“Promuovere la dignità d'una persona significa riconoscere che essa
possiede diritti inalienabili di cui non potrà essere privata ad arbitrio di
alcuni. Occorre però prestare attenzione per non cadere in alcuni equivoci e in
un loro paradossale abuso. Vi è infatti oggi la tendenza verso una
rivendicazione sempre più ampia di diritti individuali che cela una concezione
di persona umana staccata da ogni contesto sociale. Al concetto di diritto non
sembra più associato quello altrettanto essenziale e complementare di dovere.
Così si finisce per affermare i diritti del singolo senza tener conto che ogni
essere umano è legato ad un contesto sociale in cui i diritti e i doveri sono
connessi a quelli degli altri e al bene comune della società stessa”.
Parole sante quelle del Papa
pronunciate al parlamento europeo questa settimana. Se le ficcassero bene in
testa i cosiddetti imprenditori e i politici d’accompagno: precarizzare il
lavoro, imporre orari impossibili, schiavizzare i lavoratori, licenziarli a
bischero sciolto, in tal modo si finisce per affermare i diritti del singolo padrone
senza tener conto che ogni essere umano è legato ad un contesto sociale.
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