Il risultato delle elezioni federali tedesche di ieri riflette la profonda sfiducia popolare per tutti i partiti politici, in Germania come altrove, ma ciò nonostante l’affluenza alle urne è stata del 76,6 per cento, quindi in leggero rialzo soprattutto rispetto al 2009, quando l’affluenza fu del 70,8, il livello più basso fino ad oggi. Questo si spiega con la lunga campagna elettorale e il grande risalto mediatico che ha ricevuto, l’uscita di scena della Merkel, che riapre il gioco politico e ha spinto gli elettori a schierarsi nonostante (o forse proprio per questo) la palesata pochezza dei leader candidati alla cancelleria.
I Democristiani (CDU) e il loro candidato, Armin Laschet, hanno subito una storica debacle. Dopo 16 anni con la Merkel come Cancelliere, la CDU/Unione Sociale Cristiana (CSU bavarese) ha ricevuto meno di un quarto dei voti, con il 24,1%. La CDU/CSU ha perso 8,9 per cento dei voti rispetto alla sua precedente peggiore performance nelle ultime elezioni del 2017 (32,9 percento). Nel 2013, il partito poteva ancora contare sul 41,5% dei voti.
Il Partito socialdemocratico tedesco (SPD), ha raccolto poco più di un quarto di tutti i voti espressi, con il 25,7 per cento (+5,2). Il loro candidato alla cancelleria, Olaf Scholz, sono riusciti a migliorare rispetto al loro peggior risultato storico di quattro anni fa (20,5%), conquistando voti dallSPD, la sedicente sinistra, e dagli ex elettori CDU.
La Linke ha ottenuto il peggior risultato di sempre, perdendo quasi la metà dei suoi voti rispetto al 2017. Con il 4,9 per cento, alla fine ha superato l’ostacolo del 5 per cento per la rappresentanza parlamentare perché è riuscita a vincere tre mandati diretti (si vota con due schede). In campagna elettorale, i loro candidati non si sono distinti dagli altri sui temi sociali più scottanti, proponendo una coalizione SPD/Verdi/Sinistra, segnalando il loro sostegno alla NATO e al riarmo tedesco.
Il risultato elettorale di Alternativa per la Germania (10,3 per cento) è stato deludente. Sebbene gli esponenti di AfD siano costantemente corteggiati dai media e i partiti tradizionali li integrino sistematicamente nel sistema politico, il partito di estrema destra ha perso il 2,3 per cento dei voti alle elezioni federali e rispettivamente il 4 e il 6 per cento alle elezioni delle autonomie locali tenutesi contemporaneamente nel Meclemburgo- Pomerania occidentale e a Berlino.
I Verdi hanno guadagnato quasi il 6% e ottenuto il miglior risultato con il 14,6%, ma erano dati sopra il 20%. Sono disponibili a entrare in una coalizione perché vogliono governare.
Christian Lindner, il candidato principale e presidente dei liberali dell’FDP, che ha ottenuto l’11,5% (+0,8%), ha auspicato un accordo per una cosiddetta coalizione giamaicana, CDU/CSU, FDP e i Verdi. Ma Lindner non ha escluso nemmeno colloqui con l’SPD.
Ieri sera, Scholz e Laschet hanno formulato proposte apparentemente contrastanti per guidare il prossimo governo federale e avviare rapidamente colloqui esplorativi e di coalizione con i liberal-democratici e i Verdi.
Per certi versi, quella tedesca pare una situazione politica assai variegata che ricorda la cosiddetta prima Repubblica italiana. La formazione di un nuovo governo potrebbe richiedere mesi (prima di natale, poiché la Germania ha la presidenza del G7 nel 2022), proprio come quattro anni fa. In termini aritmetici sarebbe anche possibile una continuazione della grande coalizione CDU-SPD. Tuttavia ci sono molte indicazioni che la Germania sarà governata da un’alleanza tripartita per la prima volta dagli anni Cinquanta.
Queste elezioni segnano la fine di un’epoca cono l’uscita di scena della Merkel, e fissano il declino di CDU/CSU. I recenti scioperi dei macchinisti, degli addetti alle consegne e delle badanti stanno a indicare che anche sul piano della protesta sociale qualcosa si sta muovendo.
I recenti scioperi dei macchinisti, degli addetti alle consegne e delle badanti stanno a indicare che anche sul piano della protesta sociale qualcosa si sta muovendo.
RispondiEliminaNon ne sapevo nulla. Si può saperne di più?
basta un cerca: sciopero macchinisti tedeschi
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