giovedì 24 marzo 2022

Notizie dal fronte (senza pagare canone)

 

La NATO istituirà ulteriori gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. La NATO ha già schierato 40.000 soldati sul fianco orientale. Ieri, il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, ha affermato che la NATO non si considera parte del conflitto in Ucraina e non invierà forze lì . Il 20 marzo aveva affermato che l’Alleanza del Nord Atlantico sostiene l‘Ucraina. Allo stesso tempo, ha definito estremamente importante impedire che l’attuale conflitto si trasformi in una guerra su vasta scala tra NATO e Russia.

Interessante vedere Biden, Johnson ed Erdogan in posa per la foto stando a gomito.

Il Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato oggi l’introduzione di nuove sanzioni contro la Russia. Le restrizioni interesserebbero 328 deputati della Duma di Stato, nonché altre persone fisiche e giuridiche. Il dipartimento ha anche affermato che le attuali restrizioni ora si applicano a tutte le transazioni in oro se sono associate alla Banca di Russia.

Il primo vicepresidente della commissione della Duma di Stato, Viktor Vodolatsky, ha dichiarato: “In Occidente credono che comitive di deputati della Duma di Stato vadano a fare shopping all’estero ogni sabato”.

Il rappresentante del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato: “Attualmente, i negoziati delle delegazioni russa e ucraina sul progetto di accordo sulla composizione della situazione in Ucraina e sulla sua neutralità stanno proseguendo in modalità di videoconferenza. Si stanno discutendo aspetti militari, politici e umanitari”.

Zakharova ha osservato che la Russia spera che Kiev prenda atto dell’inevitabilità di una soluzione al problema della smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina, la sua trasformazione in uno stato neutrale a beneficio della popolazione del Paese stesso e di tutta l’Europa. “Prima lo capiranno i rappresentanti del regime di Kiev e i loro curatori, prima sarà completata l’operazione militare speciale”, ha aggiunto. Il giorno prima, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, aveva affermato che i negoziati sono resi difficili perché Kiev cambia continuamente posizione.

Il governo russo ha imposto ai “paesi ostili”, inclusa l’Italia di Draghi Mario, di pagare le forniture di gas in rubli. Le interpretazioni che raccolgo in giro: non ci sono molti rubli disponibili sui mercati valutari occidentali, e dunque i “paesi ostili” dovranno acquistare rubli a Mosca vendendo euro o dollari per ottenerli, cosicché la valuta estera occidentale fluirà verso Mosca. In tal modo, i “paesi ostili” minerebbe le sanzioni che hanno imposto alla banca centrale russa. Resta però una domanda: ma finora il gas russo con quali monete è acquistato? In euro o dollari, e dunque che bisogno avrebbe la Russia di vendere rubli? Ciò potrebbe fare bene al cambio della valuta russa. Altra spiegazione, salvo rafforzare la fiducia interna sulla propria moneta, non trovo.

Checché ne possano dire i media USA-Nato, al momento, l’esercito ucraino è sulla difensiva, non ha alcuna possibilità di attaccare o condurre alcun tipo di azione attiva. I difensori sono concentrati nelle città, scavano trincee e altri rifugi. I russi, dal canto loro, sono consapevoli che non possono radere al suolo tutto, perciò devono procedere lentamente. Secondo lo stato maggiore ci sono ancora sacche di resistenza vicino a Donetsk e a Mariupol. Le truppe stanno già “rosicchiando” Marinka, uno dei principali centri di difesa ucraini vicino a Donetsk. Dietro Marinka ci sono altri due o tre capisaldi che avranno bisogno di essere “rosicchiati”. E poi non potranno più mantenere una sola difesa, sostiene sempre lo stato maggiore russo. Non appena i russi potranno liberare le forze lì impiegate, avanzeranno a Odessa, entro l’inizio di maggio. Inoltre, l’occupazione di Kharkov è possibile entro lo stesso lasso di tempo.

Come si può notare da queste dichiarazioni, i russi non hanno alcuna fretta. Se il governo russo si mantiene in sella, la guerra sarà ancora lunga. Resta da stabilire a favore di chi gioca il fattore tempo, un elemento di rilevantissimo significato in ogni conflitto.

Nonostante l’apertura quotidiana di corridoi umanitari, i neonazisti ucraini continuano a tenere in ostaggio oltre 4,5 milioni di civili come scudi umani a Kiev, Kharkov, Chernigov, Sumy e più di due dozzine di altri grandi insediamenti, ha affermato Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale.

Il generale ha parlato dei crimini dei neonazisti contro la popolazione civile. Così, il 22 marzo, a Sumy, senza motivo, i miliziani hanno sparato con un lanciagranate contro un’ambulanza che si dirigeva verso dei civili feriti. Quattro operatori sanitari sono morti. A Kharkiv, dei civili hanno tentato di lasciare il seminterrato in cerca di acqua e cibo. Sono stati fucilati da fanatici nazionalisti nel cortile della loro casa.

Non conosco altre fonti che possano confermare o smentire queste notizie.

Continua il flusso di profughi ucraini anche verso ovest. Al momento sono accolti molto meglio dei profughi iracheni e siriani, incomparabilmente meglio di quelli africani.

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