sabato 2 aprile 2022

Panem nostrum cotidiánum

 

Uno spettro s’aggira per il pianeta, quello della stagflazione. Tutte le potenze del vecchio mondo si sono alleate per ridurre la propria dipendenza energetica, per affrancarsi dalla schiavitù russa. Così riferiscono le persone costosissime pagate per informarci sui principali canali televisivi e radiofonici. Eh sì, razza di deficienti, perché il petrolio e il gas lo compriamo da monarchie molto liberali. Chiama Mario, che ti dice come fare.

Chi già da sempre non la pratica di suo, scoprirà anche la sobrietà e i suoi imperativi. Non solo a riguardo dell’energia. Una tonnellata di grano duro è scambiata a oltre 500 euro sui mercati mondiali. Quello tenero del “panificabile” supera i 400.

A marzo 2019 i prezzi stavano 230 per il duro e 215 per il tenero. A marzo 2021 erano quotati sotto 300 euro il duro e 240 quello tenero. C’è da dire che il 2021 è stata un’annata di siccità in Nord America, poi forti piogge in Europa occidentale e, infine, l’aumento dei costi di trasporto a causa del covid. Tuttavia in tre anni i prezzi del grano sono più che raddoppiati. E non è finita.

A Tunisi è già molto difficile trovare la semola. In Egitto, molto dipendente anche da Russia e Ucraina, 105 milioni di bocche mangiano ciascuna mediamente 150 kg di pane l’anno, contro i soli 41 kg. dell’Italia o i 58 kg della Francia. Il pane, e il suo costo, fa ancora la differenza nei paesi poveri. Temo che da quelle parti questa volta non avremo solo “primavere”, ma rivolte in ogni stagione. E migrazioni.

Siamo per l’accoglienza e l’Eni per la verità su Giulio Regeni.

I compagni cinesi, tra le altre creature, amano in particolare il maiale; il suino, a sua volta, ama i cereali senza pregiudizi geografici. Risultato, il mondo non ha mai prodotto tanto grano, soia o mais, eppure i prezzi di questi prodotti agricoli sono a livelli insostenibili.

Dal canto loro, Ucraina e Russia hanno rispettivamente triplicato e raddoppiato la loro produzione tra il 2000 e il 2020! Ma, anche prima della guerra, ciò non era bastato a prevenire l’aumento dei prezzi. Perché le rese agricole, tanto aumentate negli ultimi decenni, hanno cominciato a ristagnare e dal 2017 è un encefalogramma piatto.

Rammento, en passant, che la cosiddetta strategia “farm to fork” (nella versione originale) dell’Unione Europea, contemplava di ridurre la quantità di fertilizzanti (del 20%) e di pesticidi (della metà) nell’agricoltura europea. La realtà non sente scuse.

Questo per dire che le cose sono infinitamente più complicate di come ci sono imbandite con snobismo e pretenziosità dai seminatori di merda della televisione e affini, da gente che non sa localizzare la Lituania su una mappa muta.

Sì, la colpa è tutta di Putin e del suo tumore alla tiroide (e del “sangue di corna di cervo” [sic!]). Siamo per la pace a ogni costo, per la democrazia, la libertà di espressione, e quella di scegliere di stare con la Nato. Siamo in guerra con la dittatura e la censura dei russi, contro il grano e gli idrocarburi in rubli e altra simile vaselina. Tuttavia chiedo per un amico: è stato opportuno spingere le cose a tal punto da dare a Putin un così robusto pretesto?

*

Una soluzione sarebbe ridurre il consumo di carne, il cui costo ecologico, sanitario ed economico è pazzesco. Ebbene, giovedì sera in buona compagnia mi trovavo in un cosiddetto bazar del cibo. Fatto salvo lo stand della pastasciutta e quello della pizza, negli altri stand tutto era a base di carne. Panini con hamburger, salsiccia, prosciutto, lampredotto, forse anche testicoli di dinosauro. Solo l’ultimo e negletto stand faceva eccezione, quello pugliese, dove oltre agli insaccati trovavi anche dei formaggi tipici. Ho chiesto di avere un panino al formaggio (alimento comunque di origine animale), e però quel disgraziato mi ha risposto che non aveva il pane.


13 commenti:

  1. C'è sempre il rimedio di Bava Beccaris. Però ignoro quali siano le quotazioni del piombo.

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  2. https://acrobat.adobe.com/link/track?uri=urn:aaid:scds:US:fc8ebdc8-2625-4852-97c8-46bb2a7f22fc#pageNum=1

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  3. Testicoli di dinosauro! 😂😂😂

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  4. Non credo che Mr. Draghi e affini si preoccupi o di consumare meno carne.
    Suvvia Olympe, non mi scadere nella Decrescita... Infelice!

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    1. Osservare cosa succederà nel Nordafrica, paesi desertici e subdesertici con una popolazione spaventosa (caso paradigmatico l'Egitto) che deve importare di tutto.
      È ragionevole, sensato, che essi dipendano da risorse vitali come il cibo da.... Ucraina e Federazione Russa!?
      Io osservo molta crescita insensata e suicida. In quanto a infelicità... la ricetta di gran lunga migliore!
      Vedremo cosa farà la sovrappopolata Europa con le migrazioni di milioni e milioni da quei paesi. Putin li userà - giustamente - come arma biologico-sociale contro i paesi ostili . La guerra applicata dagli SUA a Ucraina, Russia ed Europa ci riporterà alla fame. Molto facile quando non solo non hai margini ma sei a pesante deficit su quasi tutto.

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  5. Ormai né in Italia né in Europa e tantomeno oltreoceano esistono editori puri, ogni testata cartacea o tv fa parte di un agglomerato finanziario (corporation). Sarebbe interessante sapere quanti di questi corporations hanno a che fare con l'industria della guerra.
    Pietro

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  6. Sono sicuro che questo articolo la interesserà molto.
    Saluti

    https://www.occhisulmondo.info/2022/04/02/come-procedono-le-operazioni-militari-in-ucraina/?fbclid=IwAR19rZCiISRq3ZvjFcMQS6YlDhnmzWS6p36pOpoL-GSlc2sC8UaVxpNouE4

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  7. Convido, si sicuramente il controllo dei consumi prima di tutto per la propria salute e poi anche quella altrui, questo penso riguardi anche dei consumi di informazione

    Informazione che a dire il vero avevo in un certo senso sopravvalutato: è vero che la propaganda è asfissiante ma ho notato che il venir meno di una deontologia professionale (se mi prendi in giro una volta allora lo farai ancora, vedi armi di distruzioni di massa in Iraq) ha provocato nelle persone che frequento una perdita di credibilità: l'informazione di un TG televisivo è solo il proseguimento della pubblicità commerciale.. effetti scenici, montaggi, regia

    quando chiesero a Eco cosa ne pensasse di Wikipedia non si pose nemmeno il problema di schieramento bellico pro/contro (come vediamo per le "emergenze") ma di metodo, il metodo del confronto e quindi più fonti possibili oltre a Wikipedia, senza esclusione. Al contrario di ciò che si fa oggi: si escludono a priori delle fonti contrarie, su base morale.
    La riduzione del pluralismo a unica voce non permette più il confronto, confronto che però continua a esistere in modo ibrido, con i social, tra informazioni vere, false, verosimili

    ma voglio raccontarti un fatto interessante: guardate assolutamente il documentario tedesco su Mark Lombardi, un artista americano. Riguarda la teoria della cospirazione che diventa oggetto artistico. Mark Lombardi aveva librerie piene di quelli che consideriamo libracci di serie B e C, libracci americani sulla cospirazione.
    Ebbene, la cosa incredibile è questa: incrociando le informazioni false, o non del tutto false, questo è ancora più interessante, ha tracciato degli schemi che poi si sono rivelati VERI, cioè hanno predetto degli avvenimenti realmente accaduti. Mark Lombardi è poi stato trovato impiccato e gli amici hanno scoperto che mancavano dei quadri. I quadri sono degli intricatissimi schemi delle relazioni geopolitiche, come formicai, in formato gigante, anche grandi quanto una parete

    al di là dell'artista trovato morto e su cui si potrebbe ricercare l'ennesima trama cospiratoria, ha impressionare è il metodo e i risultati.

    Oggi penso che il metodo sia diametralmente opposto: la sistematica eliminazione delle fonti e del pluralismo, un riduzionismo totale e totalitario: o bianco o nero e se non sei bianco allora sei contro di me. Ed è funzionale alle peggiori politiche e barbarie

    MB

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