sabato 5 febbraio 2022

Anche i tifosi più bravi

 

«Non possiamo accettare che ora, senza neppure il pretesto della competizione tra sistemi politici ed economici differenti, si alzi nuovamente il vento dello scontro; in un continente che ha conosciuto le tragedie della Prima e della Seconda guerra mondiale. [...] Poteri economici sovranazionali tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico» (S. Mattarella, 3 febbraio 2022).

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Anche i tifosi più bravi, quelli con il cappellino e la borraccia marchiati US-Army, hanno i loro attimi di brillante stupidità. C’è chi arriva a sostenere che la Russia avrebbe provocato la crisi ucraìna per lucrare sul prezzo del gas, dimenticando, tra l’altro, che il Nord Stream 2 non è fermo per capriccio di Mosca, che i contratti di fornitura stabiliscono quantità e prezzi con notevole anticipo. Vediamo intanto quali sono stati finora i prezzi del gas russo:


Attualmente il gas russo è quotato a 133 euro/1000 mc., mentre nel 2016 era a 159, nel 2017 a 176, nel 2018 a 209, nel 2019 a 188 e nel 2020 a 125.

Quanto alle forniture: nel 2021 Gazprom ha fornito con contratto 50,2 miliardi di metri cubi alla Germania, 5,3 miliardi di metri cubi in più rispetto allo scorso anno. Gazprom ha fornito più gas rispetto al 2020 anche a Italia, Turchia, Bulgaria, Serbia, Danimarca, Finlandia e Polonia. Sennonché c’è stata un’inversione del flusso di gas dalla Germania alla Polonia e apparentemente anche all’Ucraina, dell’ordine di 3-5 milioni di metri cubi al giorno.

Da notare che nel 2024 scade il contratto per il transito del gas russo attraverso il territorio dell’Ucraìna (era stato prorogato di 5 anni nel 2019), dopodiché Gazprom vuole far passare la sua fornitura all’UE attraverso il Nord Stream 2.

In ballo ci sono i proventi da transito e compravendita di gas da parte di società quotate in borsa. Una situazione molto intricata, nella quale diversi "poteri economici" hanno le mani in pasta.

Per i tedeschi, Nord Stream 2 non è un progetto politico, ma economico. Le loro imprese potranno ottenere gas a un prezzo inferiore, diventare più competitive. Ma Washington e Kiev non vogliono, appoggiati da fazioni tedesche interessate. Ecco che interviene la burocrazia di Bruxelles ... .

Insomma, c’è di mezzo la Nato, il gas russo, grandi interessi economici e geostratgici, è dunque normale che le cose siano molto più complicate di quello che sembrano e ci raccontano.

Infine, non sarebbe da rigettare in toto l’idea che Mosca potrebbe aver accelerato le dinamiche della crisi ucraìna approfittando della situazione interna degli Stati Uniti e la contesa in atto tra Washington e Pechino nello scacchiere Indo-Pacifico. Ma anche in tal caso si tratta solo d’ipotesi, meno campata in aria di quella del prezzo del gas.

6 commenti:

  1. Complimenti a Tabarelli, o al giornalista, che confonde potenza con energia (megaWatt con megaWattora). Siamo in buone mani, come al solito. Per il resto tutto OK e vorrei vedere gli USA se il Messico avesse intenzione di aderire a un redivivo Patto di Varsavia. Sulla questione Nord Stream 2 non ho parole, un balletto osceno senza fine dell'Europa succube dell'impero.
    Morvan

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  2. La questione della Crimea portò al quadruplicarsi del prezzo del gas in Ucraina, gas russo che si doveva acquistare dalla Polonia (!); il presidente Poroshenko esortò la popolazione a sopportare quel «costo patriottico» per qualche tempo, difatti dovette scendere a patti con Mosca e promettere di tener fede agli accordi di Minsk coi quali si imponeva la neutralizzazione dell'Ucraina. La distrazione dai sadici doveri imperiali voluta dall'amministrazione Trump ha garantito il mantenimento dello stallo nella pianura sarmatica solo per qualche anno.
    Per quanto riguarda l'Italia penso che la propaganda ufficiale, pur cercando di far passare la Russia quale responsabile come Lei ha ben dimostrato, non riuscirà a far accettare a lungo gli esorbitanti aumenti, dovrà inventarsi qualcosa poiché canali di fornitura alternativi a basso costo non si relizzano in tempi brevi. Bisogna tenere in considerazione l'opinione pubblica, nonostante la nostra sia in una democrazia formale: il sentimento antirusso mi sembra una prerogativa delle élite, appagate perché atlantiste e viceversa; la gente comune, pragmatica non potendo permettersi di aspettare, accetterebbe che Putin si prendesse l'intera Ucraina pur di riavere risorse a basso costo e la riapertura del mercato russo.
    PS: Mattarella s'è accorto solo al rientro nel Palazzo delle ingerenze della grande finanza nelle questioni democratiche? Il bisbetico Napolitano ebbe almeno il pudore di investire senatore il banchiere di turno prima di insediarlo al comando della nave. O forse pensò cinicamente di emulare Caligola, chissà.
    (Peppe)

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  3. Purtroppo, la Nato (alias l'imperialismo americano) le sta provando di tutte, per scatenare una guerra.
    E noi siamo solo spettatori passivi, purtroppo!

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    Nyt: Russia aumenta truppe, con invasione migliaia di vittime
    Sino a 50 mila civili e 5 mln rifugiati. Forze già al 70%

    © EPA
    Redazione ANSA
    WASHINGTON
    06 febbraio 202203:29NEWS


    (ANSA) - WASHINGTON, 05 FEB - L'amministrazione Biden ha informato nei giorni scorsi i parlamentari americani e i partner europei che la Russia ha messo insieme il 70% delle forze necessarie per una invasione completa dell'Ucraina, che potrebbe causare fino a 50 mila morti civili e 23 mila militari ucraini (oltre a 3000-10.000 soldati russi), far capitolare Kiev in due giorni e scatenare una crisi umanitaria con fino a 5 milioni di rifugiati in Europa.

    Lo scrive il New York Times.

    L'intelligence Usa non pensa che Putin abbia preso la decisione finale, ma la finestra diplomatica si sta chiudendo. (ANSA).

    P. S: e queste sono le notizie terroristiche diffuse dai nostri giornalai.
    😁

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  5. Non è da ieri che il New York Times è diventato la Gazzetta di Paperopoli e che ha una figlia nostrana Repubblicana. Si possono leggere soltanto per farsi quattro risate, un po' amare. Non hanno nessuna pietà o ritegno.

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