sabato 22 ottobre 2022

Che cosa possiamo attenderci ?


Il fascismo ha il pelo lungo, ed è facile accusare e ironizzare sui fascisti e i reazionari che fanno semplicemente quello per cui sono al mondo. Sono nemici di una società organizzata sui diritti di tutti e senza bisogno di calpestare quelli degli altri. Ora, che sono passati dalla speranza al potere, agiranno apertamente, e più passerà il tempo e meno inibizioni avranno, sia in politica e sia per le strade. Vi sarà un ritorno a una violenza politica, con aggressioni, percosse, linciaggi, manifestazioni piene di braccia tese, bandiere naziste e ritratti del duce? Perché fino ad oggi che cosa è avvenuto? (*).

Quella che si spaccia per sinistra è incapace di fare mea culpa. Continuerà a voler dimostrare una superiorità autoritaria, a vivere tranquillamente come prima, non essendo davvero interessata a conoscere il perché delle cose e non stupendosi mai di nulla. Perché i fasci hanno moltiplicato per sette i loro voti in quattro anni? Perché sono saltati i legami che strutturano una società, e non basta gel e mascherina per proteggersi dalla voracità del capitale e dalle sue crisi (siamo diventati tutti liberali), e dunque dai rigurgiti del fascismo che sono un tipico prodotto storico della crisi.

C’è bisogno di un minimo di stabilità che allevi le ansie di una società che oscilla costantemente nel marasma creato dai repentini cambiamenti economici e sociali. Invece da ultimo le è stata regalata una guerra crudele e vana nella quale l’Occidente si è impegnato per assecondare gli interessi di Washington. Una guerra che è il frutto degli stessi errori commessi a danno dell’Iraq, della Libia, della Siria, e prima e dopo ancora a danno di molti altri.

Contro quelle guerre imperiali, crimini tra i più orrendi che hanno coinvolto decine di milioni d’innocenti, non si levarono, tranne eccezioni, quelle voci autorevoli che invece avrebbero dovuto urlare il proprio sdegno, come invece fanno ora ma in modo unilaterale, convinte quelle persone che a dare loro ragione su ogni punto in discussione basti evocare l’aggressione russa del febbraio scorso.

Che cosa possiamo attenderci a fronte della crisi economica che si profila ancora più grave e alla guerra di cui siamo parte in causa? Che cada il governo attuale messo di fronte alle difficoltà, oltre che per le proprie divisioni interne? Per sostituire questa destra fascistoide, nostalgica e reazionaria con che cosa? Siamo alle solite: hic Rhodus, hic salta!

(*) Non c’è stato un solo giornale che in questi mesi di campagna elettorale abbia ricordato, per esempio, che nel dicembre 2016, un intero quartiere della periferia est di Roma insorse, sostenuto da Forza Nuova, al grido di “non vogliamo negri”, per sfrattare una famiglia marocchina che occupava legalmente alloggi comunali. Il 21 gennaio 2017 Lega e Fratelli d’Italia hanno manifestato a Roma contro l’apertura da parte del comune di un centro d’accoglienza per migranti. Tre giorni dopo, Forza Nuova, CasaPound e il gruppo Roma ai romani hanno impedito a una famiglia egiziana di stabilirsi, ancora legalmente, in alloggi comunali. Il 25 aprile, a Milano, un migliaio di fascisti (finiamola con il neo e il post), accompagnati dai vertici di Forza Nuova, Lealtà, Azione e CasaPound, hanno marciato per commemorare la repubblica di Salò. A maggio, attivisti di Forza Nuova hanno fatto irruzione nella sede dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni a Roma, avvertendo: “La prossima volta non saremo così gentili”. Eccetera.

Certo, se la situazione dovesse degenerare un po’ troppo, l’Unione europea finirà per “preoccuparsi”. Possiamo scommettere che non si muoverà di un centimetro per attuare finalmente una vera politica comune per la gestione dei flussi migratori e l’accoglienza dei rifugiati. E questo esempio vale per altre questioni, da ultimo il gas. Senza alcun coordinamento, senza alcun ordine di marcia comune a tutti, nessuno, individualmente, ne uscirà. E l’Europa sarà condannata a ripetere gli errori tragici del passato. 

10 commenti:

  1. https://www.officinadeisaperi.it/eventi/lontano-dai-riflettori-mediatici-cisgiordania-come-in-stato-di-guerra-da-il-manifesto/
    https://www.officinadeisaperi.it/materiali/guerre-e-pace-da-il-manifesto-e-il-fatto/
    https://www.officinadeisaperi.it/eventi/adesso-comincia-lincubo-da-il-manifesto/
    fascismo braccio armato del kapitalismo

    RispondiElimina
  2. Ma d'altra parte quando il fascismo diventò governo cessarono violenze e aggressioni, anche se non subito. Potrebbe attenderci un paio di decenni di pace sociale, con tutti messi al loro posto. Oppure potrebbe essere la sveglia, come io spero.
    Pietro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non azzarderei paragoni tra 1922 e 2022

      Elimina
    2. Che cosa possiamo attenderci? Intanto che un governo eletto possa lavorare. E fare peggio di quelli che sono venuti prima sarà difficile. Due anni di gestione del covid da pazzi furiosi. Distruzione sistematica e anche voluta dell'economia nazionale. Magari i pericolosi fascisti eletti non avranno grandi spazi di manovra, può essere vero. E in quel caso non saranno poi così pericolosi allora. Abbiamo sperimentato Draghi e Speranza. Non temo la Meloni.

      Elimina
    3. A proposito di Giorgia Meloni
      (ANSA) - ROMA, 22 OTT - "Molte grazie Antony Blinken.
      Sai che gli Stati Uniti e tutti i nostri partner della Nato possono contare su di noi per sostenere al meglio il coraggioso popolo ucraino e rafforzare la nostra partnership strategica".

      Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo a un messaggio di congratulazioni del segretario di Stato Usa.

      P. S: e pensare che anni addietro era contro tutto, Nato, UE, Euro, Bce, etc, etc.

      Elimina
    4. lei è giorgia, è cristiana, crede nei miracoli

      Elimina
  3. Voglio segnalare: https://www.quinternalab.org/teleriunioni/2022/ottobre-2022/797-pericolose-tempeste-in-arrivo?fbclid=IwAR2KnQQjiGKU5yd7ROY6k9fD0U_HzOOuRMPFGtqlWdxHAvHqyWUzxsnECAc

    Saluti

    RispondiElimina
  4. Mi limito ad osservare che in tutti i paesi d'Europa che hanno via via problemi maggiori con le comunità di un certo credo si è passati dalla sx arcobaleno ai sovranisti.
    Ultima la Svezia.
    Impossibile non notare la correlazione.

    RispondiElimina