giovedì 23 aprile 2015

Fiore profumato


In questi ultimi tempi ho ascoltato le dichiarazioni di Bersani, D’Alema e ieri sera della Bindi. Or bene, se si è arrivati a questo punto, con questo Renzi al comando del paese, qualche responsabilità il vecchio gruppo dirigente del Partito democratico se la deve assumere, o no? E invece non si sente levare non dico un mea culpa, ma nemmeno una presa di distanza che sia chiara e netta su questo pericoloso talento oratorio che simula l’azione e anche il pensiero.

Come scrivevo ieri, non si ha il coraggio di nominare le cose con il loro nome. Né l’onestà di dire, appunto, come si sia giunti a questa situazione, cioè di non essere più nulla. Credevano di avere loro il monopolio della riflessione, di una concezione generale. Sì, s’è visto quale. Si è passati dal morettiano “D’Alema dì qualcosa di sinistra”, al D’Alema che parla del suo vino non avendo, evidentemente, altro da dire se non luoghi comuni infarciti di litote.

Prima ancora che del comunismo stalinista è naufragata, perdendo di senso, l’ideologia riformista che non può competere alla pari con quella che invita la classe operaia alla spensieratezza tra gli scaffali del bazar del benessere plebiscitario. In fin dei conti è stata questa la forza di Berlusconi, e Renzi con i suoi proclami, gli 80 euro e i tesoretti non fa che confermare quelle illusioni. Lo dicono tutti che la tecnica di marketing è la stessa.



Chi ha arruolato i Calearo, i Giampaolo Galli, i Renzi e le tante Moretti nel Partito democratico? Che c’entrano questi personaggi con la sinistra, sia essa pure una sinistra sfasciata ed esposta al vento impetuoso del liberismo? Perché stupirsi, dunque, di ciò che accade se la sinistra è morta da lungo tempo? Di lei ci sono rimasti solo scampoli dei suoi miti: si celebra e festeggia il 25 aprile e il primo maggio, ma lavorando!

Siamo in perfetta continuità con un paese che dalla sua costituzione unitaria non ha mai fatto veramente i conti con la vera natura delle sue classi dirigenti – nemmeno nel 1945 – perché gran parte di esso dapprima non ne aveva l’oggettiva possibilità e poi perché si è ben adattato alla situazione. E del resto è un paese che tra i suoi maggiori problemi può ben annoverare, basta leggere quotidianamente i giornali, quello degli omicidi sulle strisce pedonali!

Pare si scopra ora che compito del parlamento è di fare le leggi e non solo quello di approvarle, e dunque di avere più buon senso di molti che ne fanno parte. Pare si scopra di buon nuovo ad ogni scandalo che il potere dovrebbe avere altri scopi oltre a quello di corrompere. E invece nelle stanze e negli stanzini del potere ritroviamo di volta in volta dei personaggi che nessuna istruzione scolastica, quand’anche posseduta, può provvedere di quelle qualità che vanno sotto il nome d’intelligenza.


Oh, intendiamoci, furbi son furbi, basti citare il solito D’Alema che già nel secolo scorso vedeva Berlusconi cotto e fuori gioco. E poi perché piangere sulla prossima legge elettorale, sulle corpose modifiche alla costituzione? Sono esse il naturale percorso di un paese verso il suo diciotto brumaio. Poco importa chi poi assumerà le sembianze del dittatore o del grande riformista. I grandi interessi sapranno scegliere fior da fiore, ci penseranno i media di cui sono proprietari ad innaffiarlo e rendercelo profumato e godibile.

3 commenti:

  1. Olympe, ma cosa possiamo aspettarci da un paese in cui si fa una legge per proteggere i bambini dai genitori, ma che prevede solo una pena pecuniaria?
    Bambini in moto, norme per il trasporto dei bambini

    Il trasporto dei bambini sui motoveicoli è regolato dall'art. 170 del Codice della Strada. La legge prevede il divieto assoluto di trasportare minori di 5 anni sui veicoli a due ruote. Per quelli di età superiore stabilisce invece unicamente il principio che la loro corporatura deve essere tale da permettere loro di stare seduti in modo stabile ed equilibrato, nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo.
    Sanzioni:
    Chi trasporta su un motoveicolo un bambino di età inferiore ai 5 anni rischia una sanzione da 148 a 594 euro.
    Chi invece trasporta un bambino di corporatura non sufficientemente sviluppata per toccare le pedane con i piedi, o lo mette in piedi sulla pedana centrale dello scooter, rischia una sanzione da 74 a 299 euro.
    Saluti

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  2. Olympe, l'AMMAZZAMENTO" di grandi e bambini, come ben sai, dipende dal colore della pelle e da quanti soldi si posseggono. Dice l'ipocrita:
    «Mi assumo tutte le responsabilità» delle operazioni anti-terrorismo condotte dagli Usa, come quella in cui Giovanni Lo Porto, l’italiano rapito in Pakistan da al Qaida nel gennaio 2012, è stato ucciso, in una regione al confine tra Afghanistan e Pakistan, nel gennaio scorso.
    Saluti

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