Leggo sul Corriere di oggi la seguente dichiarazione del ministro Padoan, tra
l’altro uomo molto papabile per il
Quirinale: “Ora le famiglie possono cominciare a spendere”. Il riferimento è al
QE della Bce annunciato ieri nei suoi numeri reali. Chissà perché chi guadagna
1.200-1.500 euro al mese avrebbe finora dimostrato scarsa propensione (la
chiamano così) al consumo. Invece chi guadagna di più e anche molto di più non
farà aumentare di molto i consumi, specie quelli di base. Quanto latte, pasta, verdure,
automobili, televisori, frigoriferi volete che consumino le famiglie
benestanti? Fatto salvo l’abbigliamento e poco altro, i beni di lusso l’Italia
deve importarli, soprattutto auto, cosmetica e prodotti di alta tecnologia.
A guadagnarci saranno i soliti che potranno arricchirsi ancora di più. Innanzitutto chi esporta nelle aree extra euro poiché le merci europee costeranno meno, quindi i tedeschi primi fra tutti. Questo è un dato di fatto, non una considerazione. Per i poveracci non cambierà assolutamente nulla stante il fatto che gli aumenti di produzione riusciranno forse ad alzare l’occupazione in alcuni settori ma la tendenza resterà comunque quella del calo della domanda posto l’aumento dello sfruttamento e l’innovazione tecnologia che sostituisce sempre più forza-lavoro. Insomma, aspettiamoci qualche zero virgola qualcosa che farà immancabilmente gridare al miracolo, nulla di più. Il sistema è alla frutta, secca.
A proposito del sistema, Paul Polman, CEO di Unilever, azienda proprietaria di non so quanti marchi di prodotti legati all'alimentazione e altro, in un articolo dice che ci sono "capitalisti minacce per il capitalismo", che c'è bisogno di "...prendere in considerazione nuovi modelli di capitalismo che stanno emergendo in tutto il mondo - in particolare, il capitalismo consapevole, il capitalismo morale, e il capitalismo inclusivo".
RispondiEliminaCome si vede dei bravi volenterosi che hanno a cuore le sorti dell'umanità si possono sempre trovare, peccato che tutto vada a finire con moralismi, etica e altri idealismi, tipo il capitalismo "morale".
Per chi ha voglia di leggere questa roba, giusto per vedere lo stato dell'arte (sic!) del pensiero di chi rappresenta impresa ad alto livello oggi:
The Capitalist Threat to Capitalism.
Saluti,
Carlo.
mi basta il tuo riassunto, grazie molte
EliminaOlympe, ecco un articolo interessante sul Qe:
RispondiEliminahttp://ilmanifesto.info/qe-mistero-a-sinistra/
Saluti
più tardi lo leggo, molte grazie
EliminaCredo anch'io che quanto deciso da Draghi sia completamente sganciato dai meccanismi dell'economia reale e quindi dall'occupazione e dal reddito...Magari si creerà un'altra bolla speculativa, sicuramente quello che una volta era definito ceto medio non beneficierà di nessun effetto.... E se non sbaglio, in Giappone- dove c'è stata una manovra simile a questa- è andata proprio così...
RispondiEliminainfatti, ne avevo già parlato
EliminaE comunque è interessante vedere- come il post sottolinea- come il capitalismo fa finta di cambiare volto e di sembrare inclusivo utilizzando parole come "etico", "responsabile": questo avviene in settori dell'economia reale come nella finanza e fornirgli materiale per il restyling sono settori di solito collocati nel campo opposto. Dei veri cavalli di troia sempre a loro agio nei forum mondiali che poi finiscono sponsor di expo... Ma agli "anticapitalisti" che frequentano questi ambienti va bene così...
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