessy, Louis Vuitton, eccetera. Arnault ha perso il primato della classifica dopo che 11,2 miliardi di dollari sono bruciati in un giorno a causa delle preoccupazioni che un potenziale rallentamento economico degli Stati Uniti avrebbe ridotto la domanda di beni di lusso. Anche con quella perdita, il miliardario francese ha ancora un patrimonio netto di 191,6 miliardi di dollari, e finora quest’anno ve ne ha aggiunti altri 29,5 miliardi.

Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, è il terzo della classifica con un patrimonio di 154 miliardi, in aumento di 47,4 miliardi rispetto ai primi sei mesi di quest’anno. Amazon è attualmente sotto inchiesta da parte della Occupational Safety and Health Administration (OSHA) per ripetute violazioni. Nel 2021, Amazon ha registrato un tasso di infortuni gravi di 6,8 ogni 100 lavoratori, più del doppio del 3,3 ogni 100 lavoratori di tutti gli altri comparti simili.

Al quarto posto il fondatore di Microsoft, Bill Gates, con 134 miliardi, in aumento di 24,4 miliardi. Altro nome noto è quello di Warren Buffett, al settimo posto con 113 miliardi, in aumento di solo 5,6 miliardi, il quale possiede la ferrovia BNSF, insieme a Berkshire Hathaway, il gruppo di investimento con in mano Geico, Clayton Homes e Dairy Queen, e ha partecipazioni in Coca-Cola e American Express.

Una meno sperequata ridistribuzione della ricchezza sociale non sarà raggiunta attraverso appelli alla classe padronale affinché paghi più tasse o sulla base di qualsiasi altra proposta riformista. Come classe sociale questi miliardari non è necessario che esistano, così per quanto riguarda i loro camerieri, quelli che legiferano, dispongono e trovano risorse infinite per salvare le banche, sostenere i mercati azionari e fare guerra.

Poi ci sono quelli che tessono le lodi di questo sistema in tv, sui giornali e nei social. Loro non hanno bisogno di nessuna direttiva imposta dall’alto, si tratta di sincera identificazione e addirittura di amore vero per il proprio ruolo servile, di un affetto per la borghesia e tutto ciò che essa rappresenta che potrebbe perfino commuovere qualche spirito debole.

Per l’umanità di domani, un problema non secondario e per nulla teorico riguarderà il modo più economico e rapido di risolvere queste imbarazzanti situazioni. Bisognerà fare come insegna la Bibbia.

7 commenti:

  1. Come insegna la Bibbia?
    Occhio per occhio dente per dente! 😁

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  2. Cantare i salmi o offrirli in olocausto?
    Pietro

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  3. O. T

    Il consigliere del Presidente di Rosenergoatom,
    Renat Karchaa, ha dichiarato oggi:

    “Oggi abbiamo ricevuto informazioni che sono autorizzato a divulgare. La notte del 5 Luglio, le Forze Armate ucraine tenteranno di attaccare la
    centrale nucleare di Zaporižžja usando armi di precisione a lunga gittata e droni kamikaze.
    Nello stesso momento pianificano di
    bombardare la centrale da un aereo con armi composte da scarti di nucleari che il 3 Luglio
    sono stati portati da una delle centrali del Sud dell’Ucraina in uno degli aeroporti sotto il
    controllo di Kiev. Il piano di riserva per il rilascio delle sostanze radioattive consiste nell’uso di
    missili ad alta precisione “Tochka-U” con testate riempite di scarti nucleari. Questo è quello che succederà.”

    Si spera non sia così.

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    1. non gliene importa nulla a nessuno, purtroppo. prendiamone atto.

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  4. Solo un padronato, che nella sua maggioranza è pidocchioso, reazionario e arretrato come quello italiano, può stracciarsi le vesti se a coloro che producono la ricchezza e quindi il suo profitto viene corrisposta la miseria di un salario minimo equivalente, una volta considerata l'effettiva entità al netto delle trattenute, a non più di cinque o sei tazzine di caffè. Questo per quanto riguarda la quantità, che è irrisoria. Per quanto riguarda la qualità di una simile misura occorre considerare che si crea quel tipo di dinamica regressiva, che fu espressa in massimo grado nell’esperienza storica di Speenhamland (di cui parla Polanyi nella "Grande Trasformazione", ma qualcosa del genere è già in Marx): quella dinamica per cui l’erogazione benintenzionata di un ‘sussidio’ che consente alle imprese di pagare retribuzioni più basse, nel tempo si trascina dietro al ribasso l’intera struttura dei salari, e finisce così col ritrasformare i lavoratori in mendicanti. Insomma, per dirla con un proverbio veneto, "xe pèso el tacòn del buso".

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    1. in francia l'hanno dal 1936, riconfermato nel 1950. non mi pare i loro salari siano peggiori dei nostri

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  5. Nel mio commento all'introduzione del salario minimo non ho citato i "camerieri dei miliardari", essendo il loro ruolo più o meno cosmetico di ceto servente del blocco padronale nel campo legislativo così conclamato e palese da non meritare la benché minima sottolineatura, ma soltanto il disprezzo che ispirano i parassiti e gli istrioni.

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