martedì 8 marzo 2022

Nella trappola

 

Se si richiamano certi fatti del recente passato, si è accusati di giustificare quelli presenti, posti in essere dalla Russia. Eppure si tratta di mettere in luce l’ipocrisia di ieri, di oggi e di sempre. Dei fatti di oggi sappiamo poco e male, poiché la verità in questi casi è il primo cadavere. Di ciò che invece è successo pochi anni fa dovremmo sapere, e invece no, non si sa quasi nulla di ciò che nel dettaglio è accaduto realmente.

Ripeto: a nessuno piace la guerra, salvo agli psicopatici. A nessuno piace questo conflitto, spero. A nessuno piace vedere le persone perdere le proprie case e la vita, siano essi ucraini o russi o ucraini di lingua russa nel Donbass, in particolare quando si tratta di bambini. Valeva anche per il conflitto in Iraq, quello in Kosovo, in Libia o quello in Siria o in Yemen di cui nessuno parla?

Contro la guerra non si chiede l’invio di armi, zone vietate al volo che potrebbero innescare uno scontro generalizzato e anche nucleare. Non si chiedono e applaudono i massicci aumenti dei budget militari, non si dimenticano i crimini di guerra commessi dai governi dei propri paesi.

Le uniche manifestazioni che hanno un elemento di autentica opposizione alla guerra, quando non sono infiltrate da certi elementi, sono quelle avvenute in Russia. Chiedono la fine dell’invasione dell’Ucraina e non chiedendo l’intensificazione delle operazioni militari.

Nel merito: il Donbass è in Ucraina. Un paese ha il diritto di lasciar massacrare i propri cittadini da bande armate più o meno regolari, di privarli della pensione e dell’assistenza? La NATO si espande verso est fino ai confini della Russia, perché? Qual è stata la necessità?

Si è detto e ripetuto che l’Ucraina non stava entrando nella NATO, ora però si ammette che personale militare della NATO aveva iniziato a entrare in Ucraina prima dell’inizio dell’attuale crisi. Perché Kiev non li ha fermati? E i miliardi di dollari di equipaggiamento militare che la NATO stava già vendendo all’Ucraina? Che messaggio stavano inviando al Cremlino?

A queste domande non sono seguite risposte serie, equilibrate, ma solo altra volgare propaganda.

L’Ucraina nella UE? Certamente. Gli inglesi sarebbero contrari perché hanno passato decenni a ridicolizzare l’UE prima di lasciarla, ma tutti gli altri sarebbero d’accordo. È una soluzione commerciale, non militare, e andrebbe a vantaggio di tutti gli attori della regione. L’Ucraina nella NATO è una faccenda del tutto diversa. Non si vuole capire.

Gli Stati Uniti ritengono di avere il gioco in mano. Spinti da interessi geopolitici e crisi interne non hanno intenzione di fare marcia indietro. Sentono di aver messo Putin in una trappola e hanno in programma di sfruttarla appieno. Piuttosto che cercare una soluzione diplomatica alla crisi, sono convinti che è possibile portare a un tale livello la pressione economica, combinandola con un intervento militare sempre più diretto, da raggiungere l’obiettivo di un cambio di regime nella stessa Russia.

Putin nella trappola ci si è infilato, dal suo punto di vista e degli interessi russi non si poteva fare diversamente. Prendere l’Ucraina, come già detto in tempi non sospetti, non è questione di un colpo di mano, tuttavia il difficile verrà dopo.

Nonostante tutti i proclami di simpatia per gli ucraini coinvolti nella guerra, essi sono cinicamente usati come pedine nel gioco tra le parti. Nel mese di febbraio, nelle settimane precedenti l’invasione russa, l’amministrazione Biden ha deciso di non cercare una via d’uscita pacifica, rifiutandosi espressamente di negoziare sulla richiesta della Russia di non annettere l’Ucraina nella NATO.

Sarebbe bastato? Sì, per iniziare una trattativa ed evitare il peggio. La UE, i suoi leader pavidi, inetti e ridicoli, ha giocato a nascondino.

Il Washington Post ha riportato sabato documenti declassificati che mostrano come “già a dicembre il Pentagono stava dotando i combattenti ucraini di armi e attrezzature utili per combattere nelle aree urbane, compresi fucili e tute specializzate per salvaguardare i soldati che maneggiano ordigni inesplosi”. [...] Nel loro insieme, la varietà, il volume e la potenza della potenza di fuoco portata d’urgenza nella zona di guerra illustrano la misura in cui gli Stati Uniti hanno cercato di preparare l’esercito ucraino a condurre una guerra ibrida contro la Russia [...]”.

Basterebbe questo per dimostrare che l’Ucraina è stata concepita come un luogo ideale per un conflitto USA-NATO con la Russia. A questo si puntava scatenando la canea mediatica. È una tattica vecchia e consolidata anche per altre situazioni: sui media vengono proposte azioni estreme, che sono prima respinte, poi diventano un “punto di discussione” e quindi sono attivamente dibattute e considerate.

La propaganda di guerra è un elemento importante in ogni guerra. Il terreno è già ben concimato da decenni di fobia anti-russa. In pochi tentammo di gettare acqua sul fuoco invece di benzina. Confronto impari, che altro si poteva fare contro quel chiasso? Ora te lo rinfacciano pure. Voilà.

Trasformare l’Ucraina nell’Afghanistan della Russia. Il presunto non coinvolgimento della NATO nel conflitto è già una finzione. Più di 20 paesi stanno inondando l’Ucraina di armi, mentre domenica scorsa il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato di aver dato il “via libera” alla Polonia, membro della NATO, per l’invio di aerei in Ucraina, che saranno sostituiti da caccia statunitensi inviati in Polonia.

Possibile che l’Europa (i suoi popoli, non i suoi leader fantoccio) sia così cieca, non s’accorga della trappola in cui noi siamo finiti? Il rischio di una guerra nucleare è maggiore che mai. Nemmeno durante la crisi dei missili cubani del 1962 – che, va ricordato, fu innescata dal rifiuto del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy di consentire l’istallazione di missili sovietici nell’emisfero occidentale – il pericolo fu grande come oggi.

Sessant’anni fa, pur nel mezzo di una grave tensione, sia il governo statunitense e sia quello sovietico stavano cercando di negoziare una via d’uscita dalla crisi ed evitare la guerra. Non è così oggi: sia gli USA-NATO e sia la Russia stanno agendo con incredibile e potenzialmente fatale incoscienza, ognuno di loro convinti di poter vincere la partita, che in realtà non può essere vinta da nessuno.

14 commenti:

  1. ripropongo il mio commento del 24 febbraio:
    Penso che sia un trappolone ben pensato, organizzato e attuato con l’Ukraina come esca. Una false flag al contrario.
    Mi ricorda la strategia della tensione. Il punto di fondo è l’accerchiamento della Nato. La risposta avrebbe dovuto
    essere la minaccia di creare un contraltare nelle americhe. Messico, Cuba, Venezuela?
    Invece Putin si è fatto irretire dalle provocazioni naziste, dalle grida della stampa “democratica” che servivano
    a mettere in secondo piano l’accerchiamento, vero, della nato. Ed è caduto nella trappola.
    (Sulla pelle degli ucraini.E, forse, di tutti noi.)

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  2. https://officinadeisaperi.it/eventi/rand-corp-era-tutto-scritto-lucraina-come-esca-da-il-manifesto/

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    1. un esercito di 1.800 Stranamore
      poi sono quelli come me che vaneggiano

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    2. se solo 1/4 di quello che sostiene l'articolo fosse rispondente a realtà, bisognerebbe davvero impiccarli senza misericordia

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    3. Franco Trane
      Ho letto l'articolo, che nelle sue linee generali si collega a quanto va affermando da tempo qui sul blog Olympe.
      A questo punto credo che la vera urgenza è abbattere il capitalismo. E da qualche parte dobbiamo iniziare!
      Saluti

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    4. Quello che fa veramente restare allibiti e' che quel pirlone di zio vlad ( che sia chiaro non e' esattamente un stinco di santo, anzi diciamocielo pure, fa il pari degli americani) e' proprio caduto nella trappola che gli hanno teso con esito:
      ukraina distrutta , povera gente senza piu' una mazza, russia a pezzi e considerati come paria ,us che gioiscono che vendono armi come se piovesse e tra un po' anche il gas, Eu con le pezze al culo e piena di profughi. cinesi che gli tocca stare zitti, un odio che non verrà mai piu' placato tra due popoli che sono (erano)quasi fratelli e in piu' la frangia nazi ucraine-che non penso fosse proprio la maggiornaza del paese- che ha preso il sopravvento

      Basta aprire il link :https://t.me/s/vorposte
      e vedete città distrutte, gente che scappa, ucraini morti come bestie, russi legati ai pali della luce e uccisi a frustate.
      Santo Dio, ma c'era bisogno di fare questo casino.

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  3. La cosa che mi colpisce di più di tutta la vicenda è la miopia della UE nel suo complesso e dei singoli stati in questa vicenda.
    Nessuno ha pensato che alla UE conviene avere ottimi rapporti con la Russia, con l'Ucraina e che i rapporti fra le due siano il più possibile rilassati.
    Ci sono stati 8 anni durante i quali si potevano creare spazi di trattativa, offrirsi come garanti. (*)
    Si è scelto invece di essere il cane da pastore degli USA e di (far finta di?) spalleggiare uno dei contendenti, perdendo ogni credibilità. Danneggiando gravemente le nostre economie e la percezione che la Russia può avere della UE.

    (*) Non sono esperto di diplomazia, ma mi pare che non sarebbe stato così assurdo offrire l'ingresso in UE all'Ucraina subordinandolo alla rinuncia alla NATO e a serie trattative sulla condizione dei territori a maggioranza russofona.

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  4. Gli effetti iniziano a farsi sentire:
    https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/08/ucraina-shock-costi-energia-si-fermano-le-cartiere_35327016-794e-44e0-9551-4125bfa93fa0.html

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  5. Ma c'è qualcuno in Ucraina che ha capito di essere stato usato dagli USA allo scopo di fare scoppiare la guerra?

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  6. ci stiamo provando:
    https://officinadeisaperi.it/agora/sinistra/si-puo-fare-politica-un-nuovo-percorso-costituente-da-il-manifesto/

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  7. Se valgono cosi tanto le nazioni e i nazionalismi: possiamo essere orgogliosi di aver esportato e insegnato agli USA la cultura mafiosa. Perché ormai si comportano come la mafia in tutto e per tutto. Spregiudicati negli scambi, anche con l'uso di armi. Spacciato come "libero scambio". Ricordate cos'hanno fatto alla figlia del proprietario di Huawei?

    USA e UE stavano portando i bombardieri dalla Polonia, poi una dichiarazione della Cina ha disinnescato la manovra.
    La Nato innesca la guerra globale, la Cina disinnesca. Non so quanto potrà reggere questo equilibrio. Alla fine la nostra democrazia é aggrappata a un filo, di seta

    Non capisco tuttavia una notizia ancora più inquietante (fonte radio RAI): l'esercito ucraino usa i droni. Ma l'Ucraina non ha mai avuto droni: pilotati da chi e da dove?
    Coi droni è tutta un'altra guerra, forse meno appariscente e ancora più criminale perché a combattere non sono gli eserciti: in Afghanistan e Iraq le vittime sono state 1 milione, per venti anni di occupazione Nato ma non ho mai visto una copertura mediatica come l'attuale

    L'impiegato RAI, Mediaset e La7 sa benissimo che il fondamentalismo religioso fa parte dello sporco lavoro

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