mercoledì 13 dicembre 2023

Il massacro del neoliberismo

 

Questa mattina ho accompagnato un mio parente in un ospedale dell’alto vicentino per un intervento di cataratta. Nebbia e pioggia, anche qualche coda in strada. All’ospedale tutto si è svolto regolarmente e con cadenza cronometrica. Il primario, che conosco, mi ha detto: “Questa mattina è morto mio padre, 89 anni. Tumore osseo. È stato un lungo calvario. Ho ancora due pazienti e poi me ne vado”. Nessun intervento stamane è stato rinviato. Non è “eroismo”. Anche questa è sanità pubblica e altro.

Un mio amico inglese, in Italia per lavoro, ha subito una brutta caduta. Il suo midollo spinale è stato gravemente danneggiato. Tornato in Inghilterra dopo essere stato adeguatamente curato in Italia, è stato parcheggiato per quattro mesi in una stanza d’ospedale, in attesa di un posto nel reparto neurologico, di cui aveva urgente bisogno, ma non cera né posto né neurologo. Non poteva nutrirsi da solo e, senza i suoi cari, non si sa come avrebbe potuto mangiare a causa della mancanza di personale.

La madre di questo amico, l’anno scorso, morì di cancro in condizioni medievali. Mi è stato detto che per il protocollo della morfina servono due medici e durante i suoi dieci giorni di agonia c’era un solo medico, anche lui già sopraffatto di lavoro. Morì tra dolori atroci, circondata dai suoi figli sconvolti e inorriditi.

Una mia conoscente, una trentenne inglese in gran forma, ha comprato casa con il suo compagno a due ore da Londra (perché anche con i loro buoni stipendi, la capitale resta inaccessibile). Hanno iniziato a metterla a posto e però sono consci, mi dicono e sulla base di quanto accaduto a una loro zia, che se fossero caduti dalla scala o si fossero feriti con un attrezzo, nessuna ambulanza sarebbe venuta prontamente a soccorrerli.

Infatti, la zia settantenne cadde nella sua benestante casa della campagna inglese. È rimasta a terra undici ore, poi, quando finalmente è arrivata lambulanza, quattordici ore in un corridoio, prima di essere rimandata a casa con una stecca e senza altre cure, nemmeno una radiografia. Non esiste un fisioterapista, né una riabilitazione, né un follow-up ospedaliero, e l’assistenza privata è estremamente costosa o semplicemente inesistente. Lo smantellamento della sanità pubblica britannica è avvenuto così rapidamente che il settore privato non lo ha seguito.

Parlando al telefono di queste cose, mi hanno raccontato che una loro amica ha scelto di far nascere i suoi tre bambini a casa, perché l’ospedale “uccide madri e bambini”. L’ho trovato esagerato, ma se si guardano le cifre, sono davvero spaventose: la mortalità materna è in media quasi tre volte quella dell’Italia, la mortalità infantile alla nascita il doppio. Nelle classi sociali svantaggiate il rischio di morire durante il parto è più che raddoppiato.

Dalla sanità al resto. Nel nord dell’Inghilterra, nel centro delle città vi sono molti negozi “one pound”, dove tutto costa 1 sterlina – poco più di 1 euro. Lì c’è cibo impossibile: scatolette di “carne” con l’80% di grassi, lotti di patatine tipo polistirolo, bibite imbevibili, eccetera. Il peggio che si possa immaginare e ingurgitare. Che impatto ha questo tipo di alimentazione sulle condizioni di salute delle persone?

Queste città sono generalmente città universitarie, con una popolazione di studenti, in genere abbastanza benestanti o figli di ricche famiglie, che restano qualche anno e poi se ne vanno. La strada offre lo spettacolo vergognoso di due umanità: i giovani ricchi o benestanti e gli adulti poveri. Durante il giorno si vedono molti disoccupati o senzatetto, gli adulti sono quasi tutti fatiscenti, sdentati, appoggiati a bastoni o a deambulatori. La povertà si presenta in modo evidente nei corpi delle persone, in una misura alla quale in Italia non siamo (ancora) abituati. È la strage che produce il liberismo a briglia sciolta. E, come detto, anche i miei amici della buona borghesia si ritrovano senza soluzione quando hanno un problema di salute. È il futuro che si prospetta anche da noi in Italia. È necessario aggiungere: governo dopo governo? 

8 commenti:

  1. One pound shop in USA si chiamano dollar store
    E in Italia... ce li hai pure sotto casa :)
    Da Tripadvisor: https://shorturl.at/dmDK7
    "Does italy have the equivalent of dollar stores?
    "I've seen 3 in Florence, and only saw one in Venice"
    "Can you tell me where they are in Venice ?"
    "I know there are several, but the only one that comes to mind right now is on the square near Ponte dei Giocatoli, next to the Clarks store."
    "There are 2 on Rio Terà Canal, between Campo Santa Margherita and Campo San Barnaba. There's one on the way from the Rialto Bridge to Strada Nuova.

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  2. La percentuale non la so ma io volevo solo dire che non è necessario andare all'estero per constatare i disastri dello smantellamento del pubblico a favore del privato: ce li abbiamo anche in casa. Venezia è solo un esempio, perchè nell'immaginario popolare Venezia vuol dire l'Harry's Bar o il Danieli.

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    1. Grazie a Dio rispetto a disneyland Venezia non è una, ma varie, magari non tutte presenti, ma diverse assieme.

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  3. E i giovani italiani che appena possono emigrano… proprio verso quei paesi macellati dal neoliberismo. Pensa che disperazione.

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    1. ti racconto un fatto. ieri, verso le 12, mi trovavo dalla mia dottoressa di famiglia. stavamo facendo una valutazione di alcuni ospedali veneti. il discorso è finito su quanto racconto in questo post. ebbene lei mi ha detto che dei giovani emigrati in inghilterra, che lei ovviamente conosce, le telefonano per diagnosi e consigli sanitari. le medaglie hanno sempre due facce.

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    2. Quello è più che altro un fatto di confidenza

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