martedì 14 maggio 2013

Il tempo lungo



Nonostante la così detta età del ferro abbia avuto una durata di millenni, solo da un secolo e mezzo abbiamo cominciato a conoscere la struttura – cristallina – del ferro e le tecniche metalligrafiche, soprattutto grazie all’impiego del microscopio. Solo da poco dominiamo queste tecniche e riusciamo a produrre acciaio di quantità e qualità adeguate a costruire le grandi strutture edilizie moderne, le armi che hanno cambiato il volto delle guerre. È appena un secolo che l’impiego sistematico della mitragliatrice ha modificato il potenziale di fuoco sul campo di battaglia. Le nuove tattiche sull’impiego dei blindati sono ancora più recenti.



Guardiamo ammirati le piramidi egizie, eppure si tratta di un ingegnoso accatastamento di enormi massi. Nulla a che vedere con ciò che da pochi decenni sappiamo fare con il cemento e l’acciaio. Se a Babele gli uomini avessero potuto avvantaggiarsi con le tecniche e i materiali di oggi, Dio sarebbe morto ben prima e di rabbia. Sempre nello stesso torno di tempo data il duralluminio e la tavola periodica degli elementi, e sono pochi anni che fabbrichiamo con nuovi materiali e superleghe, usiamo fertilizzanti e nuove tecniche agricole che hanno moltiplicato per decine di volte la produttività dei terreni.

Insomma, siamo entrati da un paio di secoli nel pieno della modernità e, dal punto di vista economico, nella maturità di quello che indichiamo come il modo di produzione capitalistico. La fase espansiva di tale modo di produzione e di scambio è divenuta realmente globale e pervasiva solo da pochi decenni. E tuttavia, a fronte di questo e di molte altre considerazioni che in generale e in dettaglio si potrebbero svolgere in esteso, c’è chi sostiene che Marx si era sbagliato, che le sue “previsioni” si sono rivelate “errate”, le sue “teorie” dimostratesi “false” e anche falsissime.

Spesso chi sostiene questo lo fa per semplice ignoranza, per sentito dire; altri, pochi, pur conoscendo bene la produzione scientifica marxiana, sostengono e argomentano gli stessi assunti sulla base del noto opportunismo ideologico borghese. Considerata la faccenda su parametri temporali assai diversi, sarebbe come dire che la teoria darwiniana non trova riscontro in quanto non assistiamo in generale e de visu alle mutazioni genetiche descritte dalla teoria dell’evoluzione delle specie. Gli scettici sarebbero schiere se non testimoniassero a favore di Darwin i reperti fossili.

La vicenda evolutiva umana ha i suoi fossili, dal lato antropologico ovviamente, ma anche da quello dell’evoluzione sociale. Questi ultimi rintracciabili in quella che chiamiamo comunemente “storia”. In tal caso, però, l’indagine scientifica è condizionata e viziata da interessi, altrettanto cospicui quanto quelli di matrice religiosa che si contrappongono all'evoluzionismo. Negli storici delle epoche più antiche, siamo ben disposti a riconoscere loro i condizionamenti di classe, cioè ideologici. Infatti, a riguardo di quegli avvenimenti, nel tempo è subentrato un atteggiamento critico che possiamo definire catartico. Il discorso cambia quando si tratta di riconoscere gli stessi condizionamenti in capo alla storiografia contemporanea non meno che al discorso pubblico comune.

Ne riparlerò.

5 commenti:

  1. Grazie,...per il "ne riparlerò".

    F.G

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  2. Rivoluzione fotovoltaico, la vernice al grafene: assorbe la luce solare e produce energia elettrica

    L'utilizzo dell'energia solare è ormai uno dei punti focali per la salvaguardia del nostro ambiente: ma oltre ai pannelli fotovoltaici, è il grafene ad essere la vera soluzione. Alcuni scienziati dell' Università di Manchester hanno scoperto una vernice al grafene in grado di assorbire la luce solare e generare quindi energia elettrica.

    Già in passato gli scienziati dell'Università di Manchester hanno utilizzato il grafene per la realizzazione di superfici ad energia solare. I ricercatori pensano di utilizzarli per creare una sorta di "cappotto" all'esterno degli edifici per generare energia necessaria per far funzionare tutti gli apparecchi all'interno della casa. La produzione della vernice, quindi, si materializza proprio all'esterno degli edifici stessi o anche nei dispositivi portatili come computer e cellulari in grado così di ricaricarsi da soli, tramite la luce solare.

    Il professore Kostya Novoselov, uno dei premi Nobel che hanno scoperto il grafene, ha dichiarato su The Telegraph: "Abbiamo cercato di andare al di là del semplice grafene combinandolo con altri materiali. Quello che abbiamo fatto è mettere diversi strati di questi materiali, uno sopra l'altro in modo da ottenere un nuovo tipo di materiale con una serie unica di proprietà”. Una vernice che assorbe il calore del sole, dunque, che sarà in grado di rivoluzionare il modo di utilizzo dell'energia. "Abbiamo dimostrato che siamo in grado di produrre un dispositivo fotovoltaico molto efficiente e più facile da usare” ha aggiunto Novoselov. La ricerca pubblicata su Science ha destato molta meraviglia e getta un ponte fra risorse rinnovabili e capacità di utilizzo da parte dell'uomo.

    Il grafene è stato scoperto nel 2004 da Andrew Geim e il professor Novoselov ha vinto il Premio Nobel nel 2010 per la Fisica per aver dimostrato le sue notevoli proprietà: il grafene è più duro del diamante, è trasparente e può essere un ottimo conduttore di elettricità. "Grazie alla vernice a grafene sarà ancora più efficiente l'utilizzo dell'energia solare: questa vernice sarà migliore dei pannelli fotovoltaici già esistenti”.

    http://it.ibtimes.com/articles/47711/20130503/grafene-vernice-energia-solare-energia-elettrica-rivoluzione-fotovoltaico.htm#ixzz2TVHgk0qM


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    1. grazie. tra l'altro avevo già citato il grafene in un post.
      segnalo:
      http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-12-23/arriva-pannello-solare-produce-081428.shtml?uuid=Aa27ivWE
      http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-03-07/prodigio-zeolite-pietra-produce-220705.shtml?uuid=AbgByG4E

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    2. Grazie a lei, per l'ottimo lavoro svolto. E colgo l'occasione per un consiglio: semplifichi più che può e il linguaggio, e i concetti che esprime nei suoi post.
      Bisogna far arrivare a quante più persone queste consapevolezze espresse nei suoi scritti. Anche se solo ciò non basta, è un ottimo trampolino di lancio per...la lotta di classe.

      Sinceri auguri da...un compagno.

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    3. grazie dell'incoraggiamento. serve.

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