sabato 16 dicembre 2023

Il "capo"

 

Un po’ di nostalgia, innanzitutto in replica a chi non ne prova alcuna: i ricordi di un incontro con un personaggio assai singolare. I miei ricordi sono davvero in bianco e nero, non è solo un modo di dire. Di nebbia e di freddo. Quella nebbia che oggi non c’è più, neanche quella, e quel freddo umido che faceva tutt’uno delle dita dei piedi con le scarpe.

Quasi quarant’anni dopo, casualmente, su un Frecciarossa da Firenze destinazione Venezia. Un quasi ottantenne al quale chiedere notizie del suo stato di salute. Stava leggendo il manifesto, sul quale pubblicava saltuariamente. Disse di ricordarsi, ma forse era solo cortesia. Un talento tenace, generoso e a volte stiloso. Era entusiasta della velocità e puntualità del treno. Chi l’avrebbe mai detto. La sua voce malinconica, aneddoti leggeri. Sorrise per tutto il viaggio.

La critica delle Brigate Rosse fu netta e inesorabile: «La ricerca di un nuovo soggetto rivoluzionario da contrapporre ad una categoria di classe operaia che va in crisi, appare allora per quello che essa è realmente: il frutto letterario snobistico dei pruriti rivoluzionari della piccola borghesia travolta dalla crisi capitalistica ed in via di proletarizzazione ...» .

In sostanza, si rimproverava alle tesi dei soggettivisti, diverse nella forma, di apparire unificate da un medesimo contenuto: quello di negare non soltanto la scientificità della categoria marxiana di lavoro produttivo, ma soprattutto la centralità operaia, il ruolo egemone e dirigente che gli operai svolgono all’interno del proletariato metropolitano.

E dire che lui passò per essere il capo delle B.R.. Era proprio un mondo in bianco e nero.

1 commento:

  1. Naturale che non era né il capo né un sottocapo delle BR. Però, se lo spiegava col suo linguaggio, si può stare certi che nell'autonomia padovana qualcuno avrebbe capito il contrario. Diciamo la verità: nessuno capiva un cazzo di quello che lui diceva. Questa verità si incarnava in Maria Viola (o forse altro fiore): gli studenti andavano da lei dopo una lezione del capo, per chiederle spiegazioni. E Maria Viola non aveva capito un cazzo neppure lei. Ciò che non le ha impedito una carriera accademica. E questo è il punto di congiunzione del vecchio e del nuovo: se non ci si mette di mezzo la magistratura, le carriere le fanno i rivoluzionari come i reazionari, all'interno degli stessi ruoli.
    Perché allora sorprendersi se lui si compiaceva dei treni in orario?

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