Nel 1967 ci fu la Guerra dei Sei Giorni e Jorge Luis Borges nel suo Libro degli Esseri Immaginari scrisse: «Ci sono sulla terra, e ci sono sempre stati, trentasei uomini giusti la cui missione è di giustificare il mondo davanti a Dio. Sono i Lamed Wufnik.»
Un’antica mistica ebraica (anche gli islamici ne hanno una analoga). Questi Giusti sono generalmente chiamati Tzadikim Nistarim. In yiddish significa “il Giusto nascosto”. Nascosto per quale motivo? “Non si conoscono”, ricorda Borges, “e sono molto poveri. Se un uomo si accorge di essere un Lamed Wufnik, muore immediatamente e qualcun altro, in qualche altra parte del mondo, prende il suo posto. I Lamed Wufnik sono, senza saperlo, i pilastri segreti del mondo. Senza di loro, Dio distruggerebbe l’intera umanità. Ignari, sono i nostri salvatori.»
La proliferazione dei social network e degli spazi mediatici dedicati a forum e commenti produce l’opposto dei 36 Giusti: una folla di persone che credono o fingono di credersi giusti. Sempre dalla parte dei buoni, qualunque essa sia, gridano costantemente in faccia al mondo, se non a Dio, ciò che è giusto e quello che non lo è affatto.
Miscela inquinante di campioni con la virtù a tracolla, di giornalisti e sedicenti intellettuali, che interviene ovunque e su tutto. Infine ci sono gli altri, tutti gli altri, “il popolo”, quelli che non possono mostrare la punta del naso senza avere opinioni. Anche loro hanno un’opinione su tutto, quella giusta ovviamente. Spesso con violenza, per fortuna solo verbale, la fanno conoscere sui social, alla radio, in tv, sui giornali, ovunque. Non solo le opinioni, spesso mostrano anche ciò che mangiano (mi viene in mente una celebre frase di Ludwig Feuerbach). Naturalmente i cibi sono presentati come leccornie di un geniale dilettante sui fornelli.
Per Borges, almeno per lui, i 36 Giusti non esistono, appartengono agli Esseri Immaginari. Dunque, esistono solo nell’immaginazione. Chi non vorrebbe credere o creare persone simili? Chi non vorrebbe credere che la salvezza dell’umanità poggia sulle spalle di poche persone sconosciute, discrete, efficienti, che fanno il bene e diffondono la giustizia senza farlo sapere, senza nemmeno sospettarlo? Che questi Giusti esistano, che restino segreti, che siano segreti prima di tutto a sé stessi, e per sempre, vorrei crederci tanto quanto ancora credo a Babbo Natale. Per questo motivo ho chiesto al Grande Vecchio di portarmeli come dono, sotto forma di 36 piccoli pacchetti. Il giorno di Natale, non ho resistito, li ho aperti ancora prima dell’alba, come si fa quando si è bambini sgattaiolando furtivi dal letto. I pacchetti erano vuoti. Ho giocato con il packaging.
Bellissimo grazie
RispondiEliminaLuigi
Ma se il mondo l'ha ceato Lui (non quello sul balcone, l'altro) perché avrebbe bisogno di giustificarlo? Logica della religione.
RispondiEliminaPietro
Toh, anch'io ho un ricordo che accomuna Borges ai popolo dei social network. Anni fa, andavo a trovare mia madre nel fine settimana. Mia madre voleva andare a messa, e non ci poteva andare da sola. Quindi la accompagnavo, ma per non annoiarmi mi portavo un libro. Era quello di cui parli, libro straordinario. Mi venne di raccontare la cosa sul blog, e immediatamente fu un vespaio di sciocchini moralisti a manganellarmi, alcuni per la mia blasfemia, altri perché... andavo a messa.
RispondiEliminaTDC
già leggere libri non depone a nostro favore, ammettiamolo
Eliminache esistano o meno non cambia niente. Cambierebbe qualcosa poterli riconoscere.
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