lunedì 1 settembre 2014

Stracciatella, nun famme ride


C’è grande disordine sotto il cielo e tuttavia la situazione è tutt’altro che eccellente. Non solo perché abbiamo dovuto dire addio alla douceur de vivre alla quale in molti si erano illusi, ma poiché anche il senso comune percepisce i pericoli derivanti dalla cessione della sovranità nazionale ed economica ad organismi controllati da una élite sovranazionale che agisce per conto proprio, secondo interessi e scopi che non ci riguardano e ci sono ignoti essendo quelli delle grandi potenze e delle loro grandi corporation.

E ciò è il contrario di quanto pensa e scrive Scalfari, il quale deve pure ammettere che il “mondo è sconvolto, non riesce a trovare un asse intorno al quale si possa organizzare una convivenza accettabile”, tuttavia chiedendo paradossalmente di cedere ancor più sovranità nazionale ed economica agli organismi di cui sopra. Lo vada a dire alla Markel se è disposta a cedere un briciolo di quella tedesca!

La realtà sta nei suoi particolari, se vogliamo chiamarli così, ossia nel fatto che se la multipolarità diventa a questo punto ragione di conflitto e di guerra, è proprio in ragione del fatto che il tramonto dell’imperialismo americano si fa sempre più sanguigno. Perché dimenticare i motivi che hanno condotto all’attuale situazione in Ucraina, ossia la volontà degli Usa e dell’Europa di impedire che questo paese decidesse secondo i propri interessi, rifiutando di aderire all’Europa tedesca e alla Nato per far parte invece della progettata Unione euroasiatica? (*).



Altro dettaglio, se ancora vogliamo definirlo così, è dato dal fatto che i governi degli Stati Uniti e dei paesi europei non sono entità indipendenti, sono sempre meno governi democratici, poiché essi sono controllati da potenti interessi, anzitutto economici e bancari, collegati da una fitta rete di influenze nei media, nel settore militare, accademico e culturale, eccetera. Si tratta di centri di potere perlopiù concentrati geograficamente nel Nord America, nei principali paesi dell'Unione Europea e in Giappone.

Ogni paese è completamente integrato in questo sistema, e sono le élite che gestiscono e controllano questi centri di potere e dunque la sovranità transnazionale, godendone ovviamente i relativi e congrui benefici. Tutto ciò implica che se un paese, come l’Italia per esempio, è completamente integrato in quest’ordine della globalizzazione neoliberista e però non svolge alcun ruolo significativo nell’ambito dei principali centri di potere di cui sopra, ossia nell’ambito dei processi decisionali effettivi, la sua sovranità nazionale ed economica è nulla, come s’è ben visto e ancor meglio si confermerà a breve (**).

È quindi chiaro – ma su ciò non si può chiedere consenso a Scalfari – che in tale ordine mondiale l'unico tipo di sovranità che un paese può godere è dato dal grado di indipendenza economica di cui gode ancora. Pertanto, meno un paese è integrato nell’ordine economico-finanziario, politico, militare, mediatico, culturale di cui sopra, maggiore è il grado di autonomia possibile e, corrispondentemente, il grado della sua sovranità. Oppure, come detto sopra, s'è integrato, deve poter contare! È il caso della Germania, pure della Francia e dell'Inghilterra, ma non di paesi come l'Italia. Ecco , tra l'altro, perché svendere i nostri asset strategici è stato ed è un atto criminale.

L’élite transazionale è naturalmente pienamente consapevole di queste considerazioni e perciò fa di tutto per mascherarle. Non solo, essa agisce con le sanzioni – e l’isolamento politico, l’ostracismo, ecc. – contro i paesi recalcitranti, come la Russia, ben sapendo che il danno economico sarà ben maggiore di quanto non indichino di per sé le cifre in ordine alle misure adottate (singolare sono poi i soggetti economici che subito s’intendono colpire, ossia l’élite economica avversaria), poiché la Russia non è più quella di epoca sovietica, strutturata per resistere da sola contro le minacce e le restrizioni economiche occidentali.

E tuttavia la Russia, come ha ricordato non a caso Putin, è una potenza nucleare, con ciò significando, non tanto quello che i soliti interessati cretini in occidente hanno voluto evidenziare, bensì il fatto che la Russia possiede una propria capacità militare autonoma tale da far fronte a ogni minaccia, e del resto il paese non dipende in modo cruciale dalle attività economiche del sistema occidentale (come invece la Cina). Perciò ne vedremo delle belle.



(*) Il cittadino medio (ma non solo) in Occidente e nei paesi controllati dal sistema di potere descritto nel post, non hanno quasi alcuna idea di ciò che sta realmente accadendo in Ucraina così in qualsiasi altra parte del globo dove vi siano conflitti che riguardano importanti interessi occidentali, dato il controllo totale del mondo dei media da parte del sistema e dei suoi volonterosi collaboratori.


(**) A me francamente hanno fatto ridere le dichiarazioni di Stracciatella da palazzo Chigi indirizzate a monito di Putin sulla questione ucraina. Chissà cosa ne avrebbe pensato Andreotti: quella di Renzi è solo la rappresentazione convenzionale di un parvenu, un fenomeno di ogni situazione politica mediocre, specie di quelle epoche in cui il vecchio mondo si sfascia e il nuovo non è ancora pronto.  

2 commenti:

  1. Mi permetto di segnalarle il seguente errore grammaticale:"La realtà sta nei suoi particolari, se... volgiamo chiamarli così".

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    1. molto gentile. questa volta si tratta però di un errore di battuta. grazie

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