domenica 24 dicembre 2023

Festeggiare in santa pace

 

Mentre ci prendiamo cura della signora Ferragni Chiara, dietro i paraventi dell’informazione nazionalpopolare avviene anche dell’altro. Per esempio le banche hanno visto un balzo dell’80% degli utili nel 2022, dopo che anche nel 2021 avevano ottenuto buoni risultati; la crescita prosegue anche nel 2023 trascinata sempre dagli alti margini degli interessi.

Intesa Sanpaolo chiude a 6,1 miliardi di utili (+85%); Unicredit a 6,7 (+68%); Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, terza banca nazionale italiana per numero di filiali e quarta per attivo a 1,09 miliardi (-26%, causa poste straordinarie legate all’acquisto di Carige); Banco BPM (fusione ex Banco popolare e Banca popolare di Milano) a 943 milioni (+94%), MPS a 929 (+178%); Popolare di Sondrio a 349 (+130%), Credito Emiliano a 439 (+94%) e Mediolanum a 572 (+52%).

La famosa tassa sugli extraprofitti, si è tradotta nel fatto che tutte le banche hanno optato per mettere a riserva (cioè a capitale) 2,5 volte l’importo della famigerata o celebrata tassa, dalla quale il governo puntava a incassare circa 3,3 miliardi, che invece troverà altrove (tagli alla spesa sociale, ovvio).

In un’intervista al Corriere, l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha richiamato l’attenzione sulle garanzie pubbliche per i debiti delle imprese, concesse dalle banche nell’emergenza Covid. Quante sono? Tremonti ipotizza che si tratti di circa 300 miliardi. Una somma enorme, che con la crescita vorticosa dei tassi d’interesse e il rallentamento dell’economia, pesa come un’ombra inquietante sul futuro dei conti pubblici. Pare che, in rapporto al PIL, i sussidi di varia natura italiani siano stati il doppio di quelli tedeschi, scrive sempre il Corriere.

Riguardo all’occupazione, ossia gli addetti al settore bancario, secondo uno studio del sindacato Fabi, dal 2012 al 2022 il numero degli sportelli è passato da 32.875 a 20.985 (-36,2%) e i bancari da 309.540 a 264.132 (-14,7%); il cosiddetto costo del lavoro è salito in dieci anni del 17,7% a 28,8 miliardi a fronte di ricavi cresciuti del 18,4% a 88 miliardi e utili a 25,5 miliardi; questo dato, secondo il sindacato, potrebbe salire a 43 miliardi nel 2023. Isybank, la nuova banca digitale del Gruppo Intesa Sanpaolo, indica quale sarà il futuro prossimo del settore riguardo a sportelli e relativa quota di occupati.

Di grande interesse è l’espansione, ormai storica, di Unicredit a Est, lungo la direttrice balcanico-danubiana, e poi la crescita in Borsa del 70%, 10 miliardi di capitale in eccesso e altro ancora. Ma non vorrei annoiare alla vigilia di Natale. E molto noiosa e di nessun interesse è invece la chiusura dello scontro in Mediobanca: gli azionisti con una quota superiore al 3% sono Delfin con una partecipazione rimasta invariata al 19,74%, il gruppo Caltagirone che ha ufficializzato la salita al 9,98%, BlackRock confermato al 4,15% e Mediolanum al 3,43%.

Caltagirone, tano per dire, controlla il gruppo editoriale formato dal Messaggero di Roma, il Mattino di Napoli e il Gazzettino di Venezia. Un fronte mediatico favorevole al governo Meloni, che con disegno legge “Capitali” ha rivisto le norme sulle liste dei Consigli di Amministrazione e sul voto maggiorato: saranno in vigore dal 2025 e aiuteranno Caltagiorone e Francesco Milleri, a capo della società lussemburghese Delfin, cassaforte della famiglia Del Vecchio (EssilorLuxottica) nel nuovo confronto per le Generali (Mediobanca detiene una storica partecipazione del 13% nel capitale, ma Delfin è stata autorizzata a salire da poco più del 10 al 20% di Generali, superando Mediobanca).

Tutto ciò per un assaggino di che cosa si muove dietro la signora Ferragni Chiara e i suoi milioncini di ricavi per la sua réclame. Ora possiamo disconnetterci nuovamente dalla grigia realtà dei grandi interessi economici e festeggiare in santa pace.

5 commenti:

  1. Tanti auguri di prosperità a te e tanti auguri per un Santo Natale alle nostre banche.
    Prosperità anche per Erasmo dai

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    1. prosperità
      /pro·spe·ri·tà/
      sostantivo femminile
      Salute; oggi solo come formula di augurio a chi starnutisce.

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    2. Facciamo prosperosità allora

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  2. E' Natale, siamo tutti più buoni e ho qualche regalo per i miei blogger preferiti.
    Per Madame Olympe: una snella monografia in quarantotto volumi di Mario Seminerio su "Leggere il Capitale " di Louis Althusser.
    Per Erasmo: una raccolta completa di tutti gli scritti di Massimo Gramellini, annotati, commentati, glossati e postillati da Aldo Grasso.
    Per il sig.Palis: é difficile scovare qualche filosofo che non abbia frequentato a fondo ma forse "Il libro dei consigli" di Kay Ka'us ibn Iskandar (Adelphi, 1981) potrebbe rivelargli nuovi aspetti della filosofia musulmana.
    Per quanto mi riguarda mi basta poco: una cravatta di Marinella, un culatello da mezzo chilo, una bottiglia di Taurasi e una mezz'ora al sole sul prato con la mia beagle Allegra a leggere insieme "Ode al cane " di Pablo Neruda.
    Buon Natale.

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