Parla a bassa voce, intervallata da una risata simile a Paperino, odiosa quasi come quella di Jeff Bezos: «Desideriamo creare una vita multiplanetaria, cioè avere una vita al di là di questo pianeta». Una nuova colonizzazione, senza che nessuno s’indigni, verso un nuovo Far West con la stessa voracità dei coloni del XIX secolo. Questo il mondo visto da un afrikaner autistico, il nuovo Zaratustra, alias Elon Musk, un uomo che va preso seriamente perché il nostro domani dipenderà in parte dalle parole che usciranno dalla sua bocca, anche quando cambia opinione a suo piacimento, a seconda delle circostanze e dei suoi interessi.
Produttore di razzi eleganti (il suo sistema Starlink aiuta gli ucraini ad uccidere dei coscritti russi che poi ricambiano con gl’interessi), ha già inviato convogli di satelliti per inquinare il nostro spazio per venderci il 5G di cui non abbiamo assolutamente bisogno. Un punto in comune con la vecchia colonizzazione e schiavitù: milioni di africani furono deportati in America per produrre ... cotone e zucchero.
Importavano i loro schiavi in modo che i ricchi bianchi potessero intingere i loro biscotti nel dolce caffè mentre scoreggiavano delicatamente negli slip tessuti da donne e bambini bianchi nelle fabbriche britanniche con il cotone prodotto dall’altra parte dell’Atlantico nel sudore e nel sangue dei negri. Non molto diversamente da come noi oggi importiamo schiavi per le nostre piantagioni di pomodoro, serre di frutta e fabbriche di pellame. L’obiettivo finale è sempre lo stesso: fare in modo che milioni di schiavi producano prodotti di consumo, non pochi dei quali totalmente superflui, per arricchire una manciata di azionisti spregiudicati come lo era un Cecil Rhodes. “La vita è ingiusta”, come si dice in Borsa.
La libertà di espressione è importante se puoi dire cose inquietanti, altrimenti non ha senso promuovere la libertà di espressione.
Musk è come tutti sappiamo anche proprietario di fabbriche d’auto bruttissime, divoratore di libri e fornitore dell’intelligenza artificiale che presto li scriverà tutti. Benefattore dell’umanità, ritiene di essere un grande maestro della comunicazione del futuro. Paradossalmente l’intelligenza artificiale lo preoccupa: “Ci sono pericoli intorno all’intelligenza artificiale”. La grande sostituzione delle stronzate naturali con quelle artificiali. A nessuno importa quando sei tu a dirlo, ma quando lo dice Elon Musk, il pianeta trattiene il respiro e smette di girare.
Una domanda in vista del prossimo sinodo: la Chiesa si opporrà al matrimonio tra robot dello stesso sesso? E la procura di Padova che dirà a riguardo dei loro figli?
Pare che voglia fare a botte con Mr Facebook nel cortile della scuola o a Las Vegas, non si sa ancora. Siamo in mano a gente razionale ed equilibrata.
RispondiEliminaPietro