L’albero della menzogna nasconde la foresta, quella dei rapporti economici reali. Tali rapporti dimostrano che la libertà politica e giuridica è solo la libertà di vendere la propria forza-lavoro, ossia una necessità implacabile per la maggioranza delle persone che non possiedono altro mezzo per sfuggire alla loro condizione di bisogno.
La menzogna del pedagogismo democratico sta nel fatto che le persone non possono formarsi un’opinione libera e consapevole se non solo libere dal condizionamento creato dalla loro situazione di dipendenza dal bisogno e dalla propaganda dei padroni del mondo.
La secolare lotta della borghesia in campo economico e i suoi sforzi per estromettere le classi feudali e teocratiche dalla loro posizione chiave nel governo dello Stato, quel formidabile scontro di interessi che sfociò infine nella rivoluzione armata e portò la borghesia al potere, ebbe il suo riflesso in una parallela lotta di idee e teorie (*).
Ed è precisamente ciò che manca oggi alle classi subalterne dopo decenni di menzogne e d’istupidimento coatto promosso scientificamente.
La borghesia enciclopedista di allora non vide alcuna contraddizione tra le rivendicazioni di libertà di pensiero e di azione per tutti gli uomini e l’uso della dittatura e del terrore per impedire alla controrivoluzione interna o all’intervento straniero di restaurare il vecchio regime. Il rivoluzionario ateo pretendeva di condurre una crociata in nome della dea Libertà, ma non trovava al tempo stesso incompatibile, facendo uso sistematico della ghigliottina, sopprimere la libertà del nemico di classe che difendeva i suoi antichi privilegi (**).
Dunque lotta armata e terroristica della borghesia per sopprimere l’avversario di classe e il vecchio sistema. Dopo la lotta armata per il potere, la prima fase del dominio politico borghese consistette nell’esercizio di una dittatura di classe per estirpare ogni vestigia della vecchia società e reprimere ogni tentativo di restaurazione. Assunse molteplici aspetti a seconda del paese considerato, presentando un’alternanza di controffensive reazionarie e ondate rivoluzionarie che finirono per vincere.
Consolidato il proprio potere, la borghesia non tollerò più alcuna opposizione reale: se ne ebbe la prova con la Comune di Parigi. La borghesia francese si alleò con i nemici del giorno prima, i prussiani, per massacrare circa 20.000 comunardi che si erano già arresi, deportandone altre migliaia nell’inferno senza ritorno della Guyana.
La categoria di “nemico del sistema”, è nozione che include qualunque soggetto sia ritenuto responsabile di destabilizzare le strutture economiche o politiche di un paese. È con queste argomentazioni che, per esempio nei primi anni 1980, Margaret Thatcher cercò di applicare la legge antiterrorismo allo sciopero dei minatori.
Nella normativa antiterrorismo, attribuendo il carattere di “nemico del sistema”, si autorizza la qualificazione di “terroristi” e si consente di sottoporre gli indagati e arrestati a procedure eccezionali. Il potere ha così la possibilità di ridefinire l’atto politico, di dividerlo in due parti, l’atto legittimo e l’azione terroristica, “il campo del bene e il campo del male”.
È considerato “nemico” chiunque non sia in grado di promettere almeno in qualche misura fedeltà all’ordinamento vigente. Scatta il “diritto penale del nemico” volto a colpire e reprimere alcune precise categorie sociali, che assumono di per sé valenza deviante.
Si tratta di procedure derogatorie del diritto comune, ossia di un diritto strumentalizzato di sospensione o restrizione dei meccanismi di tutela delle libertà fondamentali per determinate categorie di individui, e di misure controllate da apparati autonomi del potere esecutivo e dalle forze di polizia. Tali le procedure derogatorie (configurate anche come veri e propri atti sistematici di tortura, come il 41-bis) possono essere facilmente estese ad altri “nuovi” reati in caso si ravvisi uno stato di eccezionalità.
Lo abbiamo sperimentato da ultimo nel contesto pandemico, laddove il primato dello stato d’emergenza sul diritto ha assicurato il dominio della procedura eccezionale stabilita per decreto, che diventa il mezzo attraverso il quale i diritti fondamentali vengono sistematicamente sospesi e violati. Neutralizzando le varie garanzie costituzionali, si sospende la legge.
(*) Nel classico esempio della rivoluzione del 1789, il Terzo Stato dapprima si limitò a rivendicare la sua quota di potere nelle istituzioni pubbliche fino ad allora monopolizzate dall’aristocrazia e dal clero, ma poi, servendosi della forza del Quarto Stato, una nuova minoranza di proprietari e grandi commercianti col loro seguito di ideologi e legulei arrivò presto a privare le classi reazionarie di ogni influenza politica.
Il Quarto Stato, cioè la grande massa di poveri e lavoratori sacrificati al benessere dei privilegiati, aristocratici o borghesi, non disponeva né delle armi critiche che gli avrebbero consentito di comprendere la reale portata della rivoluzione in atto, né di esitare ad appoggiare la borghesia nel suo assalto al passato.
(**) Non solo gli aristocratici, ma anche rivoluzionari moderati come il poeta André Chénier (reso immortale da Umberto Giordano), aderente al Club dei Foglianti, del quale oggi ricorre l’anniversario della sua decapitazione (25-7-1794).
Nel caso della rivoluzione francese c'era almeno, appunto, la rivoluzione. Oggi chi definisce i nemici del sistema è il potere già costituito. La pandemia, al riguardo, sembra un test di massa per verificare il grado di docilità dei sudditi. Quello che ci aspetta con le transizioni ecologiche è un pozzo senza fondo.
RispondiEliminaP.S. sto leggendo Kulikowski. Mi lascia perplesso un libro di storia senza note, seguito da una gigantesca bibliografia con consigli di lettura. Ma mi riservo il giudizio.
ti avevo detto che è un libro divulgativo ma molto rigoroso riguardo le fonti; che cita, appunto perché destinato alla divulgazione, solo in bibliografia. se proprio vuoi una critica, su costantino non si distacca troppo da una certa vulgata. nel complesso si deve tener presente che abbraccia un periodo di tre secoli, non certo tra i più pacifici. quando l'hai finito, e se supererai il test, te ne segnalerò uno molto bello che ad ogni frase riporta il rif. bib. di un classico antico.
Eliminatre parentesi (che rimanga tra noi due) quando ho scritto in un post recente che stavo leggendo un bel libro di storia, divulgativo ma rigorosissimo, che racconta i meccanismi di un impero che precipita verso l’autodistruzione, non c'è stato un cazzo di nessuno che mi abbia chiesto di quale libro si tratta. colpa del caldo, certamente.
Gentile Madame
EliminaNoi siamo personcine educate. Se lei vuole dirci le cose le leggiamo con interesse. Se vuole mantenersi sul vago rispettiamo la sua riservatezza.
La saluto con grande affetto anche se ogni tanto ci striglia
Ferguson?
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