il signor Draghi, nonostante il suo curriculum, il suo pragmatismo, il suo cinismo e la sua boria malcelata, si sta dimostrando, almeno pubblicamente, più sciocco di altri suoi predecessori, incluso Letta (un personaggio intellettualmente di una modestia insospettabile)
Nessuna differenza tra Zelensky, Biden, Putin, la Cina o l’Europa: sono tutti nemici del proletariato. “Aggrediti” e “aggressori” nelle moderne guerre imperialiste parlano tutti il linguaggio della borghesia. Le borghesie sono sempre in contrasto tra loro per la supremazia nei mercati, il controllo delle materie prime, delle comunicazioni, dei punti strategici. Il "grosso" cerca sempre di mangiare il meno attrezzato. E' la legge borghese del libero mercato. Le guerre tra borghesi sono la continuazione della "politica" con altri mezzi. Aggredito è sempre solo il proletariato sia in “pace” che nelle loro guerre per cui per noi proletari: disfattismo contro la “propria” borghesia e le sue imprese e fraternizzazione con gli altri proletariati per uscire finalmente dalla preistoria delle società divise in classi.
questa è una posizione internazionalista che condivido. nel caso concreto, però, abbiamo a che fare con un imperialismo onnivoro, che si sente investito di una missione quasi divina. insomma, questo fatto pone qualche problema.
Non ho capito di cosa avvisi Draghi alla Cina?
RispondiEliminail signor Draghi, nonostante il suo curriculum, il suo pragmatismo, il suo cinismo e la sua boria malcelata, si sta dimostrando, almeno pubblicamente, più sciocco di altri suoi predecessori, incluso Letta (un personaggio intellettualmente di una modestia insospettabile)
Elimina"Spezzeremo le reni alla Cina!"
EliminaNessuna differenza tra Zelensky, Biden, Putin, la Cina o l’Europa: sono tutti nemici del proletariato. “Aggrediti” e “aggressori” nelle moderne guerre imperialiste parlano tutti il linguaggio della borghesia. Le borghesie sono sempre in contrasto tra loro per la supremazia nei mercati, il controllo delle materie prime, delle comunicazioni, dei punti strategici. Il "grosso" cerca sempre di mangiare il meno attrezzato. E' la legge borghese del libero mercato. Le guerre tra borghesi sono la continuazione della "politica" con altri mezzi. Aggredito è sempre solo il proletariato sia in “pace” che nelle loro guerre per cui per noi proletari: disfattismo contro la “propria” borghesia e le sue imprese e fraternizzazione con gli altri proletariati per uscire finalmente dalla preistoria delle società divise in classi.
RispondiEliminaEttore
questa è una posizione internazionalista che condivido. nel caso concreto, però, abbiamo a che fare con un imperialismo onnivoro, che si sente investito di una missione quasi divina. insomma, questo fatto pone qualche problema.
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