Questo è un paese che non ha mai
veramente creduto in quella che chiamiamo politica, poiché sa bene che è un
gioco truccato. E dunque l’unica domanda schietta e razionale che si dovrebbe
porre è: che cosa difendiamo, e contro che cosa lo difendiamo?
Eppure c’è da credere che tra non
molti giorni riuscirà, se non proprio ad entusiasmarsi, quantomeno a dividersi
in accalorate fazioni. In questo modo, ancora una volta, ci faremo fottere. Con
un vecchio trucco, lo stesso utilizzato per ogni tipo di elezione: se esce testa
vincono loro; se esce croce perdiamo noi.
*
Non ricordo un solo concetto
elevato che un qualsiasi personaggio politico abbia saputo esprimere in modo
non fasullo negli ultimi decenni. Sono capaci di offrire al loro pubblico più
soluzioni di quanti non siano i problemi, che non sono pochi, senza peraltro
risolverne alcuno. Questi personaggi sono ben peggio che odiosi, sono ridicoli.
La loro reputazione, fin quando non cadono in disgrazia, è esagerata dai media oltre
le loro più intime valutazioni, che non sono modeste.
Tutti grandi statisti, e però lo schema
di massima è già fissato e gli obiettivi sono imposti dall’esterno. In realtà questi
elementi sono scelti in virtù della loro meschinità, in senso stretto, del loro
ego, in senso largo, della loro ignoranza, in ogni senso, e dunque perché adatti all’obbedienza
atlantica ed europea. A loro volta non ci chiedono consenso, ma di obbedire. E
noi è come se stessimo funamboli su un’alta corda e qualcuno da sotto ci
gridasse di mettere un piede nel vuoto. E dopo ogni caduta, ricominciamo
daccapo.
I pochi felici:
RispondiEliminahttps://it.finance.yahoo.com/notizie/piu-paperoni-italiani-che-cinesi-093847255.html
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-19/entro-2016-l-1percento-popolazione-sara-piu-ricco-resto-mondo--105352.shtml?uuid=ABLP09fC
RispondiElimina