Il motivo per cui Repubblica ha perso un altro 20% delle sue copie vendute, arrivando a vendere solo la metà di quanto vende un altro giornale in forte crisi e pieno di debiti come il Corriere della Sera, è spiegabile anche con il fatto che questo quotidiano è l’organo italiano del Dipartimento di Stato americano, la cui spudoratezza e faziosità è diventata intollerabile.
Il Washington Post, non certo un giornale indipendente, tratta la guerra tra Stati Uniti e Russia che si combatte in Ucraina con una obiettività più apparente che reale. Ciò che scrive il giornale americano ha lo scopo ben preciso di promuove un coinvolgimento Usa-Nato ancora più diretto nella guerra, ma ciò è comunque rivelatore di alcuni fatti reali.
La guerra sta logorando entrambi i contendenti, ma è evidente che la sproporzione delle forze in campo va a vantaggio della Russia. Scrive ancora il WP: «Funzionari statunitensi ed europei hanno stimato che 120.000 soldati ucraini sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione russa, rispetto ai circa 200.000 dalla parte russa, che ha un esercito molto più numeroso e circa il triplo della popolazione da cui richiamare i coscritti. L’Ucraina mantiene segreto il numero delle sue vittime, anche ai suoi più fedeli sostenitori occidentali».
Bisogna prendere questi numeri con le pinze perché il numero delle perdite è evidentemente il segreto meglio custodito da entrambe le parti, tuttavia è chiaro il senso: la sproporzione delle forze in campo. Secondo il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, le perdite in Ucraina si stavano avvicinando ai “livelli di logoramento della prima guerra mondiale”.
Questo è un motivo per cui gli Stati Uniti cercano un coinvolgimento più diretto della Nato. In questo senso vanno lette le provocazioni palesi che gli Usa stanno mettendo in atto ai confini con la Russia, come nel caso del drone militare americano MQ-9 Reaper schiantato vicino alla costa russa durante un incontro con due caccia russi.
Nella sua conferenza stampa, il Pentagono non ha fornito alcuna informazione significativa sull’incidente. Si è rifiutato di spiegare dove si trovasse il drone, cosa stesse facendo vicino allo spazio aereo russo, se fosse armato o che tipo di missione stesse svolgendo, al di là della “sorveglianza”. Non ha negato le affermazioni della Russia secondo cui il drone aveva il transponder spento e che era diretto verso lo spazio aereo russo.
Le operazioni di “sorveglianza” degli Stati Uniti sul Mar Nero (un po’ come se velivoli russi sorvegliassero il Golfo del Messico) e sullo spazio aereo prossimo ai confini russi sono una componente fondamentale delle operazioni delle forze armate ucraine, che non sono solo finanziate e armate dall’esercito statunitense, ma anche dirette da esso.
Sempre il Washington Post, nel suo articolo: «Statistiche a parte, un afflusso di coscritti inesperti, introdotti per colmare le perdite, ha cambiato il profilo delle forze ucraine, che soffrono anche di una carenza di munizioni di base, compresi proiettili di artiglieria e bombe da mortaio, secondo il personale militare sul campo.
“La cosa più preziosa in guerra è l’esperienza di combattimento”, ha detto un comandante di battaglione della 46a brigata d’assalto: “Un soldato sopravvissuto a sei mesi di combattimento e un soldato uscito da un poligono di tiro sono due soldati diversi. È il cielo e la terra. Ci sono solo pochi soldati con esperienza di combattimento”, ha aggiunto, “Purtroppo sono già tutti morti o feriti”.
Giovani di entrambi i fronti in guerra mandati a morire a centinaia di migliaia per ragioni che non hanno nulla a che vedere con i loro interessi e la loro vita. Tutto ciò per favorire gli interessi di cricche di criminali con sedi principali a Washington, Bruxelles e Kiev. Perché è chiaro che l’indipendenza e la libertà dell’Ucraina non era in gioco, ed è pacifico e documentato che questa guerra è stata fomentata e preparata da anni ben sapendo che la Russia non poteva non reagire.
Non è superfluo ricordare la vicenda della guerra in Vietnam, laddove prima dell’intervento ufficiale degli Usa, l’8 marzo del 1965, Washington aveva già mandato 25.000 “consiglieri”. L’escalation del coinvolgimento americano arriverà ad avere in Vietnam fino a 550.000 uomini, e a sganciare un numero di bombe superiore a quello delle bombe impiegate in Europa nel secondo conflitto mondiale. In Vietnam morirono circa 58.220 americani, tra i quali 382 suicidi ufficiali e 236 per omicidio.
Secondo i documenti del governo degli Stati Uniti pubblicati come parte dei Pentagon Papers, la ragione preminente del coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in Vietnam fu quella di evitare una “sconfitta umiliante”. È proprio una tale prospettiva che gli Stati Uniti devono affrontare oggi in Ucraina, a meno che non espandano in modo massiccio il loro coinvolgimento nella guerra.
Il raggiungimento degli obiettivi degli Stati Uniti nel conflitto è impossibile al di fuori del dispiegamento diretto delle truppe NATO nella zona di guerra. È necessario creare dapprima un sostegno di massa per un’azione del genere, e perciò sarà necessario organizzare un qualche evento per galvanizzare il sostegno pubblico per l’intervento richiesto. Ciò significa che ci sarà bisogno di un sostegno finanziario, diretto o indiretto, per la “stampa libera”.
A me risulta che ad oggi (non ho link di riferimento in questo momento da dare) più di 20.000 mercenari polacchi, georgiani, inglesi, e persino italiani e statunitensi stiano combattendo in Ucraina e molti hanno già perso la vita.
RispondiEliminaUn generale russo che ho avuto modo di ascoltare su YouTube afferma che la peggior feccia da tutte le parti filo-nato si sta riversando in Ucraina. Tale affermazione è corroborata dall'identikit, pubblicati dagli stessi russi, dei morti di costoro provenienti da paesi filo-nato.
i generali russi (ukraini o altro) non sono le fonti migliori. la legione straniera francese non mi pare sia costituita da dei gentlemen, e così i volontari di tutti gli eserciti non provengono dalla crema della società.
EliminaSi, ma hanno pubblicato nome e cognome di questi volontari morti. E questo è un fatto oggettivo!
Eliminaforse "non ho spiegato bene", mettiamola come Totò
EliminaE prendono pure fondi pubblici, per raccontarci balle su balle!
RispondiEliminaMaria Zakharova risponde a John Kirby 🐷 su come recuperare il drone caduto nel Mar Nero.
RispondiEliminaIl consigliere alla sicurezza della Casa Bianca, John Kirby, sulla possibilità di recuperare il drone MQ-9 aveva dichiarato: "Non sono sicuro che possiamo. È caduto molto, molto in profondità nel Mar Nero. Quindi stiamo ancora cercando di vedere se è possibile fare qualche sforzo per ottenerlo. Forse no. Stiamo studiando il filmato intorno al relitto."
Di seguito la risposta (geniale) di Maria Zakharova 🌸
"John 🐷 chiedi al New York Times il numero di telefono della compagnia privata ucraina che secondo la vostra propaganda ha fatto saltare in aria gli oleodotti del Nord Stream molto, molto in profondità nel Mar Baltico. Sono, a giudicare dai tuoi documenti, specialisti della profondità. 😁😁😁