venerdì 17 marzo 2023

Una semplice espressione geografica

 

Due esempi, tra i tanti, delle follie coperte da bugie. Le dichiarazioni rilasciate dalle autorità finanziarie e dalle grandi banche, nel tentativo di arginare l’aggravarsi della crisi del sistema finanziario, stanno assumendo un carattere sempre più ... bizzarro. Annunciano azioni di emergenza, citando pericoli crescenti, insistendo allo stesso tempo che va tutto bene. A dire il vero questo atteggiamento ricorda analogamente ciò che accadde nel 1929 e anche in altre occasioni. Mai una parola di verità. Del resto potrebbero dire: “che cazzo volete, è evidente che il sistema finanziario è un gigantesco sistema Ponzi”?

Senza citare acrobazie finanziarie e contabili assai più complicate, abbiamo visto che il valore di mercato delle attività finanziarie e il loro valore contabile non è un problema finché il contante continua ad affluire nelle casse delle banche. Ma lo diventa se c’è un’uscita di cassa e le attività finanziarie svalutate devono essere vendute, realizzando le perdite cartacee subite, per soddisfare le richieste dei clienti. Come altro chiamarlo questo sistema?

Veniamo all’Ucraina. Più di 100.000 soldati ucraini sono morti nella guerra con la Russia, secondo le dichiarazioni di funzionari statunitensi. Sulla base di altre guerre recenti, ciò significherebbe che il totale delle vittime ucraine (uccisi e feriti) dall’inizio della guerra lo scorso anno è di mezzo milione o più. Infatti il rapporto tra morti e feriti è di 1 a 5. È statistica, non semplice ipotesi. Stesso rapporto vale anche per i russi, ovviamente.

Ciò significherebbe che i soldati ucraini vengono uccisi a un ritmo paragonabile alla prima guerra mondiale (come del resto ammesso dal ministro degli Esteri britannico), durante la quale morirono 450.000 soldati ucraini nel corso di quattro anni.

In realtà, non sappiamo il numero effettivo di morti e feriti di questa guerra poiché sia il governo ucraino che quello russo non possono rivelare, anzitutto alla loro popolazione, il numero esatto di vittime.

Descrivendo la sanguinosa battaglia di Bakhmut (ormai una Verdun del XXI secolo), Politico scrive: «Mosca e Kiev continuano a gettare corpi nella lotta per una città del sud-est che gli Stati Uniti non considerano strategicamente importante». Dunque sarebbe Kiev che insiste senza ragione militare nel volerla difendere e i russi senza uno scopo insistono per voler conquistare la città.

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha detto ai giornalisti che la città ha «più un valore simbolico che un valore strategico e operativo». Che Bakhmut non rappresenti un caposaldo strategicamente importante è del tutto falso, basta dare un’occhiata alla sua posizione sulla carta e scoprire che è uno snodo stradale fondamentale. I russi vogliono chiaramente spingersi fino ai confini di Donetsk fino a ovest, e per farlo devono impossessarsi di Bakhmut e della rete stradale che la attraversa. Che gli americani dichiarino ora che Bakhmut non è strategicamente importante perché gli ucraini sono in gravi difficoltà è un altro paio di maniche.

Politico riferisce che:

«I funzionari statunitensi sono sempre più preoccupati per la diminuzione delle scorte di munizioni, difese aeree e soldati esperti dell’Ucraina. [...] L’esercito americano sta portando attrezzature sul campo di battaglia e addestrando le forze ucraine a un ritmo rapido, in vista di una grande offensiva contro la Russia prevista per la tarda primavera».

Dunque, chi sta dirigendo questa guerra? Chi la sta alimentando dal lato dell’Ucraina? La Nato? La Nato è ed è sempre stata una targhetta sulla porta dell’Europa. Infine: non sarebbe questa una guerra per procura?

Questa è una guerra che gli Stati Uniti (dell’Ucraina se ne fregano) non possono perdere. Sarebbe un altro Vietnam. Questa è una guerra che i russi non possono vincere, e Mosca lo sa, perché è una guerra in cui gli Stati Uniti non possono uscirne umiliati, ma soprattutto sanno bene che finché il “problema russo” non sarà risolto, Washington non potrà provocare il conflitto armato con la Cina. La tigre cinese gioca col topo e col gatto, avendo tutto interesse a pacificarli. E l’Europa? Da 80anni è semplicemente un’espressione geografica.

1 commento:

  1. LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DI L’AIA HA EMESSO UN ORDINE DI CATTURA CONTRO VLADIMIR PUTIN E MARIA LVOVA PER CRIMINI DI GUERRA. 😂😂😂
    https://www.occhisulmondo.info/2023/03/17/la-corte-penale-internazionale-emette-ordine-di-cattura-contro-putin/?fbclid=IwAR0bzWHaH487-Dw5gQ0A8JxMy30YTnUCjdnDeLgFjGLYN1oP1zBefKUssEg

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