mercoledì 23 febbraio 2022

Il riconoscimento (quando fa comodo agli USA)

 

A seguito delle contestate elezioni presidenziali del 20 maggio 2018, che confermavano per un secondo mandato, fino al 2025, Nicolas Maduro, l’allora presidente dell’assemblea nazionale, Juan Guaidó Márquez, il 23 gennaio 2019, nel corso di una manifestazione in piazza, si autoproclamò presidente del Venezuela ad interim.

Nel marzo successivo, Guaidó si vide revocare la carica di presidente del Parlamento da Maduro, mentre la Contraloría General de la República dichiarava l’ineleggibilità dell’autoproclamato presidente a ogni carica pubblica per i prossimi 15 anni.

Ciononostante, Guaidó fu riconosciuto come presidente del Venezuela dagli Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia e altri Stati della UE, ad eccezione di Italia, Slovacchia e Cipro. Il Parlamento europeo, il 31 gennaio 2020, riconosceva Guaidó come presidente ad interim. Guaidó nominò i propri rappresentanti diplomatici, e ciò creò una situazione paradossale, laddove i diplomatici rappresentanti di Guaidó si venivano a sovrapporre agli ambasciatori già accreditati da Maduro, non senza ovviamente provocare serie tensioni diplomatiche.

Sul piano fattuale, giova osservare che, dal punto di vista del diritto internazionale e, quindi del diritto diplomatico, l’unica autorità avente rilievo esterno era quella detenuta da Maduro (cfr. Carlo Curi Gialdino, Diritto diplomatico-consolare internazionale ed europeo, p. 88).

Ciò nonostante l’ambasciata venezuelana negli Stati Uniti, il 10 aprile 2019, si è vista dapprima interrompere la fornitura idrica ed elettrica, dopodiché la sede diplomatica fu sgomberata il 16 maggio successivo da agenti del Diplomatic Security Service del Dipartimento di Stato e dei servizi segreti statunitensi. Una situazione analoga si è verificata in altre ambasciate del Venezuela in diversi Stati che avevano riconosciuto Guaidó. A Berlino come a Parigi, le credenziali dei nuovi capi missione furono congelate e, di regola, le relazioni diplomatiche sono state mantenute con il personale precedentemente accreditato o notificato.

Solo nel dicembre scorso l’ONU ha riconosciuto il presidente Nicolás Maduro come legittimo rappresentante del Venezuela.

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