Se andiamo
a vedere cosa succede nel mercato immobiliare italiano (che ci frega?), si possono
leggere queste cose.
Si
svende a tutto spiano. E c’è ovviamente chi compra.
Mentre
Rcs vende la sede storica di Via Solferino, Telecom vende la sua storica sede
della Sip (Società italiana per l'esercizio telefonico) di Via Gaetano Negri 1,
che affaccia su Piazza Affari.
Intesa
SanPaolo ha invece avviato un'operazione di cessione del mattone in portafoglio
e ha deciso di vendere circa 700 immobili, appartamenti e uffici. Anche UniCredit
ha deciso per la vendita delle unità immobiliari (uffici, magazzini, immobili
di pregio) di proprietà.
La
Banca D'Italia ha affidato all'advisor RTI Colliers International Italia -
EXITone la vendita del suo patrimonio immobiliare. Il portafoglio, del valore di oltre 300
milioni di euro, comprende ex filiali ed alcune pertinenze ad uso residenziale
distribuite su tutto il territorio nazionale, con una superficie totale di
circa 240.000 mq. Tra gli asset figurano alcuni immobili di pregio ubicati
nelle principali città italiane. Nel capoluogo lombardo Banca d'Italia mette in
vendita circa 14.500 mq a un prezzo base di 51,3 milioni in corso Sempione 57.
In vendita anche un cespite molto particolare: lo storico teatro di Roma noto come
Salone Margherita. Un altro edificio storico messo in vendita è Palazzo
Piccolomini di Siena detto «delle Papesse», vecchia sede della Banca d'Italia
nella cittadina toscana.
Snam
ha dato l'avvio a un importante piano di dismissioni immobiliari che interesserà
86 immobili di proprietà delle sue controllate Snam Rete Gas, Italgas e
Napoletana Gas. In vendita terreni per circa 180mila metri quadrati, palazzi a
uso uffici per 50mila mq, edifici di tipo industriale per 36mila mq (un tempo
centri operativi territoriali, composti da uffici, magazzini, depositi e
piazzali) e 2.500 mq di residenziale. Gli immobili verranno venduti
singolarmente, per un valore complessivo stimato intorno ai 100 milioni di
euro.
In
attesa che vengano svenduti gli ultimi gioielli di famiglia: Eni, Finmeccanica,
Enel. Ma che ci frega?
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