«L'uomo». La solitudine del potere

«L'uomo avrebbe cercato di costringere a un rapporto sessuale una cameriera di 32 anni in un albergo a Times Square», così scrive oggi Il sole 24ore on line. Il fattaccio sarebbe avvenuto al Sofitel Hotel di New York, che non è proprio un alberghetto (clicca qui per entrare nell’avventura). A NY, se soffri di solitudine, in un albergo da 3.000 dollari a notte (questa la tariffa), ti portano un catalogo con decine di foto e relativo prezziario. Ma la solitudine degli uomini di potere è più forte di quella dei comuni mortali, noi in Italia lo sappiamo bene. Sarà andata così? «L’uomo», sempre per chiamarlo come fa il Sole 24ore, aveva avuto nel 2008 una relazione con un’economista ungherese, Piroska Nagy, che non era proprio una scartina (era responsabile del programma di sorveglianza per l’Europa e l’Africa del FMI; ora ha fatto carriera, è senior adviser e capo economista della BERS, la banca europea di ricostruzione e sviluppo). Poi si era scusato con la banca e con la moglie. Con la banca perché l’uomo in questione è il presidente del Fondo monetario internazionale, non proprio una cassa rurale e artigiana. Insomma «l’uomo» scopava ad alto livello, ora invece è accusato da una cameriera. I giornali italiani parlano di «stupro», ma si sa che da noi si va subito per le spicce. Il NYT sostiene che la cameriera è stata oggetto di un tentativo di stupro, svoltosi in due fasi. Poi è riuscita a liberarsi e a denunciare la presunta aggressione. È stata curata presso il pronto soccorso per lesioni lievi. Tutta la mia solidarietà alla signora, ma la cosa dovrebbe essere chiarita meglio prima di prendere un uomo e sbatterlo in gattabuia (vale per tutti) e rovinarne la carriera politica per sempre (era il candidato designato dai socialisti francesi alle presidenziali).

Strauss-Kahn, era personaggio che amava parlare piuttosto chiaro (vedi post). A Parigi e Berlino si registra in queste ore un non lieve incremento del consumo di Champagne e altre bevande alcoliche. Roma, non pervenuto.