lunedì 3 ottobre 2022

Nati a sinistra, moriranno a destra

 

Mi sento come quelle profetesse che hanno in sorte di conoscere il futuro senza poterlo evitare. Beh, c’era poca da vaticinare, due più due fa ancora quattro.

Non la mancanza di elettricità, ma il suo aumento di prezzo sta portando alla chiusura di attività quasi ovunque, non solo in Italia. ArcelorMittal ha chiuso due dei suoi altiforni, a Brema (Germania) e nelle Asturie (Spagna), il gruppo siderurgico Ascometal chiuderà gli stabilimenti di Fos-sur-Mer (Bocche del Rodano) e Hagondange (Mosella) per settimane da novembre a dicembre. Eccetera.

Ma va tutto bene per questo nostro governo uscente, almeno fino a ieri, oggi un po’ meno, bisogna allarmare ma non troppo, specie nel momento in cui le forze ucraine sono alle porte di Mosca, come già Hitler e prima ancora Napoleone, che anzi riuscì a soggiornare una notte al Cremlino.

Il nostro ministero degli Esteri, ha convocato l’ambasciatore russo per chiedergli ragione, dopo la sesta o settima infornata di sanzioni, perché non continuano a mandarci il loro gas. Theater of the absurd, titolerebbe un suo post Mario Seminario se la sua aderenza alla realtà non fosse a convenienza alternata.

Dopo le piscine (ma chi se ne frega), e gli hotel (ma che ce ne importa) e le vetrerie (abbiamo la plastica), cominceranno a chiudere le università (meglio!) e le attività produttive. Insomma, quest’inverno produrre costerà di più che non produrre, poiché non si possono moltiplicare per quattro o cinque i prezzi di vendita, ameno che tu non sia una multinazionale.

Quanto al mercato elettrico europeo, è l’illusione più stupida del mondo. Ci rendiamo conto con quali banditi abbiamo a che fare? La guerra è l’affare della loro vita.

Arriveremo ad avere migliaia di dipendenti interessati ad “attività parziale”, basterà trovare un bel nome in inglese per la disoccupazione parziale.

Se questo ti ricorda qualcosa chiamato Covid, è normale. Allora furono i laboratori d’analisi e i produttori di certi presidi sanitari (o pseudo sanitari) a gonfiare i loro stomaci come mai prima. Ancora una volta sarà lo Stato a essere chiamato a salvare le imprese, cosa che possiamo trovare piuttosto auspicabile, ma che porta a scavare ancora più a fondo il pozzo del debito pubblico.

Se a causa dell’aumento dei prezzi le aziende producono meno e i consumatori acquistano di meno, l’economia andrà in picchiata. Ed è proprio quello che hanno auspicato senza reticenze i banchieri centrali. Rinchiusi e protetti nei loro covi ancora nessuno è andato a prenderli per appenderli ai pennoni delle bandiere.

Detto questo, non tutto è nero. È possibile che nel nuovo governo di destra avremmo anche tecnici di sinistra, ossia nati a sinistra e che però moriranno a destra, ritrovandosi senza alcuna contraddizione.

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