lunedì 11 febbraio 2013

Un mix



Era una sera del novembre 2011, umida e quasi afosa, quando Silvio Berlusconi uscì dal Quirinale dopo aver rassegnato le dimissioni da presidente del consiglio dei ministri, travolto da scandali inauditi e boccacceschi, ma soprattutto da una situazione economica sull’orlo del baratro, come si disse allora e anche dopo. Ad attenderlo all’uscita una folla urlate rabbia e scherno. La Lega, il partito alleato al Partito della Libertà di Berlusconi, era anch’essa alle prese con vicende di lingotti d’oro e diamanti. Il Partito democratico, fino allora all’opposizione, seppur tiepida, poteva puntare sulle elezioni anticipate con la certezza di stravincerle. Cosa che invece non fece con una motivazione risibile.

Si preferì assecondare i desiderata della borghesia, quella vera e potente, nostrana e d’oltralpe. Il presidente della repubblica – la maggior sciagura italiana dopo Berlusconi – nominò capo del governo un comune cittadino, da nessuno eletto. Per mascherare questo fatto a dir poco insolito nelle comuni democrazie, il presidente della repubblica pensò bene di agire come Caligola, e nominò il prescelto senatore a vita. Fu formato un nuovo governo con a capo il prof. Mario Monti, il quale scelse i suoi ministri fuori dal personale politico del parlamento. Il suo gabinetto ottenne il voto di fiducia del Partito democratico e del partito dello stesso Berlusconi, più frattaglie.

I compiti affidati al nuovo premier furono essenzialmente due: la riforma delle pensioni e la cancellazione definitiva dello Statuto dei lavoratori. Al compito s’accinse la ministra Elsa Fornero, la quale aveva trascorso tutta la sua carriera all’università e in consigli di amministrazione bancari. Anche la cosiddetta riforma del lavoro fece capo al suo dicastero. Perciò il suo ruolo fu centrale, per quanto si possa, col senno di poi, non solo esse certi della sua incompetenza ma anche del suo spiccato e maldissimulato odio di classe.

La vicenda degli “esodati” e di coloro che all’improvviso si trovarono l’età di pensionamento posticipata d’emblée di 5 o 6 anni sono troppo note e drammatiche per aver bisogno di essere ricordate nel dettaglio. Quanto alla cosiddetta riforma del lavoro, essa sta producendo già dei notevoli danni. Il governo Monti, non soddisfatto e con il pretesto di dover far fronte a una situazione finanziaria drammatica pensò bene di bloccare per un biennio gli adeguamenti pensionistici sugli assegni superiori ai circa 1.180 euro il mese, di procrastinare ancora il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, quindi di introdurre l’imposta sugli immobili un anno prima del previsto e di estenderla alla prima casa, senza distinzione alcuna per capacità di reddito delle persone.

Monti ebbe a dichiarare in più occasioni che scovare i patrimoni imboscati è impresa assai difficile. Perciò si accontentò di dare mandato all’agenzia delle entrate di sguinzagliare i propri segugi tra le baite di Cortina alla caccia di evasori. Bene, oltre che a Cortina avrebbe dovuto mandarli a fare delle visure presso le conservatorie dei registri immobiliari in Svizzera o nel Principato di Monaco (visure pubbliche) e in altri paesi europei. Per l’Italia basterebbe la segnalazione dei passaggi di proprietà immobiliare superiori a un certo importo, comunque riconducibili a uno stesso titolare, singolo o societario. Chiedere quindi alle agenzie delle entrate l’elenco delle dichiarazioni di successione (mod. 4) e delle donazioni superiori al milione di euro, poi alle banche l’elenco dei detentori di portafogli titoli superiori comulativamente al milione di euro e rendere comunque nominativi i titoli obbligazionari (*). L’elenco degli immobili riconducibili a proprietà ecclesiastica ed evitare che basti una madonnina di gesso per considerare una struttura ricettiva come un luogo di culto. Indagine fiscale da effettuarsi su tutte le società operanti in Italia ma con residenza fiscale all’estero e viceversa. Eccetera.

Non furono questi i provvedimenti addottati e nemmeno minacciati, ed invece il parlamento approvò le “riforme” e le tasse con i voti del Partito democratico e del partito dello stesso Berlusconi, più frattaglie. Questi sono fatti molto noti, ma ben prima, nell’opinione pubblica, conta la percezione. Ed è incontestabilmente comune e sgradevole la percezione che il Partito democratico – che avrebbe potuto nel 2011 andare alle elezioni – sia il vero sponsor politico di Mario Monti e perciò corresponsabile di ogni nequizia – vera o presunta – ascritta a costui e alla sua ministra. Tale percezione è rafforzata dal fatto che il segretario del Partito democratico, alla vigilia delle elezioni previste per il febbraio 2013, ebbe a dire che se anche ottenesse la maggioranza in entrambe le camere, avrebbe comunque cercato un’intesa con Monti, il quale nel frattempo ha fondato un partito candidato alle elezioni in coalizione con Fini-Casini.

Per ringraziamento e come fosse per caso, a un mese esatto dalle elezioni, scoppia uno scandalo bancario – in giacenza da anni – che coinvolge proprio il Partito democratico.

Su questi fatti si è discusso e si disputerà ancora a lungo, e tuttavia le persone razionali e in buona fede una cosa dovrebbero evitare il 25 febbraio, ossia di stupirsi dell’esito delle elezioni e dir male delle scelte degli elettori. Quanto ai dirigenti del più grande partito di “sinistra” (nelle sue mutevoli denominazioni e accezioni) degli ultimi vent’anni, c’è solo da chiedersi se si tratti di semplici falliti, oppure d’idioti, o ancora e più verisimilmente di un mix omogeneo.

(*) Un milione di euro è cifra assolutamente indicativa, gli accertamenti fiscali potrebbero scattare, sempre volendo, anche a cifre notevolmente più basse.

7 commenti:

  1. Il brutto è che la Costituzione prevede una possibilità simile, ossia quanto deciso da Napolitano e approvato dalle camere. Questo a dire che la tanto amata e protetta Carta, è buona ormai solo per pulirsi il culo.

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  2. Riassunto preciso. Io sono per il mix omogeneo.

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  3. Gran bello e ottimo riassunto della recente vita politica parlamentare italiana.
    Il mio giudizio è: SONO TUTTI CORREI!

    Buona giornata Olympe

    F.G

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  4. Cara Olympe, voglio (mi permetto) di segnalare questo ottimo articolo di G.Gracco a te ed ai lettori di diciottobrumaio:
    http://www.sinistrainrete.info/neoliberismo/2560-giovanna-cracco-marx-ai-tempi-del-neoliberismo.html

    Buona notte a tutti del blog

    F.G

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    1. attenzione che in quel sito c'è anche tanta merdaccia

      l'articolo in questione è innocuo, propedeutico, ma bisogna prestare attenzione. prendi per esempio questa frase in apertura:
      "è pur vero che le scelte operate a seguito di una crisi rivelano la caratura, umana e intellettuale, di chi quelle scelte compie".

      è vero che rivelano bla bla, ma anzitutto rivelano GLI INTERESSI di una CLASSE SOCIALE
      ciao

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    2. Grazie Olympe, per la breve critica. Ne prendo atto.
      Un saluto e buon lavoro di divulgazione con questo stupendo blog.

      F.G

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  5. Una sintesi perfetta degli ultimi quindici mesi di storia patria.
    Diffondo come posso.
    Hans

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