Ho letto il decalogo di
Gilioli. Interessante il secondo ammonimento:
Ricordo ancora le assemblee pubbliche di fine 2012 in cui le telefonate
di Ingroia dal Guatemala venivano accolte come apparizioni divine: lasciamo
stare com’è finita. A questo giro abbiamo attribuito un ruolo taumaturgico e
resuscitatorio a Barbara Spinelli. Con i risultati che si sono visti, anche
qui, nelle scelte e nelle pratiche. No, non funziona così.
Dopo le prossime elezioni (2015 o
2016?), Gilioli avrà modo di allungare il suo brodo. Uno dei tanti esempi d’inconsapevolezza
storica che produce i medesimi effetti e ridicolizza questi bravi ragazzi che vogliono
mostrare di crederci ancora. Delle conseguenze naturali di tale
inconsapevolezza e dell’improvvisazione che l’accompagna, traggono vantaggio
tutte le forze associate nel mantenimento dell’ordine capitalista.
Quando riscopriremo la storia, il
senso dell’intervento possibile sulla storia e il senso dell’avvenimento
irreversibile che possiamo darle? Quando ritorneremo a fare una critica senza
concessioni di questo sistema e delle sue illusioni di permanenza eterna? E di
tutte le sue alienazioni, a cominciare da quella elettorale e delle relative falsità
che ci ammorbano?
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