sabato 21 maggio 2011

Risolto il problema del caro benzina: faremo il pieno d’indignazione



Scrive Grillo nel suo blog:

«Il 2011 potrebbe diventare come il 1848, quando le vecchie istituzioni vennero travolte e la "questione sociale" divenne parte della politica. Può essere che in futuro questo periodo sia citato con frasi come "E' successo un duemilaundici!" come oggi si dice "E' successo un quarantotto!". Nel 1848 la rivoluzione avvenne, quasi istantaneamente, in tutta Europa, da Vienna a Berlino, da Budapest a Parigi. Gli storici definiscono il '48 un fenomeno di "sincronizzazione storica". Un momento in cui tutto cambia ovunque senza spiegazioni apparenti. Un mondo nuovo sta nascendo, l'indignazione è il suo carburante».

Si dimentica Grillo di dire che tutto ebbe inizio il 12 gennaio, non a Parigi a Berlino, ma in Sicilia. Si dimentica anche il fatto che la rivolta iniziata in febbraio a Parigi, si concluse in dicembre con un colpo di stato, il celebre diciotto brumaio di Luigi Bonaparte, per dirla con il titolo di un’opera marxiana. E in Germania e in Austria come altrove vinse infine la reazione. Il Quarant’otto non servì ai salariati, ma al trionfo del capitale e fu l’inizio della globalizzazione del mondo contemporaneo.

Grillo potrebbe imbroccarla solo in un caso, e cioè col tracollo finanziario della bancocrazia mondiale ed europea, cosa che provocherebbe il diluvio monetario ed economico e spazzerebbe via in un batter d’occhio l’aristocrazia finanziaria. Un’ipotesi da non escludere, ma improbabile a breve. Pertanto non si tratterebbe di un Quarantotto, ma di un inedito su scala planetaria; non avverrebbe sotto la spinta della mera indignazione e non riguarderebbe solo la jeunesse dorée, né si tratterebbe di una rivolta incruenta. E in tale situazione il soggettivismo piccolo borghese a cinque o dieci stelle farebbe solo da pendant, nel senso che sarebbero proprio gli eroici riformatori che con ogni mezzo s’incaricherebbero di salvare la “democrazia”, così come è successo infinite volte nel passato recente e remoto. Il compito di questo sistema, di questa democrazia, caro Grillo, nonostante tutte le travolgenti riforme che la tua fantasia riuscirà a escogitare, è sempre quello di perpetuare il dominio del capitale e la schiavitù del lavoro.

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