martedì 13 gennaio 2015

Divagazioni misericordiose


La copertina con cui esce C.H. raffigura il Profeta preferito di Allah in una posa e con parole che non avrebbe troppi problemi ad essere affissa, dopo ciò che è successo, nella bacheca di una madrasa pakistana. La lezione è servita, penseranno i misericordiosi guardiani dell’ortodossia con la barba. Per il resto si susseguono, ancora per qualche giorno, i richiami alla crociata e le analisi sociologiche.

Dalla Sura II (La Vacca), leggo:

Fate guerra per la causa di Dio, a coloro che vi fanno guerra ma non siate aggressori: Iddio non ama gli aggressori. Uccideteli dovunque li incontrate e cacciteli di donde vi hanno cacciati: la sovversione (fitna) è peggio dell’uccisione. […] Combatteteli, dunque, finché non vi sia più sovversione e il culto sia riservato a Dio.

In nota c’è scritto:

È considerata sovversione da parte dei Pagani della Mecca anche la guerra fredda a base di propaganda e manovre ostili per disgregare e indebolire le file dei Fedeli, donde a questi il diritto di combattere e uccidere anche durante i mesi sacri alla pace (Il Corano, Utet 1967, pp. 42-43).

Ai preti col turbante ci vuol poco per fomentare una guerra santa sulla base di testi come questi. La religione è sempre stata agìta politicamente. Come parte importante dell’ideologia non può non avere un ruolo politico, e del resto Maometto era anzitutto un riformatore politico. Se avesse scritto un testo politico nessuno se lo sarebbe filato. Perciò scrisse un testo religioso e c’era un solo modo per dargli autorevolezza, la sua fonte doveva essere divina. Lutero invece non ebbe bisogno di scrivere a sua volta, gli bastò tradurre.

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Nella seconda metà dell’Ottocento in Italia lo scontro tra clericalismo e anticlericalismo venne agìto per scopi politici, com’è ampiamente noto. Verso la fine del secolo lo Stato monarchico, elitario e poliziesco, mostrava ampie crepe, imperniato com’era sul suffragio ristretto e la tassazione di classe, tanto per dire. La questione sociale, molto più della “questione romana”, era il vero problema di uno Stato inadeguato all’evoluzione dei tempi (come del resto succede ancor oggi).

Quale scaltra intuizione politica fu dunque quella di risolvere una questione usando l’altra. Si doveva dunque dismettere la pregiudiziale anticlericale (del resto gli scopi erano stati raggiunti), far rientrare i cattolici nell’arena politica e contrapporre la Rerum Novarum a Il Capitale. Ci volle del tempo, ma l’operazione ebbe pieno successo, partendo dalle concessioni fatte in materia d’istruzione.

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L’altro giorno accennavo al mutamento sempre in atto nella strategia e nell’adeguamento interpretativo della dottrina cattolica da parte dei preti, fino al punto, scrivevo, di rasentare i confini di una morale asettica, atea, di un “relativismo cosmico”.

A Roma, nei pressi del Senato, c’è un’ampia via intestata a Giuseppe Toniolo, economista e sociologo. Ciò che non dice la targa, postavi prima che Toniolo fosse dichiarato santo, è che fu un cattolico, il più importante economista e sociologo cattolico, di salda fede papale e con una certa ascendenza sul pontefice (Leone XIII, in contrasto invece con il papa analfabeta, ossia Pio X).

Toniolo avvertiva anzitutto l’esigenza di “combattere il Capitale” di Marx contrapponendogli una visione scientifica all’altezza. E però non potendogli opporre nulla del genere, ci si limitò a fare come fan tutti: un lavoro di mistificazione e falsificazione. Del resto, scriveva Toniolo, era necessario per le organizzazioni cattoliche di tramutarsi progressivamente allo scopo di “compenetrarsi dello spirito di quella democrazia eterna, astorica, naturale, che coincideva col concetto cristiano”. Chissà quali effetti avrebbero sortito quelle stesse parole solo pochi decenni prima, all’epoca di Pio IX.




5 commenti:

  1. Blog molto interessante, ma per specialisti!

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  2. l'unica mia specialità è in cucina. ciao

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  3. Olympe, la RERUM NOVARUM, 1891(l’anno dopo nascerà il PARTITO dei Lavoratori italiani) rappresenta l’inciucio tra potere temporale(LIBERTE’, EGALITE’, PROPRIETE’) e spirituale(LIBERTE’, EGALITE’, CHARITE’)per difendere LA PROPRIETA’ PRIVATA che è SANCITA DA LEGGI UMANE E DIVINE.
    Inciucio che si era già verificato nel 1871, con l’alleanza Infame tra francesi e prussiani, per eliminare la COMUNE di Parigi(LIBERTE’, EGALITE’, FRATERNITE’).
    Il Potere innanzitutto. Saluti

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  4. Non sara' propriamente un blog per principianti, ma va bene così!

    Michele.

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  5. speriamo che nessuno apra il levitico o siamo fottuti. (bastano anche le lettere di s paolo in verità...)

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