lunedì 14 marzo 2022

Ma sappiamo dove stiamo andando?

 

Il 26 agosto 2021, in un post riportavo la seguente notizia tratta dal Washington Post, che il 6 marzo 2014 aveva pubblicato un articolo di Henry Kissinger:

“Ma sappiamo dove stiamo andando? Nella mia vita ho visto quattro guerre iniziate con grande entusiasmo e sostegno pubblico, ma poi non sapemmo come porre fine a tre di questi conflitti, dai quali ci siamo ritirati unilateralmente. La questione è come finisce una guerra, non come comincia”. E specificatamente sull’Ucraina: “Anche dissidenti famosi come Aleksandr Solzenicyn e Joseph Brodsky hanno insistito sul fatto che l’Ucraina è parte integrante della storia russa e, anzi, l’Ucraina è Russia”.

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La Russia si trova a condurre una guerra contro gli USA-NATO in tutto tranne che nel nome, con l’Ucraina come campo di battaglia. Con l’evolversi del conflitto, gli Stati Uniti e la NATO si stanno coinvolgendo sempre più direttamente nella guerra per procura contro la Russia. Hanno provocato in ogni modo il conflitto con l’idea di poter impantanare la Russia in qualcosa di simile all’Afghanistan, nell’idea iniziale di sfruttare la posizione dell’Ucraina, che non fa ufficialmente parte della NATO, e portare avanti una guerra senza provocare uno scontro diretto con la Russia.

La finzione che la NATO non sia direttamente coinvolta è sempre più smentita dai fatti. Oltre 20 paesi, tra cui la maggior parte dei membri della NATO, hanno inviato missili, sistemi antiaerei, veicoli e altre armi oltre il confine dell’Ucraina. Gli Stati Uniti, dopo aver trasferito oltre 350 milioni di dollari in armi all’Ucraina nell’arco di sole due settimane, hanno autorizzato altri 200 milioni di dollari in equipaggiamento militare durante il fine settimana.

Spesso le guerre iniziano senza che i contendenti capiscano dove portano. Ora, l’escalation militare inizia ad assumere un andamento di per sé molto pericoloso, sostenuta da una propaganda di una volgarità e sguaiatezza che non ha precedenti. Con un incosciente incitamento che sembra non trovare spiegazioni logiche e plausibili si chiede di spingere il conflitto alle sue estreme conseguenze. È evidente che dietro questa isteria bellica c’è una regia.

Il presidente ucraino Zelenskyj invoca apertamente l’intervento diretto della Nato, dunque lo scatenamento della terza guerra mondiale. Questo si può anche comprendere da un personaggio come lui, molto meno quando la prospettiva di una terza guerra mondiale nucleare che pone fine alla civiltà è dibattuta nei talk show. Si vuole abituare le persone ad accettare questa narrativa, a ritenere la guerra nucleare come plausibile.

Questo dà la misura della china pericolosissima verso la quale ci stiamo velocemente incamminando. Una volta coinvolte direttamente in una guerra USA/NATO-Russia, come si fermerà il conflitto? Ricordiamoci che gli USA sono stati finora gli unici ad aver impiegato due ordigni atomici contro popolazioni civili, e che un loro generale, Douglas MacArthur, aveva chiesto l’autorizzazione a impiegare l’armamento nucleare contro la Corea del Nord e la Cina, oltre ad allargare il conflitto al territorio della Repubblica Popolare Cinese.

Il parossismo mediatico e le minacce di estensione del conflitto aumenteranno man mano che i russi prenderanno possesso di Kiev e di altre città chiave. Washington sa di non poter vincere sul piano militare in Ucraina, ma vuole tirare per le lunghe il conflitto cercando d’indebolire la posizione personale di Putin, quindi stravincere sul piano per così dire “morale” e della propaganda costringendo Mosca a un passo indietro. Mosca, che combatte ai propri confini e per la propria sopravvivenza come nazione indipendente, non può permettersi di tirarsi indietro, e finora ha impiegato meno di un terzo delle sue forze convenzionali.

Neutralizzare la Russia è il primo atto per poi potersi occupare della Cina, questo a Pechino lhanno ben chiaro.

Prima di sedersi al tavolo delle trattative ognuno dei contendenti vuole assicurarsi la migliore posizione di forza in una contesa che non terminerà con questo conflitto ucraino. È un gioco che può sfuggire facilmente di mano anche a giocatori più abili e freddi di quelli visti in campo.

L’Europa si renderà ben presto conto di che cosa è effettivamente in gioco anche dal punto di vista economico.

8 commenti:

  1. Più di tutti, mi stanno sulle scatole la feccia di sinistra. L'altro giorno davano addosso al Canfora, solo perché quest'ultimo sottolineava che l'allargamento Nato ai confini della Russia era la miccia che ha scatenato il fuoco acceso dalla Russia. Ipocriti e venduti!

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    1. Questo è uno dei tanti sintomi della schiavitù, in tal caso politica, degli europei agli Stati Uniti.

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  2. a proposito di sguaiataggine e volgarità, che dire della decisione del Cnr di interrompere tutte le attività di collaborazione scientifica con istituzioni e ricercatori russi ?

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    1. è nel clima, perché stupirsi. se la cosa durerà ancora a lungo ne vedremo di ogni

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  3. Oggi moriva un certo Karl Marx!

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  4. Vorrei ricordare ai nostri mostri da combattimento cosa dice la nostra costituzione. Penso che la miccia che scatenerà il pandemonio sarà l'accusa di usare armi chimiche o batteriologiche da parte dei russi, quando le armi venivano prodotte nei laboratori ucraini con la super visione dei paesi nato, come ha sottolineato l'OMS. Ultima riflessione, quanto egoismo c'è nel chiedere a degli amici di aiutarci sapendo che moriranno?
    un saluto roberto b

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  5. il gioco delle parti:
    https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/01/28/ucraina-zelensky-invita-loccidente-a-non-creare-panico_f245d1f0-5f9d-420b-8566-10392ce30af1.html

    https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/biden-evoca-saccheggio-kiev-ma-non-gli-crede-nemmeno-ucraina-222182/

    https://www-wsws-org.translate.goog/en/articles/2022/02/19/colo-f19.html?_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc

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