C’è grande disordine sotto il
cielo e tuttavia la situazione è tutt’altro che eccellente. Non solo perché
abbiamo dovuto dire addio alla douceur de
vivre alla quale in molti si erano illusi, ma poiché anche il senso comune
percepisce i pericoli derivanti dalla cessione della sovranità nazionale ed
economica ad organismi controllati da una élite sovranazionale che agisce per
conto proprio, secondo interessi e scopi che non ci riguardano e ci sono ignoti
essendo quelli delle grandi potenze e delle loro grandi corporation.
E ciò è il contrario di quanto pensa e scrive Scalfari, il quale deve pure
ammettere che il “mondo è sconvolto, non
riesce a trovare un asse intorno al quale si possa organizzare una convivenza
accettabile”, tuttavia chiedendo paradossalmente di cedere ancor più
sovranità nazionale ed economica agli organismi di cui sopra. Lo vada a dire
alla Markel se è disposta a cedere un briciolo di quella tedesca!
La realtà sta nei suoi
particolari, se vogliamo chiamarli così, ossia nel fatto che se la multipolarità
diventa a questo punto ragione di conflitto e di guerra, è proprio in ragione
del fatto che il tramonto dell’imperialismo americano si fa sempre più
sanguigno. Perché dimenticare i motivi che hanno condotto all’attuale
situazione in Ucraina, ossia la volontà degli Usa e dell’Europa di impedire che
questo paese decidesse secondo i propri interessi, rifiutando di aderire
all’Europa tedesca e alla Nato per far parte invece della progettata Unione
euroasiatica? (*).
Altro dettaglio, se ancora
vogliamo definirlo così, è dato dal fatto che i governi degli Stati Uniti e dei
paesi europei non sono entità indipendenti, sono sempre meno governi democratici, poiché essi
sono controllati da potenti interessi, anzitutto economici e bancari, collegati
da una fitta rete di influenze nei media, nel settore militare, accademico e
culturale, eccetera. Si tratta di centri di potere perlopiù concentrati
geograficamente nel Nord America, nei principali paesi dell'Unione Europea e in
Giappone.
Ogni paese è completamente integrato
in questo sistema, e sono le élite che gestiscono e controllano questi centri
di potere e dunque la sovranità transnazionale,
godendone ovviamente i relativi e congrui benefici. Tutto ciò implica che se un
paese, come l’Italia per esempio, è completamente integrato in quest’ordine
della globalizzazione neoliberista e però non svolge alcun ruolo significativo
nell’ambito dei principali centri di potere di cui sopra, ossia nell’ambito dei
processi decisionali effettivi, la sua sovranità nazionale ed
economica è nulla, come s’è ben visto e ancor meglio si confermerà a breve (**).
È quindi chiaro – ma su ciò non si
può chiedere consenso a Scalfari – che in tale ordine mondiale l'unico tipo di sovranità che un paese
può godere è dato dal grado di indipendenza
economica di cui gode ancora. Pertanto, meno un paese è integrato nell’ordine
economico-finanziario, politico, militare, mediatico, culturale di cui sopra,
maggiore è il grado di autonomia possibile e, corrispondentemente, il grado
della sua sovranità. Oppure, come detto sopra, s'è integrato, deve poter contare! È il caso della Germania, pure della Francia e dell'Inghilterra, ma non di paesi come l'Italia. Ecco , tra l'altro, perché svendere i nostri asset strategici è stato ed è un atto criminale.
L’élite transazionale è
naturalmente pienamente consapevole di queste considerazioni e perciò fa di
tutto per mascherarle. Non solo, essa agisce con le sanzioni – e l’isolamento
politico, l’ostracismo, ecc. – contro i paesi recalcitranti, come la Russia,
ben sapendo che il danno economico sarà ben maggiore di quanto non indichino di
per sé le cifre in ordine alle misure adottate (singolare sono poi i soggetti
economici che subito s’intendono colpire, ossia l’élite economica avversaria),
poiché la Russia non è più quella di epoca sovietica, strutturata per resistere
da sola contro le minacce e le restrizioni economiche occidentali.
E tuttavia la Russia, come ha
ricordato non a caso Putin, è una potenza nucleare, con ciò significando, non
tanto quello che i soliti interessati cretini in occidente hanno voluto evidenziare, bensì il fatto che la Russia possiede una propria capacità militare autonoma tale da
far fronte a ogni minaccia, e del resto il paese non dipende in modo cruciale
dalle attività economiche del sistema occidentale (come invece la Cina). Perciò
ne vedremo delle belle.
(*) Il cittadino medio (ma non
solo) in Occidente e nei paesi controllati dal sistema di potere descritto nel
post, non hanno quasi alcuna idea di ciò che sta realmente accadendo in Ucraina
così in qualsiasi altra parte del globo dove vi siano conflitti che riguardano
importanti interessi occidentali, dato il controllo totale del mondo dei media
da parte del sistema e dei suoi volonterosi collaboratori.
(**) A me francamente hanno fatto
ridere le dichiarazioni di Stracciatella da palazzo Chigi indirizzate a monito
di Putin sulla questione ucraina. Chissà cosa ne avrebbe pensato Andreotti:
quella di Renzi è solo la rappresentazione convenzionale di un parvenu, un
fenomeno di ogni situazione politica mediocre, specie di quelle epoche in cui
il vecchio mondo si sfascia e il nuovo non è ancora pronto.
Mi permetto di segnalarle il seguente errore grammaticale:"La realtà sta nei suoi particolari, se... volgiamo chiamarli così".
RispondiEliminamolto gentile. questa volta si tratta però di un errore di battuta. grazie
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