lunedì 19 gennaio 2015

Nel vuoto


Questo è un paese che non ha mai veramente creduto in quella che chiamiamo politica, poiché sa bene che è un gioco truccato. E dunque l’unica domanda schietta e razionale che si dovrebbe porre è: che cosa difendiamo, e contro che cosa lo difendiamo?

Eppure c’è da credere che tra non molti giorni riuscirà, se non proprio ad entusiasmarsi, quantomeno a dividersi in accalorate fazioni. In questo modo, ancora una volta, ci faremo fottere. Con un vecchio trucco, lo stesso utilizzato per ogni tipo di elezione: se esce testa vincono loro; se esce croce perdiamo noi.

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Non ricordo un solo concetto elevato che un qualsiasi personaggio politico abbia saputo esprimere in modo non fasullo negli ultimi decenni. Sono capaci di offrire al loro pubblico più soluzioni di quanti non siano i problemi, che non sono pochi, senza peraltro risolverne alcuno. Questi personaggi sono ben peggio che odiosi, sono ridicoli. La loro reputazione, fin quando non cadono in disgrazia, è esagerata dai media oltre le loro più intime valutazioni, che non sono modeste.

Tutti grandi statisti, e però lo schema di massima è già fissato e gli obiettivi sono imposti dall’esterno. In realtà questi elementi sono scelti in virtù della loro meschinità, in senso stretto, del loro ego, in senso largo, della loro ignoranza, in ogni senso, e dunque perché adatti all’obbedienza atlantica ed europea. A loro volta non ci chiedono consenso, ma di obbedire. E noi è come se stessimo funamboli su un’alta corda e qualcuno da sotto ci gridasse di mettere un piede nel vuoto. E dopo ogni caduta, ricominciamo daccapo.


2 commenti:

  1. I pochi felici:

    https://it.finance.yahoo.com/notizie/piu-paperoni-italiani-che-cinesi-093847255.html

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  2. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-19/entro-2016-l-1percento-popolazione-sara-piu-ricco-resto-mondo--105352.shtml?uuid=ABLP09fC

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