giovedì 21 settembre 2023

Chi luciderà gli stivali


Una cosa in particolare mi manda fuori dai gangheri quando leggo un libro o un articolo. Sono le citazioni o gli aneddoti riferiti a Marx senza indicazione della fonte. Una disinvoltura piuttosto comune sotto qualunque bandiera, ma che nella pubblicistica italiana trova il suo modello esemplare.

Stavo leggendo un articolo pubblicato a suo tempo da un giornale al quale in anni lontani sottoscrissi più volte un abbonamento, nonostante vi scrivesse gente come Giovanni Riotta e il fantasma di Lucia di Lammermoor. Riporto l’aneddoto così come viene raccontato nell’articolo:

«[...] torna alla mente l’episodio di Marx con la signora Kugelmann, la moglie del noto ginecologo che ospitò il filosofo a casa sua, per alcuni mesi, dopo che aveva ultimato la stesura del primo libro del Capitale.

Trovandosi tutti insieme a tavola, si narra che un ospite avesse punzecchiato la “vecchia Talpa” provocandolo con una domanda su chi avrebbe lucidato le scarpe nella società comunista. “Lei, naturalmente!”, lo fulminò Marx.

La signora Kugelmann, per stemperare il clima, commentò scherzosamente che non riusciva a immaginarsi Marx in una società veramente egualitaria, visti i suoi gusti e le sue abitudini così aristocratici. “Nemmeno io”, fu la risposta del filosofo tedesco, “quell’epoca verrà ma noi non ci saremo più!”».

Sia chiaro: sostanzialmente quanto raccontato è esatto, ma che ci volete fare, ho la fissa per i maledetti dettagli.

Per prima cosa bisogna risalire alla fonte, che come ho detto non è citata nell’articolo. Ricordavo l’aneddoto, sebbene l’avessi letto quasi mezzo secolo fa. Sgranocchiando un grissino e bevendo un primo bicchiere di un decente vermentino sardo acquistato stamani con lo sconto del 30%, mi diressi verso il mio sancta sanctorum per pescarvi a mano sicura il volume che riguarda l’aneddoto sul Grande Vecchio (*).

Consulto l’indice al nome di Gertrud Kugelmann, moglie del dottor Ludwig Kugelmann, pioniere della ginecologia, quindi le relative pagine. Trovo conferma nei miei sospetti, ovvero che alcuni dettagli nell’articolo del giornale non corrispondevano esattamente a quanto testimoniato dalla figlia di Gertrud.

È vero che Marx fu ospite dei Kugelmann nel 1867, ma non per “alcuni mesi”, bensì per alcune settimane. Non solo “dopo la stesura” de Il Capitale, ma proprio tra aprile e maggio nel mentre ad Amburgo l’editore Meissen stava stampando il libro (vedi lettera del 24 aprile e 7 maggio ad Engels). Marx già il 19 di maggio faceva ritorno a Londra, soggiornando a Manchester da Engels dal 21 maggio fin verso il 2 giugno 1867 (MEOC, XLII).

Vero anche, secondo la testimonianza resa da Franziska Kugelmann dopo il 1900, che Marx alla domanda su chi avrebbe lucidato le scarpe nella “società del futuro” aveva risposto: «Lei, naturalmente!». Tuttavia, secondo Franziska, ciò non avvenne a tavola, ma in un contesto imprecisato, e quella fu l’unica volta in cui Marx perse la pazienza per simili domande.

Anch’io (si parva licet) perdo la pazienza quando mi chiedono di congetturare sul futuro e di proporre soluzioni o azioni per il presente. In genere, si tratta di postulanti che hanno bisogno di sapere in anticipo a quale futuro capataz dovranno lucidare gli stivali.

(*) Colloqui con Marx e Engels, Testimonianze raccolte da Hans Magnus Enzensberger, Einaudi, 1977, p. 258.

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