mercoledì 23 marzo 2022

Non eravate internazionalisti?

Solidi profitti.

La mobilitazione ideologica e propagandistica è totale. Senza ritegno e vergogna, con una continua offesa alla verità la strategia dell’indignazione fa leva sui sentimenti morali nel tentativo di ricattare e isolare chi mantiene una posizione critica. Vogliono impedire a monte ogni riflessione che non sia già stata codificata come compatibile. Monopolizzati dal Dipartimento di Stato americano e dai suoi apparati egemonici, siamo chiamati a contribuire alla guerra stessa, in nome del bene assoluto e astratto, facendoci poi rapinare con l’aumento dei prezzi e delle tariffe.

I rapporti più elevati tra debito pubblico e pil alla fine del terzo trimestre del 2021 sono stati registrati in Grecia (200,7%), Italia (155,3%), Portogallo (130,5%), Spagna (121,8%), Francia (116%), Belgio (111,4%) e Cipro (109,6%), quello della Germania è passato dal 60 al 75%, con un aumento di oltre il 5% nell’ultimo trimestre 2021.

Alla fine a vincere sul piano economico non sarà di certo l’Europa, piena di debiti e che perderà altri mercati. Saranno gli USA a venderci il gas? Quanto gas e a che prezzo? E tutto ciò perché si vuole rimuovere la realtà e la storia. Sono diversi gli USA, loro che da sempre cercano una soluzione nel culto della forza? Basta guardare i loro film, dove prevale sempre la violenza.

Veniamo all’Ucraina. Sulla base del PIL pro capite, con i suoi 44,13 milioni di abitanti, è il paese più povero o il secondo più povero d’Europa. Compete con la Moldova, con circa 2,6 milioni di persone.

Il 50% più povero della popolazione ucraina riceve solo il 22,6 percento di tutto il reddito del paese e il 5,7 percento della sua ricchezza. Il 10% più ricco possiede quasi il 60% del patrimonio personale netto dell’Ucraina, secondo il World Inequality Database.

Il reddito familiare medio in Ucraina è di circa 4.400 dollari l’anno. Il salario medio in Ucraina è stimato in soli 330 euro al mese e il salario minimo imposto dallo Stato a un lavoratore è di 144 euro. Secondo il governo ucraino, una persona dovrebbe essere in grado di sopravvivere con meno della metà di tale importo, poiché il minimo di sussistenza è di 64 euro. I pensionati più poveri portano a casa 50 euro al mese.

L’Istituto di Sociologia del paese stima che la tipica famiglia ucraina spende il 47% del suo reddito totale in cibo e un altro 32% in bollette. Nel 2016, quasi il 60% delle persone era povero secondo gli standard del governo, compreso il 60% dei bambini. Quel tasso di povertà è sceso a “solo” il 37,8% nel 2019. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura nel 2020 il 15,9% dei bambini ucraini sotto i 5 anni era malnutrito e nel 2019 il 17,7% delle donne in età fertile era anemico, una condizione causata da mancanza di ferro nella dieta. Quel numero è in costante aumento dal 2004.

Tra il 2014 e il 2019, il tasso di natalità è diminuito del 19,4%. Il tasso di mortalità dell’Ucraina è molto alto: 14,7 per 1.000 persone, ben al di sopra di quello di molti paesi africani. Il suo tasso di suicidi, secondo la Banca Mondiale, è all’11° posto nel mondo. Con le morti che superano le nascite di più di due a uno e centinaia di migliaia di emigrati ogni anno in cerca di qualcosa di meglio, la popolazione del paese s’è ridotta ogni anno dal 1993. Ci sono 8 milioni di cittadini ucraini in meno oggi rispetto a 30 anni fa.

Si potrebbe andare avanti. A parte i super ricchi e un ristretto strato di persone della classe media e medio-alta concentrata nelle principali città, l’Ucraina è un paese di miseria, privazioni ed emigrazione. Questo è un risultato delle politiche economiche imposte al Paese dall’oligarchia che lo governa stando dietro le quinte e dagli stessi Stati che oggi dichiarando il loro amore per l’Ucraina.

A quelli che si sentono arruolati nel 7° cavalleggeri, che insistono per mandare armi in Ucraina perché il massacro continui, chiedo: ma voi, sareste disposti a rischiare la vostra vita per gli oligarchi di Kiev? Pensate davvero che siano diversi dagli oligarchi di Mosca e di Washington? La sinistra non era internazionalista, che fine ha fatto il vostro internazionalismo?

Quando mai gli USA hanno avuto un progetto di pace e d’ordine internazionale improntato alla coesistenza e alla condivisione?

In questo nuovo secolo, ma in gran parte anche prima, la responsabilità principale della guerra e del dolore umano e dello sconvolgimento economico che ne derivano è stata degli Stati Uniti e della Nato. Fino a ieri, in un’eventuale classifica delle minacce globali, la Russia, un paese con le pezze al culo, non stava certo ai primi posti. Quella in atto oggi, ricordiamocelo, è una scaramuccia a confronto di ciò che ci aspetta. L’imperialismo statunitense non vuole perdere il primato, soprattutto quello del dollaro, grazie al quale vive di rendita da quasi ottant’anni.

Se i russi sono oggi dipinti come criminali, i cinesi saranno presentati domani come incarnazione dei demoni dell’inferno.

14 commenti:

  1. Bighellonando sul web ho trovato questa chicca

    LUTTWAK

    Aspetto Luttwak e poi chiudo.
    A me Luttwak piace perché dice sempre la stessa verità:
    noi siamo l'impero e voi non siete un cazzo!
    E adesso dovete svenarvi per noi come sempre da 80 anni.
    Armate l'Ucraina e prendetevi i profughi.
    E se non lo fate vi facciamo il culo a stelle e strisce.
    E' un tipo dialettico.

    PS. Chiedo scusa, come sempre, per il linguaggio oxfordiano.
    Oh mister Luttwak non vale la pena mandarmi un killer io non conto nulla.

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  2. "Nel 2016, quasi il 60% delle persone era povero secondo gli standard del governo".
    Ma nove anni prima...
    tinyurl.com/yck24b9r

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  3. Bloccato per tre giorni su Facebook per aver pubblicato i post del diciottobrumaio.
    È guerra ideologica!

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  4. 38 miliardi di euro in spese militari approvate (104 milioni al giorno), e non ci sono soldi in primis, per una sanità pubblica al collasso. Però le tasse (ossia i soldi pubblici con cui amiamo la gente per farla scannare tra di loro) i soliti noti le pagano sempre e a monte.

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    1. la Germania ha votato 100 miliardi per il riarmo. Il riarmo tedesco prefigura tutto un altro scenario. Andreotti era quel che sappiamo, ma vedeva lontano.

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  5. Non so come mai , fra le varie similitudini storiche, nessuno faccia riferimento alla guerra Iran-Iraq. Eppure gli elementi comuni ci sono: due stati-canaglia (petroliferi) che se le danno, per motivi inconfessati, con l'occhiuta presenza degli USA che soffiano sul fuoco. L'unica differenza è l'indifferenza (allora) degli europei, dovuta indubbiamente a due cause:
    1. così volevano gli americani;
    2. quelli non erano mica bianchi.

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  6. "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin
    Anno 1940
    DISCORSO ALL'UMANITÀ
    Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare né conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato.
    L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto.

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  7. Discorso di Medvedev.

    - Gli Stati Uniti hanno il compito di distruggere la Russia, questo porterebbe a una crisi globale, ma la Federazione Russa non permetterà mai un tale sviluppo di eventi.

    - Gli Stati Uniti hanno condotto guerre insensate, di solito lontane dal loro territorio, e sono indifferenti al destino degli altri paesi.

    - La Russia vorrebbe vedere gli Stati Uniti come un paese forte e intelligente, e non l'ultimo rifugio di coloro che gradualmente cadono nella follia senile.

    @WarRealTime

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  8. Il ministro delle finanze Christian Lindner ha dichiarato "nessuno di quelli che sostengono Putin è intoccabile".

    "Crediamo che le sanzioni debbano esercitare la massima pressione su Putin, abbiamo in gran parte isolato la Russia economicamente, finanziariamente e politicamente e le sanzioni stanno già avendo enormi effetti"

    Gli "enormi effetti" si erano già visti anche prima di questo nuovo giro di sanzioni: a causa dei problemi nella fornitura di materiali, il gruppo BMW ha fermato o sta fermando:

    gli stabilimenti BMW di Monaco e Dingolfing, entrambi in Germania;
    lo stabilimento MINI di Oxford, in Inghilterra;
    la fabbrica di motori BMW di Steyr, in Austria.
    Mercedes-Benz riduce i turni di lavoro a causa della carenza di pezzi.

    Porsche addirittura sospende completamente la produzione di Macan e Panamera a causa della mancanza dei componenti. Macan e Panamera, tra l'altro, molto vendute in Russia (sono tutti oligarchi, lì).

    Toyota ha bloccato la produzione a San Pietroburgo delle RAV4 e Camry, destinate al mercato europeo, dove produce(va) 100.000 auto l'anno.

    Renault affronta una vera crisi in quanto la Russia è il suo secondo maggior mercato (che gli vale 5 miliardi di euro l'anno) e ha dovuto interrompere la produzione a Togliatti, ma continua per ora ad onorare gli stipendi in valuta locale anche a causa del timore che, in caso di sospensione, il governo russo semplicemente nazionalizzi lo stabilimento.

    Cominciano a scarseggiare gli pnenumatici (con tensioni sui prezzi) a causa della chiusura degli stabilimenti Continental di Kaluga e Bridgestone di Ulyanovsk.

    Oliver Falck, Direttore della divisione industria e tecnologie dell'IFO ha dichiarato che "ancora i dati non riflettono l'escalation in corso".

    E' chiaro che la carenza di materie prime potrebbe portare ad un aumento dei prezzi al consumatore (e la crisi dei chip o "wafer", come li chiamano in Russia, lo ha dimostrato già molto bene). La Russia è un importante fornitore di nickel, materiale essenziale, ad esempio, per la produzione di batterie per le auto elettriche.

    "È difficile fornire una prospettiva affidabile a causa della situazione altamente dinamica. Ma una cosa è chiara: ci sarà un'ulteriore interruzione della produzione di veicoli in Germania", ha affermato il portavoce l'associazione dei costruttori di auto in Germania VDA.

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    1. è solo l'inizio
      quando comincerà il crollo del sistema finanziario, allora verrà il bello

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  9. A proposito di profitti.

    (ANSA) - WASHINGTON, 23 MAR - Gli Usa valuteranno i modi per aumentare le forniture di gas naturale liquefatto all'Europa nelle prossime settimane: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

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