Vai a dirglielo tu che vuoi uscire dai ranghi.
I grandi media occidentali sono riusciti a tracciare una linea temporale a partire dall’inizio del 2022, usando le vittime di questa guerra come pedine in uno stupido gioco. Tutti gli altri, o quasi, sono andati a rimorchio di questa narrazione.
In realtà la guerra è iniziata nel 2014. L’immagine della ragazzina ucraina messa in posa con il lecca-lecca e un fucile mitragliatore, che non sarebbe in grado di usare, oggi fa vibrare le corde dei cuori in occidente. L’immagine del ragazzo ucraino di lingua russa nel Donbass che piange sui resti carbonizzati di sua nonna che è stata torturata e bruciata a morte dopo essere stata cosparsa di benzina, e dopo che i maiali del Battaglione Azov hanno urinato su di lei, non ha mai raggiunto l’occidente, e, se glielo ricordi, ti rispondono: “dimostralo”.
Se volgiamo trattare l’Ucraina come un paese europeo dovremmo chiederci se bande di nazisti che portano la svastica sono integrate nelle forze armate di qualsiasi paese europeo.
Nel 2014 c’è stato un colpo di stato fascista a Kiev, che ora si tenta di negare, in cui bande di teppisti armati sono scese in piazza gridando “Morte a russi ed ebrei!”. Il battaglione Azov, con insegne neonaziste, massacrò gli ucraini di lingua russa a Odessa, a Donetsk, a Mariupol, a Slavyansk. Ma quando mai, non è vero, è propaganda. Tutto in regola, tutto è avvenuto in modo democratico. Era il vecchio sistema corrotto che poneva resistenza al cambiamento.
Gli abitanti del Donbass volevano semplicemente parlare la loro lingua, praticare la loro cultura e religione, che erano in russo e non in ucraino. L’ucraino fu imposto come lingua ufficiale e tutto ciò che era russo fu vietato se non perseguito con violenza. Tutto ciò che Kiev doveva fare era attuare gli accordi di Minsk che aveva liberamente firmato.
I colpevoli ora sono le vittime e le vittime sono i colpevoli.
Questa guerra è una tragedia per l’Ucraina e per la Russia, e anche per l’Europa. In termini di territorio, il governo russo non può sperare in qualsiasi riconoscimento d’indipendenza per Donbas o Luhansk da parte della comunità internazionale che agisce sotto l’egida degli Usa. Difficilmente un riconoscimento arriverà da parte dell’Ucraina. Inoltre, la stragrande maggioranza degli ucraini oggi è unita contro la Russia. Puoi avere tutte le buone motivazioni del mondo, ma se devo abbandonare la mia casa a causa della guerra non puoi sperare nel mio appoggio.
Chi ne trae vantaggio, al momento, oltre ovviamente agli speculatori che fanno il loro mestiere, è la cricca che governa l’Ucraina e l’Europa da Washington attraverso degli obbedienti clown. Quanto alla Russia, le rimarrà un solo vero cliente, la Cina.
Ah, se ti interessa
RispondiEliminahttps://twitter.com/andreazhok/status/1505798296719310853?s=21
grazie.
Eliminala cosa davvero sorprendente è che l'università della florida avesse dato il nome di Karl Marx a un'aula studio.
cmq mnca la fonte
Curioso. Su Google la notizia appare, attribuita a tutti i principali canali televisivi. Cliccando, appare regolarmente la scritta 403 - Forbidden
EliminaEcco, questo è disponibile
Eliminahttps://www.washingtonexaminer.com/news/university-of-florida-strips-study-room-of-karl-marx-nameplate
Victoria Nuland, sottosegretaria Affari politici di Biden, ovvero: Alla faccia della autodeterminazione della Ucraina. E l'Europa? Si fotta!
RispondiEliminaDi Marco Travaglio
FQ - Domenica 20 Mar 2022
A chi crede o vuole far credere che la guerra in Ucraina sia iniziata il 24 febbraio 2022 con l’attacco criminale di Putin e dimentica i 16mila morti in otto anni nel Donbass, gli accordi di Minsk sull’autonomia della regione russofona traditi da Kiev e altre cosucce, segnalo un fatterello che mi ha ricordato il lettore Angelo Caria.
La protagonista è Victoria J. Nuland, oggi sottosegretario agli Affari politici di Joe Biden (democratico), ieri pedina chiave dell’amministrazione di George W. Bush (repubblicano), che la promosse consigliere del suo vice Dick Cheney (2003-05) e ambasciatrice alla Nato (2005-08), e poi dell’amministrazione di Barack Obama (democratico), che nel 2013 la nominò Assistente del Segretario di Stato (John Kerry) per gli Affari Europei ed Eurasiatici. Moglie del superfalco neocon Robert Kagan, fervida sostenitrice delle guerre in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria.
Nel dicembre 2013 la Nuland dichiara: “Gli Usa hanno investito 5 miliardi di dollari per dare all’Ucraina il futuro che merita”. Poi vola a Kiev a promuovere la “rivolta di Euromaidan”: la sanguinosa protesta nazionalista che il 22 febbraio 2014, con l’ausilio di milizie neonaziste, caccerà il presidente eletto Viktor Yanukovich, filo-russo ma anche filo-Ue.
A fine gennaio, un mese prima del ribaltone, mentre Obama&C. inneggiano all’autodeterminazione degli ucraini, la Nuland si fa beccare da uno spione (forse russo, che pubblica il leak su YouTube) al telefono con Geoffrey Pyatt, ambasciatore Usa in Ucraina.
Nella conversazione, tuttora in rete, i due già sanno che Yanukovich cadrà e decidono – non si sa bene a che titolo – chi dei suoi oppositori dovrà fare il premier e il ministro del futuro governo. La Nuland confida di aver esposto il suo piano di “pacificazione” dell’Ucraina al sottosegretario per gli Affari politici dell’Onu, l’americano Jeffrey Feltman, intenzionato a nominare un inviato speciale d’intesa col vicepresidente Usa Joe Biden e all’insaputa degli alleati Nato e Ue.
“Sarebbe grande”, chiosa la Nuland. Che non gradisce come futuro premier ucraino il capo dell’opposizione, l’ex pugile Vitali Klitschko (“Non penso sia una buona idea”): meglio l’uomo delle banche Arseniy Yatsenyuk, che infatti andrà al governo di lì a un mese. Pyatt vorrebbe consultare l’Ue, ma la Nuland replica con una frase che è tutta un programma, infatti sarà il programma di Obama e Biden sull’Ucraina e sull’Europa: “Fuck the EU!” (l’UE si fotta!).
https://youtu.be/qJmPSNtowwU
La Merkel e il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy protestano perchè sono “parole assolutamente inaccettabili”.
Ma non perché gli Usa decidono il governo e il futuro dell’Ucraina come se fosse una loro colonia. Già: come se fosse.
Non gli SUA ma parte degli SUA.
Eliminahttps://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-12-03/se-soros-e-finanza-scelgono-governo-dell-ucraina-084934.shtml?uuid=ABOLVKLC&refresh_ce=1&fbclid=IwAR3kDIk1xu5BddkHBPLFYMY0ZIQ_Nkb3z2tpINSH-_WYT-QGp5biS4_vlLM